Ripartiamo dal ponte

Matteo Renzi pensa che sarebbe un’ideona per far ripartire il paese iniziare dal ponte sullo stretto di Messina, opera mai compiuta ma molto discussa che ci è già costata, cosi, solo per ridere, 312 milioncini.

Bazzecole, secondo Renzi, il paese ne guadagnerebbe molto dalla ripresa dei lavori per la costruzione di quel ponte sul quale aveva puntato molto a suo tempo, il meglio Berlusconi.

Beh, non saprei, veramente, non vorrei passare per la solita benaltrista, qualunquista, disfattista…tutti epiteti graziosi che potrebbero anche arrivarmi se mi esprimessi per un : ma che stai a di?

Renzi, sempre Renzi, forstissimamente Renzi, veni, vidi e Renzi.

E’ impagabile, distrattivo, operoso e instancabile a sparare ca…nnonate che finiscono invariabilmente sui giornali di tutto il mondo con sua estrema soddisfazione. Questo conta. Per lui, ovvio.

Questa proposta è contenuta nel nuovo libro del senatore (a tempo perso), la sua nuova fatica letteraria (di cui non svelerò il titolo per non fagli pubblicità visto che ritengo che ne abbia già fin troppa) ed ha già fatto il giro del mondo. Ottima strategia mediatica, non c’è dubbio, Renzi sa come comunicare le sue idee peccato che quando governava abbia fallito  e poi abbia giustificato il fallimento con “non ho saputo comunicare tutto il bene che il mio governo ha fatto”. Già, il disastro del referendum è  dovuto alla “mancata comunicazione”, gli italiani non hanno capito perché non gli è stato spiegato bene.

Può essere una tesi. Francamente mi ricordo persino troppo vagamente su cosa vertesse ma il mio NO me lo ricordo benissimo.

E adesso? Siamo qui, dopo il Covid che ci ha azzerato l’iniziativa, l’autonomia, l’economia, ci ha reso più fragili e vulnerabili…a chiederci se costruire il famoso e tanto magnificato, contestato, filosofeggiato… ponte sullo stretto. Opera straordinaria ed eccezionale ma ancora li in attesa di giudizio finale che forse non arriverà mai neppure il giorno del Giudizio, se sia una necessita impellente per un paese che deve ripensarsi dalla A all Z.

Beh, potremmo ripartire dalla R? Faremmo un po’ prima.

 

3 commenti su “Ripartiamo dal ponte”

  1. Beh ma si, ma dai non sembra una cattiva idea, dopotutto, potrebbe essere il New deal renziano, che ne sai, tipo …non avete pane? Beh mangiate le brioches.
    Il ponte potrebbe dare una grossa spinta all’economia del paese…in mare. ma non sarebbe poi tanto male ora che comincia il caldo.
    Insomma io ci sto. Si dia inizio ai lavori che non vedo l’ora di farmelo a piedi.
    A proposito è morto quell’artista, Christo, che ha costruito la pensilina sul lago d’Iseo, anche quella un’opera impensabile ma se ce l’ha fatta su un lago, perché non provarci anche sul mare?

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    già, perché?

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  2. Se proprio devo scegliere rileggerei volentieri il libro con lo stesso titolo ma del grande Andrea Camilleri ( L.M.D.C.) Forse l’ autore di cui si parla ha strategicamente utilizzato quel titolo solo per mascherare il suo vero progetto, utilizzando le iniziali del titolo si evince il vero titolo ovvero “ La Mia Democrazia Cristiana “ Per quanto riguarda li Ponte fatidico io proporrei una tassa sul macinato e sulle idee trite e ritrite da spedire al mittente chissà, che non sia un modo di recuperare qualche milioncino dei 312 sperperati …

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    beh, a questo punto lo diciamo il titolo “La mossa del cavallo” (anche se io crederei più opportuno questo: “La mossa dell’asino”),
    comunque bello il tuo titolo alternativo, di grande effetto…sul resto per pronunciarmi aspetto di (non) leggerlo e poi deciderò se ritengo prioritario per il paese il progetto in questione (!).

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  3. Mariagrazia, una vera Nazione a cui starebbe a cuore che l’Italia fosse una e indivisibile, a cui premesse che la sua isola maggiore fosse un tutt’uno con lo stivale, avrebbe fatto il Ponte poco dopo la proclamazione dello Stato italiano.
    Invece s’è preferito non farlo quel ponte, neppure quando i ricchi americani ci avrebbero pensato loro, con l’unica pretesa di incassare il pedaggio fino al 2000. E con la mancanza del ponte, s’e preferito mantenere il Paese diviso in due o tre.

    Sembra incredibile che del ponte ne debba parlare oggi Renzi e che l’argomento venga preso come la bizzarra idea di un mattoide… anzi di un Matteoide.

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    già incredibile ma vero. Ma tutto serve per vendere qualche copia in più e accreditarsi come salvatore della Patria quando la patria non ha neppure i soldi per mettere in tavola un pranzo completo e tra poco non avremo neppure più i traghetti ma ci andremo a nuoto a Messina.
    E poi…unica e indivisibile…specie adesso che ci chiederanno il passaporto per espatriare tra…regioni.

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