Jo Virus

Eppure a maggio la bestia sembrava se non proprio domata, almeno, accerchiata.

Ci siamo tutti autocompiaciuti di quanto eravamo stati bravi, appena hanno aperto le gabbie abbiamo pensato, ce la possiamo fare!

E poi? E poi, si va bene, siamo prudenti, mettiamoci le mascherine penzoloni dal collo, dagli occhiali, dalle orecchie, oramai ne troviamo dovunque e saranno un problema gravissimo, ne troveranno persino su Marte.

Ma poi, passato Ferragosto scopriamo che ci sono quelli che rientrano dai paesi più a rischio contagio a riportarci i contagi a mille anche qui, di nuovo.

Ma come? Ma allora? Non avevamo previsto questa evenienza? Siamo in stato di emergenza perpetua ma lasciamo uscire e rientrare dai paesi a rischio quanti non potevano resistere ad andare nei luoghi più  rischiosi a ballare test a test (sierologico) e a festeggiare nei luoghi delle movide più pazze ed ora che fanno? Rientrano e ci riportano nella condizione in cui eravamo prima di maggio?

Perché i tour operator, le compagnie aeree etc. etc avrebbero sofferto della crisi e quindi il governo, con una mano ci dice: state tranquilli è tutto sotto controllo e con l’altra mano cerca di nascondere sotto lo strapuntino con lo stemma di casa Chigi che hanno permesso tutto quello che era e doveva rimanere se non proprio vietato, almeno fortemente sconsigliato. (A calci nel sedere).

O, propriamente con ambedue le mani impedire proprio di andare a contagiarsi fuori d’Italia dopo due mesi di arresti domiciliari nei quali non potevamo neppure fare duecento metri senza essere rincorsi dai Carabinieri.

E io che non sono uscita d’Italia e ho seguito pedissequamente tutte le istruzioni governative? mi dovrebbero dare una medaglia, e invece, a vedere certe scene agli aeroporti, mi sento anche un tantino scema per aver creduto che mi avrebbero “protetto” dai festaioli incoscienti.

Ah, andiamo bene…adesso chiudiamo le stalle, dopo che i buoi sono scappati? si sono sollazzati, rotolati nel fango senza protezioni di nessuna sorta ed ora ritornano con le scarpe infangate e i cittadini probi pagano?

Davvero c’è di che sentirsi gabbati, mazziati e con la fronte con la scritta: “ma che c’ho scritto Jo Virus?”

5 commenti su “Jo Virus”

  1. Anch’io devo avere scritto Jo Virus sulla fronte mi sa che mi devo mettere una mascherina a tutta faccia solo due buchi per gli occhi , cosi almeno non si vede.
    Ma come? anch’io ci ero quasi cascata che ci stavano attenti tutti, alla faccia della prudenza!
    Ma che adesso ci rilocckano down un’altra volta? E io sapete che faccio? Mi slocco, ecco. Ebbasta, e vado in Croazia a passare le acque.’ e quando torno tamponatemi pure, per la soddisfazione, almeno!

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    voce del verbo sloccarsi, bene hai coniato un neologismo. Ora te lo copieranno tutti.

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  2. Sembra la tela di Penelope, un po’ si tesse, un po’ si disfa.
    Ieri è partita da Genova una nave di crociera in magna pompa, i viaggi vengono incoraggiati, tutti fuori come se poi non dovessero rientrare. E poi a fare tamponi.
    Di contro, oggi si chiudono le discoteche -certo non era difficile immaginare che sarebbero state fonte di contagio- e si impone la fascia oraria per l’uso della mascherina
    Nel frattempo i media annunciano un calo nei contagi e nella mortalità, e domani?Domani è un altro giorno, chi lo sa?
    Nel mare in tempesta si naviga a vista, sembra che in aiuto a Conte sia stato contattato Schettino per evitare che la nave cozzi contro gli scogli e naufraghi.
    Ma ci sarà pure De Falco pronto a gridare: “Abbandonate la nave c…o!!!”
    Insomma non ci abbiamo scritto mica gio-Conte!
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    meglio Giò Conte, Jo Kondor o Giò Falco? Mi pare che il caos sia l’unico “sovrano” (costituzionale) attualmente…e io pago…

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  3. La situazione è grave, e lo è sempre stata, a dispetto dei negazionisti e dei complottisti.

    Non è mai stata come l’influenza.

    Non morivano solo i vecchi.

    Eppure tanta gente si gingillava con questioni di lana caprina come le limitazione della libertà, il rischio di deriva totalitaria, la volontà del “potere” di tenere tutti sotto controllo …

    Noi eravamo partiti bene, quasi come la Cina, e ne eravamo quasi usciti.

    Ma da un epidemia o si esce del tutto perché il virus smette di circolare, oppure ci siamo ancora dentro.
    E questa, essendo ormai diffusa in tutto il mondo, ci farà compagnia ancora per un bel po’, in un modo o nell’altro.

    Bisogna smettere di dare un colpo al cerchio e uo alla botte. I comportamenti a rischio vanno eliminati in maniera drastica. In qualche modo sopravviveremo anche senza discoteche e crociere.

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    certo e magari anche senza andare a cercare mete esotiche, almeno per qualche tempo.
    Ma la libertà, Lenzini, mi permetta di obiettare, non è mai questione di lana caprina ed infatti Conte dovrà rispondere, tra le tante imputazioni, anche della limitazione di libertà soprattutto in quelle regioni dove non era necessario praticare il lockdown.

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  4. Meglio un lockdown in più che uno in meno.
    La libertà è importante, ma la libertà del singolo finisce dove comincia la libertà degli altri. E lo Stato deve mediare tra queste due libertà.
    Non si può pretendere di fare quello che si faceva prima se questo comporta un rischio grave per la salute e la vita di altre persone.
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    non c’è dubbio, noto che però chiudere posti dove non c’era bisogno di chiudere può avere compromesso un’economia già di per sé critica, le conseguenze sono altrettanto gravi. E noto anche, sempre rispettando la sua posizione, che in tanti della libertà altrui se ne sono bellamente fregati facendo quello che gli pareva e nel post lockdown sbracandosi a più non posso senza che fossero sanzionati.Oltretutto facendo aumentare i contagi.

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  5. Questo è vero.
    Come al solito, il nostro Stato è bravo a fare le leggi e le regole ma non è bravo a farle rispettare con controlli intelligenti e sistematici.

    Hanno levato le penne a qualche disgraziato che è incappato nei controlli nel momento sbagliato e gli sono sfuggiti i veri trasgressori.

    Tanti hanno pensato che la fine delle chiusure significava che l’epidemia era in fase di esaurimento mentre era stata solo “congelata”.
    Particolare responsabilità va a quei medici conosciuti dal pubblico che hanno espresso giudizi rassicuranti dicendo che l’epidemia era clinicamente finita, quando troppa gente non sa cosa significa “clinicamente”.

    Molti non ci hanno mai creduto, e ci sono persone che, sui loro profili e gruppi, continuano a gridare alla montatura e al complotto.
    Last but not least c’è il solito conflitto tra l’autorità dello Stato e delle Regioni con relative polemiche, che, in questo caso, ha fatto più danni del solito.

    Questo continuo altalenare dando un colpo alla prevenzione e un colpo all’economia rischia di danneggiare l’economia più di un atteggiamento rigido alla cinese.

    Ma non sto criticando nessuno. E’ stata una cosa nuova e difficile da capire e da gestire. A differenza di altri temi, in questo caso non mi vengono in mente ricette migliori che si sarebbero potute applicare. Del resto anche all’estero c’è chi ha fatto malissimo, peggio di noi.

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    Non è proprio cosi, c’è anche chi ha fatto meglio di noi, esempio Germania e Francia nonostante i contagi in aumento contano meno vittime dell’Italia e non hanno adottato lockdown generalizzato e severo come il nostro. Nemmeno io incolpo nessuno,(anche se ora sembra di assistere ad una sindrome da day after) e ha ragione a dire che la situazione era nuova e allarmante e avrebbe messo in confusione chiunque, ma si sapeva da mesi e non si sono prese le misure preventive e questo, secondo me è il punto più grave della faccenda e non per niente ora Conte e i suoi ministri dovranno risponderne.

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