Chi fa da sé… esce dall’UE

Chi avrà ragione? I Brexiteers o i Remainers?

Intanto hanno vinto i primi e se la godono, bandieroni, brindisi, cori…mentre gli altri che volevano restare, ovviamente non ci stanno…questa cosa mi ha fatto venire alla mente uno splendido Al Pacino in una scena di “Profumo di donna” dove canta una canzoncina che fa, più o meno….”vorrei restare, ma vorrei anche andare…”etc.,mi pare di ricordare, dopo aver cercato di suicidarsi.

Ecco, a me la Brexit sembra un suicidio collettivo e mi dispiace, sinceramente, per gli inglesi.

Per quelli che sono felici, ovviamente, no e gli direi la fatidica frase della bicicletta e del pedalare, ma non sarebbe troppo polite, ma glielo dico lo stesso, và…ma per quelli che oggi piangono si, mi dispiace per loro.

Ho visto in uno dei tanti video di questa giornata storica, le bandiere della UE finite nei prati, gettate ai gatti con disprezzo.

Non è un bel vedere. Sa di qualche cosa che ora non metto bene a fuoco ma credo che assomigli un po’ al fanatismo cieco di certe ideologie del passato, che, purtroppo vanno riaffiorando.

Ci sono riusciti con Boris Johnson, lo hanno votato e sostenuto e ora festeggiano la vittoria, quella Brexit che a Theresa May non era riuscita, per Boris è stata una passeggiata.

Anche se…forse era arrivato quel momento, o volere o volare…e per i fautori testardi dell’uscita è un gran giorno per gli altri a very sad day.

Li ho visti mentre venivano intervistati, quelli che non sono affatto contenti, alcuni piangevano. Altri raccontavano le loro esperienze di guerra quando sono stati i Liberatori e, anche se molto anziani, non hanno mai scordato quei giorni. E quelle mani alzate a salutare il loro passaggio. E, dicono, soffrono al pensiero di essere e sentirsi europei ma non essere più parte dell’Unione europea.  Pare un controsenso. Una sbandata una inversione a U che non si sa bene quali conseguenze possa avere. Nell’immediato e nel tempo.

I parlamentari europei ,in gran parte, hanno lasciato Bruxelles con qualche lacrimuccia, ovvio, per loro è come perdere un posto d’oro ben retribuito ben rimborsato e ora il futuro si presenta incerto.

Molti, qui da noi, manco sanno di questa giornata se non per avere sbirciato i titoli dei tiggì e tanti, scommetto hanno pensato che era ora che se ne andassero quegli spocchiosi degli inglesi, ma chi li cerca?

Dimentichi del tutto della Storia che forse manco conoscono e se la conoscono se ne fanno il classico baffo.

Ho letto i commenti agli articoli del The Guardian, on line. Molti sono furiosi, tristi, arrabbiati, sconsolati se la prendono con il governo e con… testuale ” those idiots” che hanno voluto uscire. Se ne accorgeranno -dicono – avremo problemi di ogni tipo, le fabbriche  delocalizzerano, gli scambi commerciali rallenteranno, l’economia nell’insieme ne risentierà e poi…alcuni dicono, che si sentono come se li avessero messi in castigo e che viaggiare d’ora in poi sarà più difficile e gli inglesi, si sa, sono grandi viaggiatori.

Ho scritto anch’io la mia, ho detto come la penso, come sempre e cioè che hanno toppato alla grande.

E che il Regno Unito sta per diventare molto disunito e litigioso.

Chi fa da sé…esce dall’ UE.

Spero che ci ripensino, la dis-unione non può mai fare la forza.

 

PS:quella scena non l’ho trovata ma qui …sono fantastici entrambi.