Minculrock

“I verbali del Cts sono stati consegnati a chi ne ha fatto richiesta”, ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione di Covid-19, evidenziando tra gli applausi dell’aula che “la trasparenza è una regola fondamentale”.

Quindi il segreto era stato messo e la desecretazione era stata richiesta dall’opposizione e dal Copasir (non proprio un passante) oltre che tutta l’opposizione dopo che Conte si era rifiutato di presentarli alla Ass. Einaudi che li aveva chiesti. E però, Speranza questo non lo dice e gli applausi avrebbero anche potuto risparmiarseli visto che la “trasparenza” è arrivata solo dopo molta insistenza, quando la cosa cominciava a sembrare sospetta.
Come si fa presto in Italia a cambiare le carte in tavola, leggo, in questi giorni che certa stampa  sta cercando di convincere l’opinione pubblica che non ci sono mai stati segreti. E’ un giochetto che non sempre riesce però.
In quanto ai verbali richiesti, l’associazione lo aveva fatto per una questione di trasparenza quando Conte ha deciso di prolungare lo stato di emergenza e per capire dal punto di vista tecnico, se le fonti alle quali il governo attingeva ne davano una specifica giustificazione. Mi sembra del tutto normale.

Non solo, il governo era ricorso contro la sentenza del Tar che aveva dato ragione alla fondazione  e diceva che i verbali andavano svelati. Non basta, una volta desecretati Conte ha anche affermato di non aver mai visto il verbale che dichiarava Nembro e Alzano in uno stato tale che avrebbero dovuto essere dichiarate subito zona rossa, cosa che non è stata fatta se non dopo giorni che hanno significato che l’epidemia ha avuto modo di espandersi. Ma come è possibile?
Siamo in Democrazia, signori, queste cose dovrebbero essere normali, chiare, trasparenti, visibili a tutti senza aspettare nulla perché non c’è nulla da aspettare.
Quando si è in buona fede non si impedisce di entrare nelle carte di una faccenda cosi tragica ma si apre subito la porta a chiunque voglia sapere e vedere. Altrimenti si ha qualche cosa da nascondere. Non lo fa un governo di un paese democratico che ha giurato sulla Costituzione di servire la patria con dignità e onore.
Non ci dovrebbero essere segreti di stato tra uno stato democratico e i suoi cittadini che non sono sudditi o stupidi ed ai quali l’esecutivo deve sempre rendere conto.
Qui non si tratta di segreti di Pulcinella ma di cose serissime che se svelate non avrebbero compromesso in nulla e per nulla la sicurezza dello stato. Chi non li voleva rendere pubblici aveva un motivo per farlo?
Ebbene deve essere un motivo valido e quelli finora dati (mai con chiarezza) non sembrano esaudire le richiesta di trasparenza.
E in quanto alle opinioni, sempre in Democrazia, ognuno è libero di esprimere le proprie su Conte o su qualsiasi altro soggetto che si prende la responsabilità di governare il paese. Altrimenti la democrazia va a farsi benedire se dobbiamo stare a farci problemi quando pensiamo sia giusto criticare l’operato del governo. Non si chiamerebbe più democrazia ma ben altro che qualcuno che non fa che stigmatizzare da mane a sera, ma poi non “tollera” chi ha opinioni contrarie alle sue. Leggo e sento molte “opposizioni” a chi trova che questa faccenda (o altre che riguardano il governo Conte) debba essere chiarita perché Conte “sa quello che fa”…lo saprà anche,non dico di no, ma è giusto che lo sappiano anche i cittadini italiani.

C’è chi scarica sull'”opposizione” ormai le peggiori cose, parlo anche di persone dichiaratamente di sinistra o comunque di quell’area, che, “essendo al governo”, cercano di giustificare il comportamento del premier trovando anche escamotages francamente ridicoli.

Ormai si sta formando il “Minculrock” di sinistra, tutto pur di tenere sulle poltrone imbullonato un governo che si sta dimostrando in tutta la sua pochezza.

4 commenti su “Minculrock”

  1. Beh, non vorrei dire, ma la nostra blogger qui se la va davvero a cercare (mi si passi)…minculrock?mah, ormai pare che siano (quasi) tutti al mare…o tutti se la legano al dito eh, beh, si sa gli uomini sono permalosi, guai a dire delle verità e rispondere sempre con garbo, magari qualche piccola innocente bugia, beh comunque io la mia la dico lo stesso, guarda te…dunque, si ho notato anch’io che questo governo è magna e dimentica, cosa fatta capo è cosa non ha ma va bene lo stesso monsieur le marquis, perché noi famo, noi sapiamo, noi namo…è tutto cosi, sanno tutto loro e trovano le scuse per tutto.
    Come diceva qualcuno…manco se li trovi con la pistola fumante sulla quinta strada..ma ora non ricordo chi fosse, boh, mi verrà in mente…tutti ar mare, tutti ar mare a mostrar le carne chiare…

    Risposta
    beh, che dire Serena? Siamo in agosto no? commento ruspante direi, ma chiarissimo!
    Voglio anche aggiungere che gli stalker in ferie non ci vanno mai, hanno le loro ossessioni da tenere sempre ben vive e vegetali.

    Rispondi
  2. Fuori tema.

    Per Franca Valeri

    cara Franca, sei stata una compagna ineguagliabile di molte ore di solitudine riempite amabilmente con il tuo fascino discreto, la tua ironia, il tuo impagabile senso dell’umorismo.
    Grazie carissima amica, riposa in pace, non ti dimenticherò.

    Rispondi
  3. Era prevedibile che dopo il Minculpop, sorgesse, in tempi attuali, il Minculrock e chissà anche il Minculfunk e il Minculvattelappesca.
    E’ un passatempo dei regimi autoritari nascondere la verità, soprattutto se scomoda, che fa la pariglia con l’intolleranza e la repressione. Lo sanno che la verità non si può imbrigliare, lo sanno che prima o poi scapperà dalla gabbia dove vorrebbero confinarla per sempre.
    Se la calunnia è un venticello, la verità è un ciclone. Ma loro, ostinati, ci provano sempre.
    Mi piace citare questa frase di Khalil Gibran sulla verità:
    “Le persecuzioni non fanno soffrire il giusto, né egli è distrutto dalle oppressioni, se si trova sul lato giusto della verità. Socrate sorrideva bevendo il veleno; e Stefano faceva lo stesso mentre lo lapidavano. Ciò che davvero fa male, è la nostra coscienza che soffre se le siamo contro, e muore se la tradiamo.”

    Risposta
    parole sante!
    Ps: al referendum di settembre è “imperativo” votare NO!

    Rispondi
  4. Mi unisco al ricordo di Franca Valeri.
    Brava Franca, hai superato le soglia dei 100 anni, ma poi, com’era nel tuo carattere, non hai voluto esagerare, con discrezione hai lasciato la scena.

    Rispondi

Rispondi a Milena Marra Annulla risposta