Punti di vista

Ci sono voluti anni e anni per far entrare nel cervello degli italiani che il Grillismo era l’unica strada per la salvezza ed ora dopo due anni che i grillini stanno comodamente seduti al governo hanno confermato che la rivoluzione si può fare anche vestiti bene, con un bel conto in banca e l’auto blu, ma a tempo debito. Tanto gli italiani al debito hanno fatto il callo, che sarà mai?

Subito la volevate? Allora siete degli ingenui che credono alle favole, ed ecco perché i grillini hanno dovuto usare le maniere forti e rompere la scatoletta di tonno coi denti, proprio perché gli italiani sono di facile imbarbogimento e si lasciano fregare dal primo che gli racconta che lo salverà dalle crisi.

Loro no. Loro sono incoerenti con se stessi e perciò fanno tutto quello che avevano promesso, ma al contrario.

Sarebbe stato troppo facile mettersi a combattere contro i mulini al vento da governanti, eh si, bravi fessi, cosi eravamo buoni tutti. Mentre andare al governo starci per due anni con Tizio e con Sempronio e se non basta anche con Caio , con alla guida un Conte di quella fatta che va in giro mostrando la bella faccia e la simpatica zeppola multilingue…è la perfetta rivoluzione statica che i grillini avevano già in mente e che da rivoluzionari seduti gli è venuta benissimo.

Volevano sconfiggere e la povertà ed è più viva che mai, ma era previsto. Volevano tutti redditati e felici, occupatissimi a cercare lavori inesistenti guidati dai navigators e invece i navigators chiedono i sussidi statali  e non guidano neppure il monopattino. Ma era previsto.

Volevano sconfiggere tutte le criminalità organizzate o disorganizzate, la corruzione e la malavita per rendere il paese più libero e più bello? Ebbene ci sono i criminali in giro, più o meno evasi di giorno, ma anche questo era previsto. Tutto calcolato, tutto scientifico. E la colpa è del Covid, prendetevela col Covid, che c’entrano loro?

I criminali si eliminano meglio se si elimina la lotta alla criminalità. Si può sempre dire che era un problema di percezione.

Ora, poi, non veniteci a raccontare che siete delusi perché la gestione del nuovo Ponte di Genova è stata affidata ancora  ai Benetton. Ma era ovvio che doveva finire cosi. Ma scusate, le strade di accesso e di uscita per e dal ponte sono ancora gestite da loro, come si faceva a dare la concessione a Pinco?

Ma non scherziamo dai, i grillini non hanno tempo da perdere con queste bazzecole, la rivoluzione richiede tempo è vero ma mica ere geologiche, prima o poi le somme bisogna farle e le intese salvarle, quindi non cincischiamo con questioni di secondaria importanza. Avevano parlato di revoca della concessione? Ebbene si. Ma è proprio questo il punto, bisogna mettere le dita nelle piaghe e loro ce le mettono, ma poi  vorreste che fossero loro anche a sanarle?

E poi poteva cadere il governo sul Ponte. Poteva o ponteva? Sul ponte o dal ponte e allora, salvo intese errori ed omissioni e decisioni rimandate, dilazionate  dell’ultima ora, per ora, si fa cosi. Cioè esattamente il contrario di quello che predicano da due anni. Perfetto direi.

Loro, i grillini, sono molli e puri, non chiedetegli mai perché fanno sempre , immancabilmente il contrario di quello che dicono, sareste noiosi, scontati e finti indignati.

La risposta che vi possono dare, l’unica plausibile è: perché si! O meglio, perché no?

In fondo è solo una questione di punti…di vista.

 

11 commenti su “Punti di vista”

  1. Egregia signora, ma perché ce l’ha tanto con i “grillini”? Intanto non li chiamerei più grillini.
    Grillo è da mo’ che non conta conta.
    Poi il rdc è servito a far stare un po’ meglio la parte più povera del Paese. Cacciare i Benetton non era facile, ma la guerra a loro fatta servirà a farli “svegliare” dal torpore in cui erano caduti sicuri di essere inamovibili.
    Io credo che stanno lavorando bene per il Paese.

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    mi dispiace contraddirla ma Grillo è più vivo che mai e si da da fare, la decisione è stata sua e di Casaleggio, oltre che Casalino
    Casaliggio e Casaleno…insomma mi ha capito no? e come vorrebbe che li chiamassi? Grillotti? Fosse per me non li chiamerei per niente ma non voglio urtare la sua sensibilità di elettore. Ma guardi che il Rdc non è andato affatto alla parte più povera del paese, cosi povera da non possedere neppure “i requisiti” per chiederlo, in compenso è andato anche a chi i requisiti li aveva comprese case al mare e montagna e anche Ferrari…

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  2. Questa è l’Italia a due velocità, anzi ad una sola velocità, quella del Nord, perché il Sud è fermo.
    Col decreto “ Italia veloce” che affianca il dl semplificazioni approvato dal Governo, sono state sbloccate 130 le grandi opere pubbliche tra le quali le principali sono:

    Al Nord:
    -Pedemontana lombarda 7
    -Superstrada regionale a pedaggio, la Pedemontana Veneta
    -Tratto della Grosseto-Siena a quattro corsie, nella A1
    -TAV Torino-Lione,
    -MOSE.
    -Traversa di regolazione del Lago d’Idro, in provincia di Brescia
    -Accessibilità della ferrovia o della metropolitana all’Aeroporto lombardo di Linate
    -Per Milano Malpensa, sviluppo del cargo aereo e integrazione della rete logistica, oltre all’ampliamento dei terminal

    Al Centro, Sud, Sicilia e Sardegna
    -Espansione della capacità dei terminal di Roma Fiumicino
    -Completamento del terzo megalotto della SS 106 Jonica,
    -Completemento delle dighe di Maccheronis, di Monti Nieddu, di Medau Aingiu in Sardegna e di Pietrarossa in Sicilia.
    -Accessibilità da ferrovia o da metro degli aeroporti di Napoi-Capodichino e di Catania- Fontanarossa,

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    siamo sicuri o è ancora tutto sulla carta? Anzi, ancora tutto … a parole?

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  3. Povera Italia e poveri Italiani.

    Presi in giro da secoli e succubi di tutti.

    Un Paese, il nostro, pieno di potenzialità ma spesso vittima dei suoi stessi governanti che non vengono da Marte bensì appartengono alla stessa genia di chi li ha posti a… governare.

    Dalla unità politica, raggiunta dopo tanta sofferenza, ad oggi la nostra Patria non è mai stata una nazione davvero ricca, rispettata ma, soprattutto, organizzata.

    Migrazioni, miseria, disorganizzazioni varie – ed oggi anche un immane, atavico debito pubblico, aggravato pure dalla recente pandemia -, hanno sempre imperato.

    Sia con la monarchia sabauda, sia con la dittatura fascista, sia con la libertaria, democratica repubblica, il nostro Paese non ha mai contato davvero nel contesto internazionale né mai ha goduto di vera libertà ed onesta organizzazione.

    Considerati da sempre una specie di Mastro don Gesualdo, siamo stati, e lo siamo tutt’ora, proprio come quel personaggio verghiano, degli arricchiti si’ ma sempre indegni di entrare a far parte della vera, genuina nobiltà.

    Francia, Regno Unito, Germania, ed oggi Cina, USA, Giappone… sono quelli davvero meritevoli di stare nel novero dei G8, dei Paesi che contano.

    In sede UE, hanno semmai voce in capitolo le solite Francia, Germania…; persino la Gran Bretagna, sebbene uscita dalla UE, tuttavia è più sentita di noi.

    La disistima di cui “gode” il nostro Paese, sebbene molti non se ne vogliono fare una ragione affermando, ahimè, il contrario, è dovuta ai nostri bacati comportamenti, ai nostri atteggiamenti doppiogiochisti, ai nostri governi, deboli, da sempre poco seri, spesso addirittura inaffidabili, talvolta in odore di mafia, sovente anche di poca durata.

    Pochi governi italici riescono a percorrere indenni una intera legislatura.

    Litigi, gelosie, invidie, incapacita’, egoismi e quant’altro sono le cause che prima o poi sanciscono la loro fine…

    Qualora poi dovessero durare (ma mai una legislatura, beninteso), i disastri che lasciano dietro di essi sono notevoli per cui l’esecutivo che segue ha belle gatte da pelare….

    Le gatte, ovviamente, non potranno mai essere pelate a dovere perché il tempo concesso ai governi per far ciò è sempre poco, per cui mentre a far danni fanno subito, a rimediare, proprio perché richiede tempo, e quello non gli si concede, la cosa non è fattibile…

    La Germania, ad esempio, sia con il governo del Kaiser, sia sotto la dittatura nazista, sia divisa con un esecutivo libertario post bellico, sia oggi, riunita e democratica, e’ stata e resta sempre una nazione ricca, rispettata e con voce in capitolo sia nel mondo che, soprattutto oggi, in Europa.

    Perché?

    Sono forse i Tedeschi esseri ultraterreni?

    Sono forse gente speciale?

    Anche nel calcio, ad esempio, per scendere pure nel “frivolo”, a differenza nostra, si distinguono: quattro mondiali vinti, titoli nazionali europei…, ecc. ecc..; se non arrivano primi per lo meno quasi sempre si piazzano (secondi o terzi), ci puoi scommettere.

    Noi no.

    Noi vinciamo un titolo? Okay! Poi devono trascorrere “secoli” prima che il fausto evento si ripeta (un po’ come il passaggio della cometa di Halley o le eclissi totali di sole).

    Noi discutiamo, noi arzigogoliamo su tutto, noi siamo intellettualoidi, noi siamo amanti del lusso, del potere, dell’interesse personale, siamo piagnoni, pseudofurbastri e oltremodo invidiosi tirandocela fra noi.

    Tra cittadini ed istituzioni, ad esempio, essendo entrambi della stessa risma, si innesca spesso un perverso meccanismo, quello del “tu freghi me io frego te” laddove la competizione avviene sotterranea, sordita, fatta di furbate, di raggiri e quant’altro, il tutto magari a vantaggio dei singoli ma a discapito della collettività.

    Così vedi lo Stato inadempiente ai suoi doveri verso i cittadini (non paga le ordinazioni ai fornitori, non interviene deciso contro la criminalità organizzata, non combatte incisivamente l’evasione fiscale… in sede governativa e parlamentare prevalgono interessi personali o di partito piuttosto che quelli nazionali, comuni) e i cittadini giu’ a rispondere eludendo le leggi (non si pagano tasse, si piange miseria pur avendo ville faraoniche in paradisi fiscali e non solo, si dichiarano finte invalidità, ci si approfitta indebitamente di qualche beneficio istituzionale, sia esso economico che giuridico… e via dicendo).

    Così, in un clima siffatto, si vive, in Italia.

    Si stravive, semmai per alcuni ma si sopravvive per altri.

    Accade, in Italia, come quando, durante la naja, ti venivano rubate una camicia o un paio di scarpe per la libera uscita…: guai a denunciare l’ accaduto, rischiavi di ripagare gli indumenti, per cui con pazienza ti adoperavi per fregare a qualcun altro quel che a te mancava.

    Superficialmente tutto era a posto, tutto era tranquillo… ma sotto sotto!!!

    Nessuno in Italia è mai stato capace di protestare apertamente, di fare una “rivoluzione” epocale per cambiare davvero il sistema sulla falsa riga della rivoluzione francese o quella turca dopo la prima guerra mondiale, o quella giapponese che pose fine allo shogunato, o a quella di Mao in Cina…

    Tutti mugugnano ma poi ci si frega gli uni con gli altri piuttosto che protestare di brutto contro imbelli istituzioni.

    Noi, purtroppo, abbiamo avuto politici mediocri nel passato e “autentici statisti” oggi (Berlusconi, Prodi, Monti, Fornero, Renzi, Salvini, Conte, Grillo, Casaleggio, Di Maio, Di Battista…).

    Con tali formazioni politiche e simili personaggi possiamo stare più che tranquilli: il mondo è ai nostri piedi.

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    “il mondo è ai nostri piedi”…beh, diciamo svenuto per la difficoltà di capirci. In effetti facciamo fatica anche noi, a volte. Ha fatto un bel quadretto, davvero. Ma abbiamo anche qualche dote e abbiamo avuto anche molti grandi personaggi che hanno fatto molto per il paese, ma ora, davvero viene un po’ di lacrimuccia…ha ragione. E anche un po’ di sconforto. Non ci resta che piangere? Ma no, in fondo abbiamo avuto tanti grandi comici, consoliamoci con loro, per ora, in attesa…

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  4. Leggo su HP che l’ex ministro Toninelli aveva già messo nero su bianco il 5 febbraio dello scorso anno,in una lettera, dove afferma che il Mit avrebbe dato la concessione a Benetton per la gestione del nuovo ponte di Genova, dopo la sua ricostruzione.
    E allora che vanno cianciando? La De Michelis ha solo confermato quello che loro avevano già sottoscritto a suo tempo…
    Se aprite il link troverete anche un Toninelli scatenato…sembra davvero la sua caricatura ToniNella…pensare che quello è stato ministro…
    https://www.huffingtonpost.it/entry/le-basi-per-il-ponte-ai-benetton-le-ha-messe-toninelli_it_5f06d88cc5b67a80bc031ed1?eo&utm_hp_ref=it-homepage
    I grillini , giustamente dicono e disdicono, questa è la loro cifra, smentire oggi quello che si è detto ieri e viceversa.
    Faccio un po’ fatica a seguirli, veramente, fanno un po’ girare…la testa.

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  5. Abbiamo avuto e abbiamo ancora grandi comici, certo.

    In fondo, e mi spiace scriverlo, non siamo forse un Paese di buffoni?

    Qual’ è quello Stato dove pericolosi mafiosi escono di galera senza sapere bene in base a che cosa e perché?

    Qual’ è quella nazione i cui cittadini possono venire uccisi impunemente all’estero senza che poi si riesca a conoscere mandanti ed esecutori dei delitti e ciò perché in fondo delle nostre istituzioni se ne fan beffe (vedasi vicenda Regeni) i governi stranieri?

    Avrei voluto vedere se il giovane assassinato, Regeni, fosse stato un inglese o un americano o un francese o un tedesco…,

    Sono sicuro che agli Egiziani le istituzioni di quei Paesi avrebbero fatto un cu…* tanto. Il povero Regeni, invece…

    Delle nostre “lamentazioni” sull’ incidente di Ustica se ne ridono i veri colpevoli dell’eccidio… tanto sono sicuri che nessuno saprà mai niente.

    Persone però, italiane, sono morte “stupidamente” e senza un perché ma di cio’ non è dato di conoscere la verità: tanto gli Italiani non contano e non hanno mai contato nulla.

    Gli Stati UE respingono i migranti, nessuno di essi li vuole ma nessuno di essi, però, in sede europea pensa, di comune accordo, a trovare una soluzione: o li si accoglie, i migranti, e allora li si ridistribuisca fra tutti i Paesi UE, oppure li si rifiuta, e allora si prendano, tutti insieme, i Paesi UE, incisivi provvedimenti in merito…

    Invece tutti tacciono e tutti a scaricarli in Italia, andandoli a raccattare non in acque territoriali nostrane, bensì vicino alla Libia: un autentico servizio turistico, tanto ci sta Italia Gioconda a prenderseli, pure se quelli hanno il covid.

    Ma ce ne sono tante e tali di situazioni grottesche e farsesche da scriverci un’enciclopedia.

    Siamo proprio il Paese dei clown, laddove ci sono i pagliacci buffoni (i Toni) e quelli che fanno da spalla ai primi, meno ridanciani ma pur sempre comici (gli Augusto).

    Un Paese di gente ingegnosa, per carità, con grandi potenzialità ma che, chissà perché, preferisce però andare all’estero a far fortuna, attraverso un fenomeno che si trascina da tempi immemorabili, per far divenire grandi altri Stati, non certo l’Italia (vedansi Colombo, Vespucci, Caboto, Verrazzano… Meucci, Marconi, Fermi, Dulbecco…).

    In Italia restano gli imbecilli gli incompetenti, i populisti, gli spregiudicati, i…buffoni, appunto.

    Ultimamente ne abbiamo avuti diversi, dissimili come apparenza politica ma tutti accomunati dalla sete di potere e da interessi personali.

    Una specie di maleficio attanaglia chi riesce a raggiungere il “palazzo”, che a sua volta sembra stregato.

    Chi si sbraccia e sgola per farsi eleggere dapprima pare ben intenzionato, razionale, talvolta pure simpatico… ma poi, una volta raggiunta la poltrona, il Dr. Jekill, come per magia, dimentica tutte le promesse e i buoni propositi e Mr. Hyde prende il sopravvento.

    Vittime di tale sortilegio del “palazzo” lo sono stati tutti, nessuno escluso.

    Non so’ che dire… forse Harry Potter potrebbe risolvere la questione.

    Risposta

    che mi dice di Totò, di Alberto Sordi, Gigi Proietti e Benigni dei tempi d’oro e poi Fabrizi, Taranto , e grandi attori come Gassmann, Mastroianni, e grandi musicisti come il compianto Ennio Morricone che ci ha appena lasciato che scriveva colonne sonore celestiali e indimenticabili…strano, nessuna donna, allora citerò Bice Valori, Franca Valeri…magari saremo anche quelli che lei dice ma siamo anche un popolo che sa reagire, la recente pandemia lo ha dimostrato. Vogliamo essere un po’ ottimisti? Guardi stasera ho seguito la ministra Azzolina a In Onda, lo sa che non mi è dispiaciuta affatto, è giovane e deve fare esperienza e farà anche tanti errori, ma mi è sembrata piena di buon senso e per niente presuntuosa come sembrava all’inizio. Credo che se seguita a studiare e a impegnarsi possa anche fare bene.
    Ps: mi permetta di non essere d’accordo su un punto: ci sono stati europei che accolgono i migranti come noi e anche di più, purtroppo noi siamo la porta d’Europa per tanti e ci vorrebbe maggiore coordinamento su questo ha ragione e aggiungo che gli ultimi migranti sbarcati recentemente a Porto Empedocle erano tutti negativi ai test.

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  6. Quando un modo di vivere o una persona o una ideologia non ci piacciono, tutte le scuse sono buone per denigrarla.

    Viceversa di chi ci piace accettiamo tutto, velatamente o apertamente; anche se quella persona è, palesemente, un imbecille, uno spregiudicato o un poco di buono.

    Penso, invece, che nel valutare bisognerebbe sforzarsi di essere più obiettivi possibili.

    E’ perfettamente inutile, infatti, andare a stanare i Totò, i Sordi e quant’altri o riesumare passate glorie italiche o tentare di giustificare marci eventi lapalassiani contemporanei cercando di minimizzarli o giustificarli quando la realtà italica è chiara e ben diversa da quella che si vuole forzatamente dipingere.

    E’ un fatto, difatti, che la UE, ad esempio, non prende provvedimenti adeguati sul fenomeno migranti e che, porta o non porta europea, tocca all’Italia sobbarcarsi maggiormente del fenomeno.

    Che sul traffico migranti clandestini parecchi malavitosi ci lucrino di brutto è arcinoto, per cui è perfettamente inutile giustificare o minimizzare il fenomeno dietro il buonismo o l’umanitario.

    Forse che la Spagna o la Grecia o Malta condividono con noi l’ingrato compito dell’ “accoglienza”?

    Forse che natanti ONG vanno a scaricare clandestini a Malta o a Ceuta o a Malaga o a Creta?

    Perché, allora, se questa UE è così materna e solidale non indice una riunione fra gli Stati membri e non mette ai voti (a maggioranza e non all’unanimità, però) l’opzione accogliere o non accogliere migranti?
    Se prevale il “SI” allora li si accetti e li si ridistribuisca fra tutti, viceversa, di comune accordo (visto che è una “Unione”), li si respinga invece che obbligare (perché in fondo e’ questo il messaggio) Paesi “ingresso” a tenersi i migranti quando altri Stati non li vogliono (Austria, Ungheria, Francia…).

    Perché la ministra Azzolina, così inesperta, ma a Lei così “simpatica”, non decide davvero sulla riapertura delle scuole o prenda razionali provvedimenti e decisioni sull’argomento scuola, dal momento che, invece, il campionato di calcio (molto più importante della istruzione?) è stato ripreso?

    Se la Azzolina o altri ministri devono fare…”esperienza”, come Lei afferma, che la facciano pure ma non come ministri e sulla pelle dei cittadini.

    Un medico, difatti, non fa esperienza divenendo primario di un ospedale di primo acchito, appena uscito dall’Università, bensì comincia piano piano, lavorando in ruoli “secondari”, poi, man mano che matura “esperienza”, verrà impegnato senz’ altro in compiti più gravosi e responsabili.

    Tuttavia, talvolta, non bastano nemmeno gli anni trascorsi in reparti a far diventare uno bravo che’ se quello e’ negato può stare pure una vita a fare…esperienza: non è per lui e basta svolgere quel lavoro.

    Tenere un Paese bloccato senza assumersi responsabilità o indire conferenze in ville sontuose solo per “sentire” pareri e tirarla poi per le lunghe senza prendere decisioni o, se prese, del tutto demenziali si’ da danneggiare la vita pubblica e privata dei cittadini e della nazione da parte di autentici incompetenti è giustificabile?

    Bisogna tollerarli solo perché devono fare…. esperienza?

    Io penso che tra le varie “riforme” da farsi in Italia ci sia anche quella di inserire una specie di normativa che prevede che per fare il politico o, ancor meglio, il ministro, necessiti possedere determinati requisiti morali e competenze professionali, allo stesso modo che un primario di pneumologia di un ospedale debba conoscere medicina e funzioni polmonari a menadito.

    Se così non fosse chiunque potrebbe ricoprire quell’incarico di pneumologo, salvo poi fare…”esperienza” sul posto!!!

    Capisco che Lei ha una grande simpatia per la politica di “sinistra” e rispetto le Sue scelte, però non venga, mi perdoni, a far credere che “Cristo è morto di freddo” solo perché ammettere la realtà dei fatti può far dispiacere ai propri sentimenti politici.

    Cordiali saluti.

    Risposta
    Romolo
    scusi ma mi sarei anche stufata di essere presa per quella che ha simpatia per la sinistra e vuol far credere che “Cristo è morto di freddo”.Non glielo permetto!
    Io non voglio far credere nulla a nessuno. Ho solo argomentato con lei e con il suo post.
    Ma io penso che lei non abbia letto buona parte di quello che scrivo se pensa che io voglia difendere Azzolina o il governo.
    Si sbaglia. Sono la prima a dire che le competenze contano e lo dico e lo scrivo da anni e che il governo ne ha pochine (si vede che legge poco di quello che scrivo). Ho solo osservato che con mia meraviglia mi è sembrata meglio di quanto pensassi. Ciò non significa affatto che la giudichi giusta per quel ruolo, quando scrivo speriamo che faccia bene non intendo al governo che per me dovrebbe chiudere ieri! E non è certo la prima volta che lo scrivo. Ma allo stesso modo non voglio accanirmi contro di lei perché il suo compito è più difficile che mai e da un bel po’ di tempo a questa parte tutti i ministri non ne sono stati all’altezza, lei viene buona ultima. Io non ho simpatie politiche e cerco di non farmi indottrinare da nessuno, dico come la penso sempre, e critico a destra o a sinistra o al centro a seconda di quello che vedo e cerco di essere obiettiva, non mi va di demonizzare nessuno ma cerco se posso, quel poco di positivo che posso trovare,anche se c’è veramente poco. E cerco anche di esporre le mie idee in modo da non disprezzare o mettere etichette, i giudizi secondo me vanno dati sempre con civiltà. C’è sempre un limite anche all’indignazione.
    Se non le piace cosa scrivo può trovare altri blog che si scagliano contro tutti con veemenza e senza badare alla forma.
    A me interessa solo la realtà dei fatti non come la manipolano la politica o le opinioni di Tizio o Caio, cerco sempre di farmi la mia, ascolto tutti ma poi vado per la mia strada.

    Che l’Italia sia “un paese di buffoni” lo dice lei, se le piace pensarlo si accomodi, ce ne sono eccome, ma io se non le dispiace mi tiro fuori e assieme a me tiro fuori un sacco di persone per bene intelligenti e creative e piene di idee e di buona volontà che con certi “buffoni” non hanno nulla a che spartire! E le potrei dire che di “buffoni” ne conosco anch’io qualcuno.
    E questo suo atteggiamento che salta fuori adesso solo perché ho scritto che non prenderei a pallonate la Azzolina, mi giunge abbastanza nuovo e francamente anche un po’ “strano” visto che partecipa già da un po’ e dovrebbe sapere come la penso invece di darmi lezioni su cose che vado scrivendo già da tempo.
    Questa sua frase “E’ perfettamente inutile, infatti, andare a stanare i Totò, i Sordi e quant’altri o riesumare passate glorie italiche o tentare di giustificare marci eventi lapalassiani contemporanei cercando di minimizzarli o giustificarli quando la realtà italica è chiara e ben diversa da quella che si vuole forzatamente dipingere” mi sembra una lezioncina del tutto fuori luogo.
    Ma, signor Romolo, che film sta guardando? E, soprattutto, chi è il regista?

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  7. A quanto pare noto che non ci intendiamo affatto.

    Peccato.

    Ognuno resti pure delle sue idee, di sinistra, di destra, di centro o neutre che siano, anche perché mi sembra di cozzare contro una muraglia.

    Io sono sempre dell’avviso, pero’, che il nostro, essendo da sempre uno stravagante Paese, continuera’ a restare vittima e prigioniero dei suoi bacati comportamenti, sociali, ideologici e politici.

    Per cui, nonostante le belle ed augurabili speranze, o il rifugiarsi negli sporadici e, purtroppo, minoritari e gloriosi personaggi del passato o anche del presente, l’Italia rimarrà sempre un Paese che tira per la maggior parte a campare di imbrogli, di sotterfugi, di furbate e a sfornare, in sempre per la maggior parte, mafia, malaffari, corruzioni, clientelismi e sistemi politico istituzionali farraginosi che annullano non poco quel che di buono rimane ancora da noi (se i giovani ingegnosi nostrani migrano all’estero ci sara’ una ragione).

    Sono sempre del parere, inoltre, che se non si cambia mentalità e non ci si rimboccano davvero e di fatto le maniche per mutare la nostra società (utopia?) noi Italiani non potremo mai avere l’onore di essere davvero annoverati tra i Paesi che contano.

    Resteremo, per come la vedo, sempre un Paese “disprezzato” di fatto anche se, per ovvi motivi diplomatici, gli altri Stati alle conferenze o in TV dicono bene dell’Italia…

    Cito “di fatto” perché questo si può notare oltre che nel mondo, soprattutto in Europa.

    Ad esempio, siamo stati e lo siamo ancor oggi, sempre in coda, nel mondo e in Europa, le nostre idee non vengono quasi mai considerate, molti Paesi europei ci rifilano impunemente clandestini che altri Stati, europei, rifiutano, dove veniamo, a torto o a ragione, considerati inaffidabili e spendaccioni (vedansi i negativi attegiamenti Olandesi, Austriaci, Finlandesi…nei nostri confronti), dove i Francesi, a Ventimiglia, senza tante cerimonie, ci rispediscono quei poveri disgraziati che, da noi, vogliono passare da loro… e via dicendo.

    Noi, nonostante siamo uno dei Paesi fondatori della UE e versiamo soldoni nei fondi europei, non abbiamo mai voce in capitolo ai tavoli di Bruxelles a differenza della Merkel e di Macron che invece contano, eccome.

    Una volta Lei mi “sprono’ ” a scrivere a Conte affinché l’Italia si facesse promotrice di un vertice europeo per buttar giù una bozza di Costituzione europea e di un embrione federativo fra alcuni Paesi fra i più significativi della UE…

    Seguii il suo spunto e…: – Ha mai sentito notizie su quel basilare tema?

    Secondo Lei, in tutta onestà, il nostro Paese gode davvero di quel carisma o di quella autorevolezza e credibilità tali da conseguire un risultato così eclatante e storico? Pensa davvero che l’Italia sia ben vista e stimata?

    Questa è oggi la nostra nazione, purtroppo, questa è davvero la nostra immagine che diamo al mondo: non ci si fila nessuno.

    Sordi, Toto’, Morricone, Bice Valori e altre brave e valide persone del passato o del presente sono, purtroppo, una esigua minoranza perse in un oceano di “italici negativi”.

    Buoni e cattivi sono ovviamente dappertutto, nel mondo, conta pero’ la parcentuale distribuita in esso.

    Se in una comunità di 100 persone solo 10 sono “bastarde” allora si può ritenere quella comunità accettabile, onesta, vivibile…
    ma quando accade l’inverso i 10 buoni scompaiono e patiscono notevoli disagi per cui o soffrono rassegnati o, appena possono, fuggono da quell’ inferno.

    Concludo augurandoLe comunque un buon lavoro… Un saluto a tutti i suoi…blogghisti”.
    Risposta
    Romolo
    continuo a non capire, lei si rivolge a me come se fosse la prima volta che lo fa e supponesse di parlare con una che non capisce niente manco quello che scrive, perché io su questo blog scrivo da tre anni e non lo faccio per fare l’elogio del tramonto o dell’alba.
    Per esempio questa frase:” mi sembra di cozzare contro una muraglia”.Che cosa significa? Ma se in quasi tutti i suoi commenti, da anni ormai, io sono d’accordo con lei in parte o del tutto? Francamente fatico a capirla. E le assicuro la “muraglia” la sento forse più io di lei.Ma c’è senz’altro una spiegazione e, dopo tanto parlare degli italiani glissa sui film che guarda.

    Rispondi
  8. “Non siamo forse un paese di buffoni?”

    Signor Romolo pensi per lei, ma non metta nel calderone tutti gli Italiani.
    Checché lei ne dica l’Italia
    è la settima Potenza più indistrializzata nel mondo(Cina, Usa, Giappone, Germania, Corea del Sud, India, Italia, Francua, Gran Bretagna) è un paese democratico, è rispettato e apprezzato in tutto il mondo e dovrebbe esserne orgogliosi al di là dei colori politici che lo reggono e dei problemi sempre presenti e anche pressanti che un grande Paese ha.

    Le sue tirate contro il Paese che le ha dato i natali e dove vive sembrano strumentali, lei di tutto vede solo i lati negativi e li esaspera, questo si chiama fare la caricatura oltre che “sputare nel piatto dove si mangia” ed è tipico degli insoddisfatti, di coloro che scaricano le loro frustrazioni sullo Stato, sulle istituzioni, sulla persone che le ricoprono.
    La critica e anche l’opposizione sono altra cosa e sono utili e ben accette. Ma la critica deve essere costruttiva.

    Poi ha l’abitudine di travisare il pensiero che non trova perfettamente allineato sl suo e al suo modo di esprimersi, e fa la
    conta di ciò che non va quasi a rfacciarlo come se, al netto delle sue esagerazioni, non lo si conoscesse.

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  9. Scusate ma dovrei fare anch’io un discorso un po’ lunghetto, ma che succede?
    Qui ormai uno via l’altro che si sentono incompresi, rifiutati, addirittura Romolo sente la muraglia. A me pare che sia già difficile capirsi a voce, quindi a discorsi scritti figuriamoci, ma che ci siano cosi tanti signori, scusatemi, che si sentono male interpretati o non corrisposti…e che è? Ma che niente niente avete le cimici o le tarme che vi rodono i tappeti di casa?
    Mi scuso con Mariagrazia ma come dimo noi a Roma …quanno ce vò…

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    beh, se è per quello lo disemo anche noi in Veneto

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  10. In un Paese come il nostro, in cerca di liquidità per sopperire ai danni della pandemia, suona come nota fortemente stonata il no dei grillini al MES.
    Sarà una questione ideologica? Loro lo negano. E allora?
    Certo per accedere a questo finanziamento occorrono trasparenza, piani credibili, obiettivi ben precisi, è il minimo che si possa richiedere, ma qusto viene recepito come perdita di autonomia se non addirittura di sovranità.
    Intanto nelle more delle indecisioni il Paese soffre.
    Mi chiedo che sarà col “Recovery fund” con questi tentennamenti, da un lato, e la necessità di correre, dall’altro lato.
    Certo il governo ha “snellito”(?) le procedure, ma l’assegnazione di commesse abbastanza consistenti senza concorso, temo ci farà cadere dalla classica padella alla più dannosa brace. E il Sud che, in questa occasione ha meno sofferto in termini di perdite di vite umane, ma non di dammi collaterali, cadrà come sempre nel dimenticatoio.
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    i grillini non vanno neanche al loro matrimonio se non hanno prima sottoscritto il piano di ricovero.
    Siamo un grande paese le agenzie di rating contano sui fondi d’investimento che teniamo sotto il materasso.

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  11. Signor Romolo
    non posso passare il commento che lei ha postato qui e che conclude con queste parole:
    “Saluto lasciando ai blogghisti e alla Sig.ra Gazzato a, eventualmente, commentare sul mio “scriteriato pensiero”. Parole sue che io ho solo riportato e che lei stesso mette tra virgolette ma che nessuno qui ha mai scritto, sia chiaro.
    Il suo non è un commento ma un terzo grado all’americana e un romanzo a puntate in un solo volume, non è possibile compendiare tutti gli argomenti che tocca in una sola risposta né per me né per Alessandro al quale lei si rivolge. Le ho chiesto più volte di essere più breve e di dividere gli argomenti in modo che sia più semplice leggere e commentare.
    In quanto agli argomenti che tocca, troppi per essere trattati tutti insieme, se cerca in archivio troverà molte delle risposte che pone perché sono stati tutti dibattuti a lungo, se ne manca qualcuno (ma ne dubito) mi dispiace ma se capita l’occasione si potrà parlarne.
    Se crede può suddividere il suo lungo post in quattro o cinque o anche più e poi riproporli. Magari non tutti sullo stesso articolo.
    Cosi non è proprio possibile seguirla. Mi dispiace, non se la prenda ma anche un blog piccolo come il mio ha delle regole.

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