Due soli

Ma tu guarda cosa devo leggere oggi? Che Pd e IV passando per Leu (che fa anche rima), dicono che decidono tutto Conte e Casalino!
Ma che roba! E chi l’avrebbe mai detto? Veramente “qualcuno” qui lo scrive da prima di subito che questa” roba qui “di governo di uniti per amore o per forza (meglio per interesse) era la somma delle nostre disgrazie. E ora se ne accorgono pure loro.
Ben svegliati signori: Ma, forse, non è che siate sull’orlo di una crisi di nervi?
Cosa ci dobbiamo aspettare? Che vi meniate?Ma non eravate uniti come un sol uomo (e già) per il bene del paese contro l’uomo solo al comando? Ora che avete scoperto che ne avete due, soli al comando vi state agitando?
Già abbiamo visto che dalle vostre parti tira una brutta aria e siete già a buon punto quanto a risse, mancano gli sputi in faccia ma posso (posso?) prevedere che arriveranno.
Tempo al tempo.
Ma  c’è chi dice che non siamo cambiati in nulla dopo il Covid (vengo dopo il Covid…) che tutto tornerà come prima cioè, come prima vuole dire che continueranno a a fare sempre tutto Conte e Casalino?
Quando lo scrivevo all’inizio dell’era Conte c’è stato chi diceva che non era che una mia perfidia, già. Ora che lo scrivono sui giornali, sarà una perfidia loro?
Ieri sera ho visto Grillo scappare davanti ad una cronista che gli chiedeva se non gli sembra che i grilini siano in crisi.
Lui l’ha seminata correndo più forte, in spiaggia a 70 anni, ha ancora un buon fiato…e poi salendo in barca con le sue “guardie” e al largo l’ho visto buttarsi per una nuotata vestito da sub.
E quello sarebbe il padre nobile del Movimento? Quello che doveva cambiare l’Italia?(Sempre pensato che fosse un buffone).
Mi sa che l’Italia ha cambiato lui e loro e ora che si fa?
S i ricomincia da che? Dal solito decreto…questo si chiamerà “semplificazioni”.
Ma di che? Ah si, di quello Complicato da Rocco e Giuseppe, Si sono accorti che qualcosina andava limato.
Non fanno altro che limare quei due. Vediamo se questa volta qualcuno non lima loro due.

Scout boy

Neppure Salvini è più quello di prima.
ll Covid lo ha ingentilito, gentiluomato, non lo so che cosa gli sia successo, ha perso quell’aria da macho e sembra persino diventato bello.
Beh magari bello è esagerato, ma dall’aspetto più curato.
Ha fatto senz’altro colpo su Lucia a In mezz’ora in più, lei lo guardava con l’occhio languido lo chiamava “senatore”, mentre lui la chiamava Lucia e le dava del tu, cosi languidamente. E lei apprezzava, si capiva che apprezzava, insomma sembra nato un feeling tra la giornalista ed il leader della Lega. Che non sembra manco più leader, ha smesso anche la casacca del “capo”, dice che la Lega non è né di destra né di sinistra ma è il partito del Buon Senso.
E basta guardarlo per capire che ce la mette tutta per convincerci.
Come ce la metterà tutta coi giudici quando dovrà comparire in tribunale accusato di sequestro di persona.
Ma dai, ma su, ma via, ma come si fa a dire che un tipo cosi mite, che vuole abbracciare tutti (anche se è vietato o proprio per quello) possa aver compiuto una simile bassa azione?
Il Covid lo ha maturato, come le nespole, ed ora, caduto dal nespolo, si aggrappa a qualsiasi cosa pur di dimostrarlo: lui è cambiato è un gentleman di sani e ottimi principi.
E pare abbia affermato che ci siano dei senatori degli M5 (le stelle sono precipitate a terra) che sono pronti per passare da lui.
Si! L’Annunziata voleva sapere anche i nomi ma lui le ha fatto l’occhiolino mentre non era inquadrato e lei si è ritratta ridendo e ha mollato l’osso.
Si è persino giustificata…”sa senatore noi giornalisti siam cosi, cantiamo tutto il di e siamo sempre a caccia di notizie come la vispa Teresa cercava farfalle”, il tutto con uno sguardo che avrebbe fatto innamorare chiunque anche Alberto da Giussano in persona (ammesso che sia esistito).
A settembre si vota dunque? Cambia la guardia? Avremo le elezioni o Conte rimarrà ancora aggrappato come un cane all’osso e cercherà di sventare le manovre sottoterranee del sorridente rinnovato leader della Lega non più Papeete boy ma quasi Scout boy?
Beh lo scouting fra i grillini pare riuscito. Pare. Io un’ ideuzza su chi potrebbero essere già ce l’ho ma non ve lo dico.
Tanto a chi interessa?

Eco

Le parole volano e  accarezzano

e morbide come piume fluttuano.

O sferzano come bufera sul viso.

Sono cosi le parole delicate o crudeli

parole che incantano  ammutoliscono

oppure parole che uccidono.

Danno voce all’anima o al cuore

o alla rabbia  all’odio al furore

e offendono  deridono  mirano

puntano e sparano.

Oppure sono come carezze

e assomigliano al suono

di conchiglie appoggiate

all’orecchio dove si sente

il mare e il silenzio che

non assomiglia a niente

se non all’eco di un dolore.

Il governo che portento!

La leader della Fiom Re David dice”ci siamo un po’ stufati all’idea che nella ripresa si possa parlare di 1 milione di posti di lavoro in meno”.
Certo che per Conte sono solo numeri, o poco più. Passati gli stati generali senza nessun esito se non quello di dare più autonomia a Gualtieri su dove mettere i soldi senza passare dal noioso varco del Parlamento, uffa questa democrazia”, si semplifica ma soprattutto si fa quel che è giusto, naturalmente ci fidiamo che Gualtieri e Conte siano due Giusti, non abbiamo scelta. Ma la professione di fede in questo caso è solo uno dei tanti modi usati da tutti i governi per farci fessi. Ma c’è chi è contento di essere considerato tale e se ne vanta pure.
I sindacati lamentano la chiusura totale del governo nei loro confronti?
Mi meraviglia davvero tanto, i M5 ( le stelle le hanno perse)che non dialogano coi corpi intermedi? mi pare di per sé una bestemmia,non vorrei che ci fossero delle incomprensioni, che non fossero abbastanza propagandate le misure piccole e grandi che i M5 stanno prendendo per salvarci dalla prossima crisi che si prospetta la più pesante del secolo. per essere ottimisti. Cosi, tanto per gradire…
Se vogliamo continuare a stendere dalle finestre i cartelli “Andrà tutto bene” è buona cosa, facciamolo e mettiamo pure le bandiere alle finestre, commuove e lasciamo accesa la fiammella della speranza, oltretutto fa bene al nostro umore e previene la depressione.
Ma se va avanti cosi il governo potrebbe rivelarsi per quello che è anche ai più inguaribili ottimisti: nudo e crudo.
E allora vedremo un fuggi fuggi per coprire almeno le meno svelabili vergogne.
Per tutte le altre che vediamo già, chiudiamo pure un occhio.
E speriam speriamo…
In quanto al PD c’è da qualche parte qualche velo pietoso che copra le sue di vergogne?
Dubito. Mi sa che se ne andrà in giro, come fa già, proprio senza vergogna.
A meno che non si decida a farla finita (non dico di spararsi ma di darsi una smossa e chiudere questa esperienza fallimentare) e allora forse potrebbe ricoprirsi con qualche velo di un qualche valore altrimenti potrebbe arrivare nudo alla meta e non sarà per nulla un bel vedere.

Ma tutte le menti pensanti del paese dicono che non ci sono alternative. Ma che significa? Allora siamo già in dittatura? Perché se un governo non si può cambiare (senza spargimento di sangue) significa che la democrazia sta perdendo colpi.

Dobbiamo tenerci un governo nullafacente e meno pensante? pare di si…e come diceva Venditti: “è una questione politica, ‘na grande presa pel c…”?

A Mondragone c’è una guerra tra i cittadini e una comunità bulgara che ha violato la zona rossa che era stata allestita in seguito alla scoperta che in un palazzo molti erano i positivi al Covid. I bulgari non ci stanno e se ne escono tranquillamente. Scene da guerriglia urbana spaventose, per nulla urbane.

E al governo che fanno? Niente, discutono di soldi che i grillini (Mes) non vogliono mentre Merkel dice li dovremmo prendere e Conte dice che al suo paese ci pensa lui lei vada a quel paese… a comandare.

Ma ci pensa? E come? Mi sembra la fiaba del Sior Intento che dura poco tempo, che mai non se distriga, vusto che tea conta o vusto che tea diga? Avremo il governo del Sior Conte.. nto?

Che portento el sior Conte…nto

non fa niente  tutto il giorno

si rigira un poco intorno

parla tanto per parlare

da gran mostra di contare

ma alla fin della giornata

non si sa ben cosa ha fatto

se non qualche sorrisino

nel portare a spasso…il gatto.

No consigli please!

Nel suo “Saggio sulla libertà”, John Stuart Mill, scrive: ” …l’argomento più forte contro l’interferenza del pubblico nella condotta puramente individuale è che, quando si verifica, si verifica con ogni probabilità, sia nei modi sbagliati che nel posto sbagliato. Nella questione di moralità sociale, di doveri nei confronti degli altri, l’opinione del pubblico, cioè della stragrande maggioranza, è più spesso giusta che sbagliata, poiché si tratta soltanto di giudicare sui propri interessi, su come verrebbero coinvolti da un dato comportamento, se venisse consentito. Ma l’opinione di una simile maggioranza, imposta come legge ad una minoranza, in questioni di condotta strettamente individuale, ha uguali probabilità di essere giusta o sbagliata, poiché nel migliore di questi casi, opinione pubblica significa l’opinione di alcuni su che cosa sia bene o male per altri e molto spesso non significa neanche questo, il pubblico con la più perfetta indifferenza, ignora i sentimenti e le esigenze di coloro di cui biasima la condotta e pensa solo alla propria preferenza. Molti considerano lesiva dei propri interessi qualsiasi condotta che loro dispiaccia e se ne risentono come di un oltraggio ai loro sentimenti, simili a quel bigotto che, accusato di disprezzare i sentimenti religiosi degli altri, ha ribattuto che sono loro a disprezzare i suoi persistendo nel loro abominevole culto e credo.”

E qui seguono vari esempi, ma mi sembra sufficiente per esprimere la mia opinione sul tema della libertà individuale in rapporto ai doveri che ciascuno ha verso la società.

E’ fuor di dubbio che qualsiasi azione individuale che non comporti alcun danno a terzi, non possa e non debba essere in alcun modo sanzionata o semplicemente frenata senza incorrere nella limitazione della libertà personale che attiene al singolo giudizio dell’individuo.

Non occorre portare esempi, l’attuale società costringe il legislatore ad imporre leggi che limitino azioni che ledono la libertà altrui di godere appieno della propria individualità in base ai gusti, alle preferenze e alla condotta di vita che ciascuno ritiene più idonea per sé. Un caso molto evidente è il reato di stalking come quello di mobbing che, il legislatore, usando due parole mutuate dalla lingua inglese, ha recentemente introdotto nella nostra giurisprudenza.
Sono due reati gravissimi perché limitano in maniera ossessiva e sistematica l’altrui liberta di azione.

Ma ci sono esempi continui di limitazione della libertà personale anche in casi considerati di scarsa importanza, che non necessitano di una legge per essere regolamentati ma che attengono al generale “buon senso comune” e ad un etica comportamentale della quale alcuni sono completamente digiuni. Alcuni si arrogano (del tutto arbitrariamente) il diritto di giudicare, di consigliare, addirittura in alcuni casi di imporre, comportamenti da questi giudicati più giusti o più consoni per il mantenimento di una dignità nell’ambito societario, più confacente ai propri schemi mentali.

Ma imporre i propri schemi mentali mediante suggerimenti o consigli non richiesti, soprattutto quando questo avviene additando palesemente o nascostamente, sconfinando nel pettegolezzo, colui il quale in base al proprio giudizio, si comporta in maniera riprovevole arrivando persino all’estrema ratio (irrazionale) di gridare allo scandalo è, a mio avviso e a giudicare da quanto espresso in uno dei saggi più popolari sul tema della libertà, davvero riprovevole.

La cosiddetta dittatura della maggioranza che impone le proprie regole, a volte assurde, a chi non le condivide è una delle storture più evidenti e deformanti della democrazia. Ed è deteriore al punto di frenare le potenzialità individuali che altrimenti si svilupperebbero più armoniosamente e renderebbero un maggior beneficio alla società che dalle differenze, dalle molteplicità di stimoli, dalle diverse opinioni non può che trarre indubbio vantaggio.

Insopportabile manfrina

Ci siamo. Si sentiva già il profumo nell’aria da qualche tempo, ma ora si percepisce bene.
Eau de pochette nr. 5
L’articolo 265 del Decreto Rilancio, dispone di dare piena autonomia al ministro del Tesoro di rimodulare le cifre stanziate coi vari decreti durante la pandemia a proprio piacimento. Come gli pare , insomma, a simpatia. E questo, naturalmente senza passare dal Parlamento.
Questo leggo sui giornali e non mi stupisco affatto. Anzi, mi sembra ancora poco.
Arriveranno altre mazzate alla Democrazia della quale questi signori non conoscono l’indirizzo.
Stava di casa qui, in Italia, da un bel po’ di anni, ma ora, col governo di Serafico Conte detto Giuseppi, ha cambiato faccia. Lo aveva detto che il paese deve cambiare.
Ecco come cambia. Diventa una Repubblica a Irresponsabilità illimitata , fondata sul rinvio.
In mano a questi signori, il PIl crolla, il debito aumenta, la pandemia è domata ma non si può mai dire, i carcerati vengono mandati a casa e i disoccupati e gli affamati aumentano.
Le code di gente che non ha da mangiare presso i gruppi di volontariato che svolgono un lavoro encomiabile, aumentano ogni giorno.
Il paese ha fame e Serafico Conte che fa?
Si blinda nel fortino e “dispone”, assieme al suo ministro, dei soldi a suo piacer. Come gli aggrada. in base alla sua personale sensibilità.
L’ho visto al microfono davanti alla ormai arcinota villa, i giornalisti distanziati sul prato, lui in piedi, elegante e ben pettinato, cravatta lilla un po’ storta, dire che lui è disponibile, ancora, nonostante il diniego a partecipare alla sua kermesse, a parlare con le recalcitranti opposizioni, ma non in Parlamento, no, in Camera caritatis, come un buon papà che ascolta e poi decide e va per la sua strada.
E l’ho anche sentito lodare Zingaretti per la sua capacità di dialogare, di ascoltare, di…asserire ma anche di assentire. Bravo. Non ho sentito nominare il ministro degli Esteri, ma lo ha sicuramente inserito nel novero dei dialoganti a lui fidi.
Che aplomb, che sicurezza, che signorilità, che sicumera…che insopportabile, inguardabile manfrina.

Con i migliori auguri

Non c’è alcun dubbio che tutti speriamo che Alex Zanardi recuperi presto e torni presto alla sua vita e alla sua famiglia, ma mi sembra fare della inutile retorica nell’esaltare ancora il campione con l’enfasi che leggo da molte parti e so che mi attirerò molte critiche ma non importa.
Va certamente riconosciuta la sua forza d’animo e la sua tenacia, la sua voglia di vivere nonostante le enormi difficoltà è ammirevole e da esempio per molti,  ma non dimentichiamo che c’è molta gente che muore tutti i giorni sul lavoro e di cui a nessuno importa nulla tranne che ai familiari che spesso non ottengono neppure un risarcimento per la perdita del loro caro o il riconoscimento dovuto a chi è morto nel compimento del proprio dovere.
Gente che sfida il destino ogni giorno, potrei fare tanti esempi ma li lascio indovinare a chi legge.

Quella manifestazione avrebbe dovuto essere regolamentata e questo non sarebbe successo, ci sono precise responsabilità che andranno vagliate e eventualmente sanzionati comportamenti superficiali.
L’autista del camion ha subito una situazione che sa che può capitargli in ogni momento è preparato a questo perché sa bene cosa comporta stare alla guida di un camion tutti i giorni e forse non è la prima volta che deve subire i controlli di routine.
Ma forse colpisce un poco la sproporzione tra gli elogi al campione e il trattamento invece riservato ad una persona “normale” che andava per la propria strada inconsapevole di cosa lo attendeva e che ora sarà sottoposto ad altri interrogatori per accertare che lui non abbia alcuna colpa quando pare evidente che sia stato proprio il campione a schiantarsi contro il camion e che il camionista non abbia nessuna responsabilità se non quella di trovarsi nel posto giusto al momento sbagliato.
Insomma diamo a Cesare quello che è di Cesare…un po’ di obiettività in più in certi casi, non guasterebbe.

Naturalmente con tutti gli auguri per il campione, che possa tornare presto alla sua vita di tutti i giorni, già di per sé estremamente complessa ma certamente preziosa.

Il quid

Sostiene Conte: “”Valutiamo riduzione dell’Iva, ma non abbiamo ancora deciso”.
Ma dove l’ho già sentita questa?
Alla cerimonia di conclusione degli stati generali (quante cerimonie) il primo ministro Conte, Cuccarino più che mai, ha un po’ fatto il punto generale della kermesse.
Naturalmente positivo, ha parlato con un sacco di gente, conosciuto chi conta, spero non stretto mani, sorriso a tutta bocca e senza mascherina, insomma è stato un successo.
Ma è tutto un successo per Cuccarino, lui non si perde mai d’animo.
Abbassiamo l’Iva è una pensatona. Non ci aveva ancora pensato nessuno.
Ma adesso siamo ricchi, abbiamo un tesorone e possiamo permettercelo!
E però pare, ma non lo ha detto ancora, pare che ci voglia rimettere l’Imu anche sulla prima casa. Come lo so? Mah, non saprei intuito femminile.
Della serie ti abbasso l’Iva e ti alzo l’Imu. Bisogna fare quadrare i bilanci o no?
E’ la somma che fa il totale. Un classico.
Lo vedo soddisfatto, sereno…beh, magari sereno no, porta male, diciamo contento, ha ancora un consenso alto, piace anzi piaciucchia.
A noi italiani basta poco per amare un personaggio, siamo buoni in fondo, basta una bella faccia, qualche moina, qualche manfrina e cadiamo a piedi del primo che viene a dirci che tutto va ben…basta  aspettare, attendere, pazientare…tirare la cinghia, tanto la vita è tutta un quid e lui ce l’ha.

Estate

Di profumi
e atmosfere radiose.
Di tramonti sui pini
e cime di monti di nuvole
e spazi celesti.

Di notti di lune aggrappate
di stelle di nomi e di segni
di scie luminose.
Estati formato valigia
riempita di fretta
estate di treni.

Mi vesto con cura
d’azzurro e di bianco
l’estate che vola.
Sarà questa estate
più bella di altre?
Non dura che pochi
momenti.

 

Frenesia

Niente sarà come prima, non è solo una frase banale ma la realtà delle cose.

Poche cose saranno come prima, quasi neppure noi stessi siamo come prima ma sembriamo dei sopravvissuti e non è un bel vedere.

Tutta questa frenesia di tornare alla “normalità più di furia che in fretta ne è la spia evidente.

La testimonianza che noi non siamo più quelli di prima e non conta la nostra età o condizione sociale, professione cultura annessi e sconnessi.

No. Noi, tutti, non siamo più quelli di prima per quanto ci ostiniamo a crederlo.

Basta che ci guardiamo allo specchio senza paura. ci ritroveremo le tracce della paura.

Oh si, ci sono anche quelli che se la sono cavata bene, non hanno sofferto le restrizioni, la clausura, le multe i Dpcm, le sedute fiume dei governanti su come sconfiggere il nemico. Il quartier generale delle forze disarmate a parlare di come metterci tutti in quarantena obbligatoria per impedirci di seminare morte. E farci diventare zombie, allo stesso tempo.

Fantasmi che si aggirano per le strade con la mascherina a tracolla, in mano in tasca, appallottolata sotto al sedere se andiamo in bici, in borsa in mezzo a tutto il resto che sembra non servirci più.

Persino il nostro portafoglio, lo scrigno dei nostri segreti è diventato un estraneo.

Chi sei? gli diciamo quando lo guardiamo giacere nelle tasche o nelle borse. Cosa sei? E tutto quello che c’è dentro sembra non interessarci più, non essere più neppure nostro, essere quasi minaccioso. Perché li dentro c’è la nostra vita di prima, quella che ora non riconosciamo più. O non del tutto.

Siamo ancora noi, siamo ancora qui (come canta Vasco) ma siamo veramente noi?

E quel che è peggio è che il virus potrebbe, se non lo ha già fatto, toglierci la speranza delle speranze, quella che tutte le generazioni da sempre perseguono, quella che non possiamo perdere altrimenti non ce la facciamo ad andare avanti…quella in un mondo migliore. In una vita migliore, in meno povertà, ingiustizie e in una pace condivisa.

E sono soprattutto i giovani ad essere i soggetti più a rischio a differenza di quanto si pensi. Sono loro che si sono già visti portare via il futuro dalle politiche insensate degli ultimi decenni ed ora anche da uno stramaledetto virus, vero, costruito, portato dal vento, dalla miseria, dalla povertà o da troppa ricchezza, dall’egoismo o dalla ipocrisia, dalla sopraffazione, dalla discriminazione e dalla cattiveria e dalla insensibilità e tanto, tanto altro ancora.

Ed eccoci qui a combattere ancora contro chi vuole portarci via anche l’ultimo sogno e lo sta già portando via a tanti mentre tanti altri quel sogno possono continuare ad inseguirlo perché un posto nel mondo per loro c’è sempre.

E loro sono quelli di sempre con le loro belle facce sorridenti a dirci che in fondo non è successo nulla.

Ma non sono credibili, se mai lo  sono stati ora lo sono ancora meno.

Individui che si evitano o che si avvicinano per la paura di non esserne più capaci o  di perderne persino l’abitudine.

Ecco come siamo diventati, tranne quei pochi cui non interessava niente di niente neppure prima perché tanto per loro un posto al sole si trova sempre.

Tutti gli altri in ombra a cercare di vedere se il domani ci porta meno contagi, meno morti e più speranza nel futuro.

Futuro che, comunque, non sarà mai quello che avevamo in mente a meno che non decidiamo di colpo di abbandonare tutti i sogni e di vivere come se fosse l’ultimo giorno della nostra vita. Del doman c’è meno certezza di sempre.