Il polsino

Col vento che gli scompiglia i capelli e qui freme un po’ perché la lacca non tiene, poco male è una foto più spontanea, più vera. Conte, si ancora tu…eh va bene, diciamo che questa volta mi ha strappato una sana risata, ci vuole ogni tanto.

Comico? No, non proprio ma esilarante si!

Dice che prima bisogna potenziare l’alta velocità dovunque in Sicilia in primis, poi cosa fatta, si può, anzi, si deve pensare ad una grande opera, un ponte leggero ecosostenibile che si protende leggero come l’aria sullo Stretto di Messina e finalmente collega la Sicilia col resto d’Italia e mette fine al suo isola… mento.

Dice “Servono miracoli di ingegneria, penso a una struttura sottomarina”.

Struttura sottomarina…l’ha detto e lo ha fatto con la solita naturalezza studiata di uno che sembra sempre che legga un copione preparato da un commediografo dell’assurdo.

Certo, come no? La Manica? Pensa ad una cosa come quella? O forse al Polsino della Manica?

Un’opera grandiosa, ce l’ha in mente, per ora è un idea meravigliosa (meraviglia anche me) come quella che il vento gli spettina sullo scalpo. Ce l’ha, ce l’ha ed è capace di mettersi a tavolino e progettarla lui stesso.

Ormai e avviato verso vette irraggiungibili, ha il vento in poppa e cosa non può fare un uomo cosi?

Tutto, basta solo credergli, chiudere gli occhi e si può già vederlo il ponte sullo Stretto e anche quello sotto lo stretto oppure, perché no? Il ponte Stretto sopra e largo sotto, come le famose scarpe di Totò strette di fuori e larghe di dentro, insomma un’opera straordinaria che solo un uomo straordinario può concepire. Di notte, naturalmente, Conte fa tutto di notte, non mi meraviglierei che gli crescessero i canini, già si nota da come farfuglia che sono in crescita… Mentre solo soletto nella sua stanzetta a Palazzo, tutto proteso sulla scrivania da premier, allunga un foglio da disegno e col lapis e un po’ di lingua leggermente sporgente dalle labbra, comincia a tracciare quello che potrebbe diventare il progetto, anzi Il Progetto dello Stretto, lo vedo cosi…

Largo il foglio, stretta la via, ci campa Conte con la magia.

5 commenti su “Il polsino”

  1. Si, l’ho ascoltato il Premier , l’ho
    sentito proclamare a reti unificate, un provvedimento storico per il Sud.

    Ha detto proprio così, “storico”, e ne sembrava convinto.
    E che diamine! Ne era passata acqua sotto i ponti prima che qualcuno si prendesse la briga di

    storicizzare il Sud.
    Dico la verità, malpensante come sono, appena ho sentito la parola “storico”, mi son chiesto dov’era la fregatura, prima ancora di udire quale fosse tanto provvedimento.
    Ma poi uscito dallo stordimento, iniziale l’ho sentito:
    Conte annunciava uno sgravio fiscale per le aziende del Sud.
    Insomma, di primo acchito, m’è sembrato buono, ma non storico.
    Piuttosto una sorta di compenso dei mancati investimenti nel Sud, questi si veramente “storici”.

    Insomma ci avevo creduto anch’io, non sulla storicità, ma almeno sulla buona volontà del Governo.

    Se non che… cosa sento oggi?
    Sento ciò di cui si parla in questo articolo, descritto con tale umorismo far qusi dimenticare… la fregatura:
    Il Ponte? Si, ma non subito (insomma dopo tanto aspettare, la fretta stona); e poi Ponte o Tunnel? Questo è il dilemma!
    Conte-Amleto ci penserà su, tanto che fretta c’è? Il Sud può attendere.

    Insomma:
    Larga la faglia,
    piange la ferrovia
    Ponte o Tunnel
    non è più utopia.
    Però, il tutto
    senza premura
    l’opera dev’esser…
    storia futura.

    Risposta
    Conte lo sa come si fa
    dir sempre cose che si faran
    ma se quel detto è veritiero
    ed io ci credo, cosi mi pare
    tra il dire il fare( e questo
    è il caso) che ci stia proprio
    di mezzo il mare.

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  2. Il ponte sullo stretto è l’ennesima chimera promessa e mai realizzata.
    Quante promesse non mantenute nel passato!
    Eppure è un’opera necessaria per la Tav (ma anche questa sarà una chimera, credo si limiti al raddoppio della linea ferroviaria) possibile che debba essere l’Europa a ricirdarcelo?
    È necessaria per lo sviluppo del commercio e del turismo.
    È necessaria perché con i suoi porti la Sicilia potrebbe diventare importante punto di approdo per il traffico di merci con l’Africa, la Grecia e i mercati orientali, merci che verrebbero facilmente smistate al resto d’Europa se ci fossero Tav e Ponte.
    È necessario per creare lavoro in un momento in cui la gente il lavoro l’ha perso.
    A questo punto immagino la facile osservazione qualunquistica: sarebbe appannaggio della mafia.
    Risposta: uno Stato moderno ed efficiente prende le giuste misure contro questo pericolo, non si blocca dinanzi l’illegalità.

    Infine, non dovremmo pagare la penale dovuta a Impregilo per la mancata costruzione del Ponte e le Ferrovie dello Stato smettrebbero quel sevizio di traghettamento in perdita a turro vantaggio degli armatori privati.
    Risposta

    mi hai convinto, ora non resta che convincere il governo, questo e magari anche il prossimo, ma la vedo dura.

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  3. Alle motivazioni addotte dal sig. Alessandro, aggiungerei che mai come altre volte ci sarà disposizione di capitali.
    Se non sbaglio la soluzione tunnel era stata scattata in passato, riesumarla sembra proprio una scusa per prendere tempo.
    Inoltre il progetto del ponte era già a buon punto, basterebbe portarlo a termine con notevole risparmio di tempo.
    Se si ha un minimo di lungimiranza la realizzazione del ponte è irrinunciabile.

    Risposta
    Lei crede nella lungimiranza di questo governo?

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  4. Signor Russo, confermo che la soluzione tunnel era stata proposta, valutata e scartata in passato.
    Ora un grupppo di ingegneri la ripropone come novità dell’ultima ora, e venti anni di studi sulla fattibilità e la convenienza del Ponte si accantonano e si mette punto per cominciare d’accapo con gli studi per il tunnel. Campa cavallo!

    Se ci fosse la volontà politica (il resto c’è) nel giro di sei mesi si potrebbero iniziare i lavori per realizzare il ponte.

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  5. Devo una risposta alla signora Gazzato: no, non credo affatto alla lungimiranza di questo governo. Il tentennamento e le cautele riguardo al Ponte ne sono una prova.
    Ringrazio il signor Alessandro per la conferma di quanto ricordavo circa la preferenza data al Ponte rispetto al tunnel. Forti correnti e una faglia sconsigliano il tunnel e poi altro imboccare un “buco nero”, altro la vista panoramica dal ponte.

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