Sentinella

Quante volte al giorno sentiamo pronunciare la parola libertà?
La sospensione della libertà, in politica, corrisponde alla dittatura, cioè alla supremazia di una oligarchia sul popolo. La dittatura è un tempo sospeso durante il quale vengono violati i diritti fondamentali senza i quali l’umanità cessa di essere tale per trasformarsi in bestialità: la libertà d’azione e di pensiero.
L’assenza di libertà rende l’uomo più simile alle bestie. Impedendogli di praticare il libero arbitrio, viene meno la capacità di scelta e prevale l’istintività.

Esiste nell’Italia democratica la libertà d’opinione? Quella sancita dall’articolo 21 della Costituzione?
Esiste solo in parte. Credo che sia condizionata da una enorme mole di fattori. Alcuni legati a qualità intrinseche delle persone, altri determinati da situazioni ambientali.
Quando esprimiamo un’opinione siamo certi di farlo in piena libertà? Non siamo forse condizionati dall’ambiente in cui siamo vissuti o dall’educazione che abbiamo ricevuto? E una volta espressa, ci sentiamo liberi di divulgarla come veramente “nostra” o non siamo forse condizionati dai mezzi di diffusione delle idee altrimenti chiamati mezzi di comunicazione di massa?
Possiamo permetterci sempre di essere sinceri fino in fondo quando esprimiamo la nostra opinione oppure siamo frenati dalla paura di scontentare qualcuno o addirittura, in casi estremi, di essere censurati?

Quante volte, da bambini, i nostri genitori ci hanno detto: “ questo non si dice, non sta bene, devi stare attento a come ti esprimi”.
L’opinione è l’espressione del nostro io profondo o è una idea mediata dalle infrastrutture mentali, da stimoli esterni, dalle convenienze o dalle opportunità?
Nella sospensione della libertà, cioè nella dittatura, ognuno deve esprimersi in modo da non dispiacere all’oligarchia al potere. Deve pensare ed agire secondo regole predeterminate che prescindono dalla piena espressione individuale e che, al contrario, ne limitano le facoltà. Ma siamo proprio sicuri che in Democrazia ciò non avvenga in maniera più subdola?

Non è libertà quella che qualcuno si arroga quando sputa sentenze senza limiti ma non è libertà neppure quando un’opinione espressa con civiltà viene censurata perché non gradita a qualcuno.
In particolare quando quel qualcuno corrisponde ad un’espressione di potere. Sotto qualsiasi aspetto la si guardi la libertà di espressione è sempre condizionata da qualcosa o da qualcuno. Potrei citare l’esempio di chi, nascondendosi dietro un computer, o anche a viso aperto, lancia invettive, ingiurie, minacce a chi, invece, esprime la propria opinione con rispetto e civiltà.

L’Italia è un Paese Democratico e la libertà d’espressione è sacra.
La libera circolazione delle idee e il dibattito sereno tra le persone che pur non condividendo le stesse opinioni, le rispettano reciprocamente, sono sempre da incentivare se vogliamo che la democrazia non diventi un involucro vuoto. Un contenitore che raccoglie solo astio e rabbia diffusa e diventi veicolo di teorizzazione di finte libertà.
Credo sia dovere di tutti i cittadini di questo Paese, difendere la libertà d’opinione e la Democrazia con tutti i mezzi leciti, primo fra tutti la libera circolazione delle idee anche quando contrastino con qualche forma di potere.

Questa è una riflessione che ripropongo ogni tanto, mi sembra che in questo momento sia più che attuale, ho l’impressione (non so voi che non vi esprimete) che si metta tutto a tacere, c’è una sordina per tutto, come se non succedesse niente di particolare o di cui non dovremmo stupirci. E invece succedono una tale lista di cose che i media diffondono solo a metà o neppure quella, perchè siamo in un momento “delicato”.

Ma quanti momenti delicati ha vissuta la storia italiana? E non è invece forse questo il momento di diffondere le notizie vere, quelle che vengono in parte oscurate da raccapriccianti fatti di cronaca e lasciano la politica (il vero nodo cruciale) un po’ in disparte?

In attesa di che? Che passi Ferragosto, che passi l’emergenza, che passi…che passi…siamo sempre qui ad aspettare che passi ‘a nuttata.

Sentinella, quanto è lunga la notte?

18 commenti su “Sentinella”

  1. “Libertà va cercando, ch’è sì cara,
    come sa chi per lei vita rifiuta.”
    Queste le parole che, nelle sua Commedia, Dante attribuisce a Virgilio nel presentarlo a Catone l’uticense.
    “Libertà va cercando”, e chi meglio di lui, l’Uticense, che preferì suicidarsi piuttosto che chinarsi a Cesare, potrebbe comprenderne a pieno il valore?

    E un altro poeta, Trilussa, benché meno solennemente, ma con ugual efficacia espressiva e significato, e cioè, che pur di non perdere la libertà c’è chi è disposto a qualsiasi sacrificio, scrive nella sua poesia in romanesco “Er grillo zoppo”
    Ormai me reggo su ’na cianca sola.
    – diceva un Grillo – Quella che me manca
    m’arimase attaccata a la cappiola.
    Quanno m’accorsi d’esse prigioniero
    col laccio ar piede, in mano a un regazzino,
    nun c’ebbi che un pensiero:
    de rivolà in giardino.
    Er dolore fu granne… ma la stilla
    de sangue che sortì da la ferita
    brillò ner sole come una favilla.
    E forse un giorno Iddio benedirà
    ogni goccia de sangue ch’è servita
    pe’ scrive la parola Libbertà!
    (citaz. Domenico Caruso)

    Ciò detto e ricordato che l’articolo 21 delle nostra Costituzione, fra l’altro, recita:
    “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione
    La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”

    Chiediamoci com’è posizionato il nostro Paese nel mondo, riguardo il rispetto di tale principio fondamentale.
    Purtroppo, secondo il Report Sans Frontieres del 2020, siamo appena al 41 esimo posto nel mondo, e penultimi in Europa, peggio di noi solo la Grecia.
    I migliori risultano i Paesi scandinavi, nell’ordine, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Svezia. I paesi per popolazione paragonabili al nostro, ossia Germania (11esima), Spagna (29esima), Francia (34esama), UK (35esima), fanno tutti meglio di noi.
    Si aggiunga che s
    ono 20 i giornalisti in Italia costretti a vivere sotto protezione a causa delle minacce ricevute.
    Nel rapporto si pone l’accento su una chiara correlazione tra la soppressione della libertà dei media, come risposta alla pandemia da Covod-19, e la classifica di un Paese.
    Questa situazione poco onorevole si rispecchia nei social. L’intolleranza per le idee altrui è massima, le idee non vengono confutate con ragionamenti e prove, ma si attacca la persona, fino alle offese, si ricorre al dileggio, si fa sarcasmo grossolano. Guai ad essere “fuori dal coro”, scatta immediatamente il “crucifuge”.

    https://www.lifegate.it/liberta-di-stampa-2020-classifica-reporter-senza-frontiere
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    La libertà è sempre stata cantata molto dai poeti, le due bellissime citazioni che fai, ne sono solo un esempio ma servono a dare la misura di come la poesia sia riuscita da sempre a uscire dagli schemi imposti e a volare più in alto di tutto e di tutti. Forse è questo il suo scopo principale.
    Poi, però, la fredda realtà dei numeri, 41 esimi nella lista della libertà di stampa, non certo un primato! Fa riflettere in un paese come il nostro che è passato attraverso una dittatura che lo ha devastato. C’è sempre da chiedersi, come fece qualcuno: cosa possiamo fare noi per il nostro paese?

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  2. Non ne posso più di leggere che i contagi sono in aumento, ma poi…c’è uno sballo ovunque. E allora? Che cosa siamo stati chiusi dentro due mesi a fare se ora si lascia andare tutto come va?
    O siamo stati troppo prudenti prima o siamo imprudenti adesso. Io penso che la risposta stia nel mezzo ma sarebbe ora di piantarla e far funzionare il cervello, prudenza e multe dove ci vanno almeno fino a che non si riesce a venirne a capo.

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  3. Partono i bastimenti… ossia la prima crociera dopo il lockdown, ma nel frattempo si chiudono di nuovo le discoteche e si instaura l’obbligo delle mascherine delle 18 all 6 nei luoghi pubblici. Sembra che covid-19 preferisca questa fascia di orario per diffondersi, poi anche lui se ne va a nanna.
    Ma l’obbligo di mascherine nei luoghi pubblici non c’era già e senza limitazione di orario?

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    mi sa che vogliono farci uscire di testa, resistere, resistere…

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  4. x Maria Grazia Gazzato . Commento generale.
    Malgrado sia vecchio e nella mia vita ne abbia vista qualcuna, mai e poi mai mi sarei aspettato che notai, avvocati, artisti, deputati ed altre categorie abbienti chiedessero i 600 Euro di sussidio. Benchè non sia ricco, questa idea non mi ha neppure sfiorato, essendo ovvio e naturale che tutte le risorse disponibili dovessero essere messe a disposizione di chi ne avesse veramente bisogno. Si diceva che la pandemia avrebbe dovuto compattarci. La pandemia ha fatto soltanto venire a galla quanto siamo gaglioffi. La percentuale di persone veramente per bene in questo paese è marginale ed il disprezzo ed il dileggio dell’Europa ce li meritiamo tutti. E sono arrivato alla conclusione che la nostra classe politica, malgrado le giravolte dei grillini, le ipocrisie del PD, le smargiassate di Renzi, le cazzate di Salvini e la irritante banalità di un Presidente finto, sia molto migliore di quella feccia ( cioè noi) che l’ha eletta.
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    Bianchi, la passo integralmente perché capisco il suo sfogo e le do atto che viviamo un momento particolarmente difficile anche se il nostro paese ne ha viste di cotte e di crude per cui condivido anche che chi è già ricco dovrebbe vergognarsi di chiedere soldi allo stato.E di più ancora chi è parlamentare della Repubblica.
    Ma dissento sul fatto che i cittadini siano peggio dei politici che eleggono, casomai sono “simili”, ma anche qui, ci sarebbe da dire, ci sono tante brave persone in Italia e non è giusto che per tante che non lo sono affatto (politici compresi e anzi…) debbano passare per quello che non sono.
    Capisco l’irritazione e anche la rabbia, ci stanno tutte, ma rischiamo cosi, come si suole dire (anche se a me non piace) di buttare il bambino con l’acqua sporca.
    E poi concordo con lei che il presidente sia un po’ troppo assente, dovrebbe dare maggiori segni di esistenza in vita, almeno di tanto in tanto. Sentire una voce autorevole e fuori dal coro stonato potrebbe aiutare in questo momento cosi confuso. A questo credo “serva” un Presidente.

    PS: mi correggo. Il presidente ha parlato, ecco il suo messaggio durante una convention: ““Riflettere su quanto avvenuto” e “avviare l’opera di ricostruzione. Questa non può attendere e ha bisogno, al tempo stesso, di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza”. È uno dei passaggi del messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz e dedicato all’emergenza coronavirus. “Nei passaggi storici più importanti pesano, ovviamente, le condizioni materiali. Ma il rilancio è possibile se, accanto al legittimo gioco degli interessi, si manifesta capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità che sconfiggano spinte alla chiusura, al risentimento, all’avversione, che condurrebbero invece al fallimento”.”
    Da HP di oggi.
    Non posso che essere d’accordo e dire: finalmente|

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  5. Io credo che per “Presidente finto”, il signor Bianchi abbia voluto intendere il President del Consiglio, ma mi posso sbagliare.
    Mattarella credo che abbia lanciato più di un messaggio e che in questo frangente si sia dimostrato all’altezza della situazione.
    I politici e la classe dirigente escono dal popolo tutto, non si può dire che siano miglior o peggiori di noi, sono “noi”, sono il nostro specchio.

    Risposta
    può darsi che abbia ragione tu, comunque che sia “finto” non direi, il PdC è fin troppo reale, purtroppo anche se voleva farci credere di essere di cartapesta.
    In quanto alla classe politica, se sono “specchio” meglio non specchiarsi. La politica è una cosa seria va fatta da chi si comporta seriamente, ci sono i politici seri, purtroppo “emergono” i troppi che non lo sono.

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  6. x Alessandro:
    ” Mattarella credo che abbia lanciato più di un messaggio e che in questo frangente si sia dimostrato all’altezza della situazione ” Ma va là! Spero che Lei stia scherzando.

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  7. Bianchi, vedo che ha riesumato il “ma va là” di Ghedini, che fantasia!
    Mattarella, in questi frangenti, può contare solo sulla moral suasion, non è titolare di altri poteri.
    Credo che sia uno dei pochi politici che stanno svolgendo il proprio compito con onore.
    Le dedico un’altra battuta:
    ma ci fa?

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    si, giusto (scusa se mi intrometto), la riservatezza è un gran pregio, ma con questi non basterebbero “pipa” e “piccone”, e poi parla si, ma troppo poco e sembrano non dargli grande attenzione, con tutto il rispetto, mi piacerebbe vederlo un po’ inca…volato.

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  8. Ho criticato Mattarella nell’esercizio delle proprie funzioni, quando per esempio, diede a Conte, pur non conoscendolo, l’incarico di formare un governo che nella realtà era nelle mani di Salvini e Di Maio, e, di recente, per il fatto che si sia fatto sfuggire di mano il buon funzionamento del CSM.
    Ma in questa occasione, più che inviare messaggi persuasivi non potrebbe.
    Risposta
    Non insisto ma per me è una figura troppo evanescente e in questo momento ci sarebbe bisogno di qualcuno che non solo desse le proprie opinioni una tantum, ma che si imponesse “tra virgolette” con maggiore energia. Se si vuole, con tutto il rispetto per la figura, si può.

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  9. X Alessandro : Ma come? si scoperchia il verminaio ributtante di Palamara ed il Presidente , che presiede il CSM ( ripeto : che presiede il CSM) ci propina l’ennesimo brodino tiepido senza neanche incazzarsi un po’ ?

    “Le dedico un’altra battuta:
    ma ci fa?”
    Mi spiega dov’è la battuta?

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  10. @Bianchi
    Ho già criticato Mattarella per il caso Palamara, e non solo.
    Ma, nel caso dell’emergenza Covid-19, più di quello che ha fatto non poteva.

    In quanto al CSM, per un’azione efficace occorreva modificarne la struttura, e lui non ha questi poteri.
    La riforma può farla solo il Parlamento su propria iniziativa o su iniziativa del ministro, come è stato fatto.

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  11. x Alessandro : Grazie per la lezioncina di Diritto Costituzionale. Il senso mi sembrava fosse intuibile : se di fronte ad un dramma come quello del caso Palamara ( sì, si tratta di un dramma quando un cittadino non ha più la garanzia di essere giudicato in maniera equa e giusta) , colui che presiede il CSM se ne sta quieto e silente, o dispensa la solite banalità anestetizzanti, mi dica Lei come deve sentirsi un cittadino onesto. L’incubo di vivere in un paese senza giustizia , e dove quindi sono a rischio la tua libertà e le tue proprietà, cioè la tua vita, è insopportabile. In compenso, le celebrazioni in pompa magna dell’anniversario della strage di Bologna, non sono state altro che la plastica dimostrazione che dopo quarant’anni la Giustizia non sa ancora dirci cosa sia realmente successo, a parte il solito generico riferimento agli immancabili servizi segreti deviati. Almeno si avesse un’idea chiara di questi ultimi. E invece , nada ! Nacht und nebel, come dicevano le SS. Mi dica Lei : è forse un delitto andare a letto alla sera e sognare di vivere in un paese con un leader con le palle?

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    cosa dire di una leader? La vice di Biden, Kamala Harris sembra una a cui non mancano “gli attributi”, ci sarà mai anche da noi l’ipotesi che a governarci ci sia una donna?

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  12. Signor Bianchi, mettiamo subito in chiaro una cosa: lei vuole discutere o polemizzare? Perché, se vuole discutere, metta via espressioni del tipo “grazie delle lezioncina”. Qui si esprimono i propri pensieri, non si fanno lezioncine.

    Ciò detto, sul caso Palamara mi sono già espresso, intervento tardivo quello di Mattarella, ma anche poteri limitati i suoi. Aggiungo che Mattarella è anche capo delle Forze Armate, non per questo ha un ruolo attivo nel dirigerle. Entrambe sono cariche simboliche che dovrebbero dar maggior valore alla istituzione cui si riferiscono. Nel caso delle FF.AA. darebbero anche un riferimento sicuro, in caso di tentato golpe, a chi esse debbano essere fedeli.

    In quanto alle celebrazioni della strage di Bologna, è proprio compito di Mattarella non farne perdere la memoria. La cortina fumogena è stata stesa da altri prima di lui, lui non c’entra, si ricordi che suo fratello Piersanti fu vittima di queste stragi vili che imperversarono in una delle stagioni più buie della nostra Repubblica.

    Infine, non so cosa intenda per leader con le palle, se intende uno come Mussolini, il suo sarebbe un brutto sogno, se sognasse altri, come per esempio la Merkel già sarebbe meglio.

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  13. X Alessandro :
    “Infine, non so cosa intenda per leader con le palle, se intende uno come Mussolini, il suo sarebbe un brutto sogno, se sognasse altri, come per esempio la Merkel già sarebbe meglio.” Oh Gesù, Gesù ! Qui abbiamo un altro ossessionato dai fantasmi del ventennio e che corre a piangere nella gonna di mamma ANPI. Facciamo così : Le auguro una buona giornata ed arrivederci e grazie.
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    Bianchi, per “leader con le palle” intende forse Salvini? O Meloni? Perché a me pare che ce le abbia anche lei. In quanto alla “gonna di mamma ANPI” la trovo un’espressione infelice.
    Ai Partigiani va il massimo del rispetto. Le “palle” loro le hanno avute davvero, chissà cosa sarebbe stato di noi senza il loro coraggio.

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  14. X Maria Grazia : ma , Signora Gazzato, allora siete fissati! Quando si nomina uno con le palle, pensate subito ad un tipo con orbace e stivaloni che fa tragugiare olio di ricino a destra e sinistra. Non è così! Mollate questo stereotipo, siete ripetitivi! Tanto per chiarirsi, per me Salvini non è il prototipo di uno con le palle. Se le avesse avute, si sarebbe giocato bene le sue carte e sarebbe ancora al governo. Invece non ha capito una beata cippa ed ora si trova fuori dai giochi, essendosi distrutto con le sue mani. Le sembra un tipo con le palle? Uno con le palle è un essere umano ( uomo o donna)che sa dare forza, fiducia e tranquillità alle persone che dipendono da lui, uno sereno nei suoi giudizi, deciso nelle sue azioni , e determinato nei suoi obiettivi. Insomma, che sia un esempio per gli altri ed a cui si ricorra nei momenti difficili Chissà se sono riuscito a spiegarmi. Ed un’ultima cosa : non mescoli i partigiani con l’ANPI. Sono due universi totalmente differenti. I primi ci hanno messo la faccia e la carne e spesso l’hanno pagata carissima. Gli altri…. e mi fermo qui.
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    Bianchi con me parli al singolare. Non ho nessuna fissazione e però detesto il termine, lo trovo squallido anche se ammetto che qualche volta rende l’idea ma solo “l’idea” di machismo. Ed è chiaramente riferito ad un maschio (anche se scrive “uomo o donna” non mi ha convinto). Le ho fatto due nomi solo per fare due esempi ai quali lei avrebbe potuto riferirsi quando dava quella definizione, non ho fatto alcuna considerazione, quelle le fa lei e ripetitivo sarà lei io non ho mai nominato Mussolini neppure di striscio. Io trovo che un o una leader deve avere prima di tutto l’obiettivo di far progredire il paese e lo deve fare col massimo dell’onestà e dell’impegno e del rispetto della costituzione e della democrazia, le “palle” non c’entrano.
    Se non vuole coinvolgere l’ANPI nella discussione non lo nomini, merita rispetto anche solo per ciò che rappresenta.
    Ultima cosa: lei si spiega benissimo, non faccia la vittima. Questa discussione sta prendendo un brutta china spero termini qui e si passi, eventualmente ad altro argomento.

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  15. Volete un bell’esempio di uno con “le palle”…l’albero di Natale. E si vede solo una volta all’anno cosi non fa in tempo a stufare.

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  16. Bianchi, mi pare che l’ossessione di Mussolini ce l’abbia lei: vorrebbe che Lui non si nominasse nemmeno, che si cancellasse la Storia, come se fosse stato un caso unico, un incidente spiacevole e non si potesse ripresentare in altre forme e persone.

    Poi mi chiedo se lei abbia afferrato correttamente ciò che ho detto:
    ho nominato la Merkel come esempio di quel suo grossolano modo di indicare “un essere umano che sa dare forza, fiducia e tranquillità”, dove sarebbe la mia ossessione?

    Comunque ho capito che lei ha il vezzo di polemizzare, si scelga un altro interlocutore, e… sogni d’oro.

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  17. X Alessandro :
    “Bianchi, mi pare che l’ossessione di Mussolini ce l’abbia lei: vorrebbe che Lui non si nominasse nemmeno, che si cancellasse la Storia, come se fosse stato un caso unico, un incidente spiacevole e non si potesse ripresentare in altre forme e persone”
    Quando qualcuna mistifica, manipola o addirittura inventa di sana pianta le affermazioni di qualcun altro per arrivare a conclusioni che gli fanno comodo, ci sono solo due opzioni : o è in mala fede o non ha capito niente. Faccia Lei.

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    bene, credo che questa discussione sia ormai al capolinea passerò solo la replica se ci sarà (spero di no), poi, piantiamola qui. Grazie.

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  18. Bianchi, non ho manipolato le sue affermazioni, è u’opinione che mi sono fatta su di lei in base a quanto scritto:
    “Oh Gesù, Gesù ! Qui abbiamo un altro ossessionato dai fantasmi del ventennio”.
    Chi ha mistificato è stato lei che è “o in mala fede o non ha capito niente”.

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