Il futuro che non passa

Un manifesto dei 5Stelle che campeggia in un video dove Paola Taverna tiene un microfono dal quale arringa una non identificata platea, recita: “Il futuro è arrivato” ( o qualcosa di simile), mi ha fatto venire in mente la canzone di Baglioni “La vita  è adesso”.  Per i grillini la vita, adesso, non è proprio facilissima. Sono al governo col Pd e altri partitini minori da oltre un anno ma i loro consensi sono in picchiata.

E lo sono anche per la loro evidente ipocrisia. nati per scardinare la casta si sono incistati al governo del paese collaborando con chiunque gli offra di unirsi a loro che non hanno, ovviamente la maggioranza assoluta che vorrebbero.

Hanno ribaltato completamente la loro politica e si sono dimostrati peggio del peggio della politica politicante.

Dicendo no a tutto, indecisi su tutto, rinviando tutto, proponendo riforme che si sono rivelate pessime e un problema per l’economia.

Oltretutto ora sono anche senza capo politico perché DiMiao si è tolto dalle braci e ora pare, ci sarà Taverna col suo piglio gentile a prendere in mano il partito.

Che è partito in tuti i sensi,  democristianamente parlando.

Ora stanno alla finestra aspettando che IV faccia cadere anche questo governo di sopravvivenza( la loro)  per poi rimpastarsi col Conte Ter, cambiando gli addendi però, il risultato non cambia: zero assoluto.

Un governo che galleggia a bagno Maria sempre lì lì, sempre in lite, sempre in problemi di ombelichi scoperti.

E gli italiani?

Hanno un futuro che è già arrivato, ha disfatto le valige e si è accomodato in salotto e non se ne vuole più andare neppure se lo prendi a calci.

E sarà difficile liberarsene almeno fino a fine legislatura quando finalmente sarà passato e potrà sgomberare.

A meno che qualcuno non ci mandi a votare e allora saranno …grilli…loro.

 

8 commenti su “Il futuro che non passa”

  1. Mariagrazia,
    saranno grilli nostri, non loro.
    Perché una fine legislatura anticipata è sempre una iattura. Il cambio continuo di chi sta al timone fa procedere la Nave Italia a zig zag come gli ubriachi.
    “Tensione altissima”, dicono i telegiornali, si ventila un cambio di maggioranza, Giuseppi pensa al Conte ter, via Italia viva, dentro i Responsabili, ma Mattarella fa capire che è stufo di giochini parlamentari e l’opposizione, Meloni in testa, grida “Al voto! Al voto!”. Intanto Salvini gongola.
    Il lodo Conte non va proprio giù a Renzi, e mentre la prescrizione rischia di mandare a gambe all’aria il governo, la cosiddetta Italia reale piange:
    la compagnia Air Italy, infatti, annuncia il licenziamento di 1500 dipendenti.
    Temo proprio che, se il governo cade, saranno, più che grilli, meloni nostri.
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    sarà quel che sarà, abiamo ancora una Costituzione, un P.d.R. e una buona dose di anticorpi e se anche qualche volta mangiamo banane, abbiamo dimostrato, all’occorrenza, di saper contrastare chi vorrebbe farci tornare indietro- Ma, indietro non si torna se non per il tempo necessario per recuperare la memoria…delle mele.

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  2. In fisica esiste il principio dell’entropia. Interpretato in senso lato, è più facile passare da una situazione organizzata e sotto controllo ad una situazione di disordine piuttosto che il viceversa.
    E gli ultimi due governi hanno fatto aumentare molto il disordine politico.
    Credo che prima ne usciamo e meglio è.
    E credo che ci aspetti una cura sgradevole simile a quella che hanno dovuto accettare i greci.

    E’ vero che le elezioni paralizzerebbero e sospenderebbero l’azione di governo, se ce ne fosse una, ma in pratica oggi il governo è già autoparalizzato e non sta facendo quasi niente.
    Invece di affrontare i problemi veri si gingilla con la prescrizione e lo jus soli che interessano poco o niente agli italiani.

    Quanto a Airitaly, sembra che le compagnie aeree italiane non possano andare bene in quanto italiane. Colpa dei regolamenti? Dei sindacati?

    Non dimentichiamo che è in corso un’altra crisi molto più grave sul piano dell’occupazione. La CONAD (quella delle persone oltre le cose!) ha acquisito i punti vendita Auchan e vuolle licenziare 6000 dipendenti.

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    beh non che cambi molto ma gli esuberi del nuovo gruppo intestato a Conad, per ora confermati ( con procedura avviata) risultano essere 817, ma saranno molti di più e sommati a quelli della francese Auchan, acquisita dal gruppo bolognese, forse arriverano alla cifra che lei cita o forse la supereranno, ancora non è chiaro.
    Si, certo, la situazione dei lavoratori che rischiano di perdere il lavoro sta diventando esplosiva e non solo nella grande distribuzione ,ma come abbiamo visto, in molti altri settori, gli effetti della stagnazione si fanno sentire forti e chiari e i giochetti della politica stanno per arrivare al capolinea. Qualcuno poi ci dovrà mettere una pezza e sappiamo già chi dovrà pagarla.

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  3. Un merito, almeno nelle intenzioni, riconosco ai grillini, il reddito di cittadinanza. Che poi nell’applicazione pratica e nella finalità ultima (introdurre al lavoro) sia fallito, occorre ascriverlo alla fretta e allo loro incapacità di programmare.
    Ma anche l’aver troppo alimentato le aspettative è stato un errore.

    Il governo di oggi, a maggioranza in prevalenza grillina, si accingerebbe (il condizionale è d’obbligo) a realizzare un piano per il Sud
    https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Piano-per-il-Sud-Conte-Gioia-Turo-72ec6a66-50ee-4f60-8ca5-f439df619157.html

    Certo, sarebbe un evento storico, che riabiliterebbe il governo Conte, se tra il dire e e il fare, come dice il proverbio, non ci fosse di mezzo il mare.
    Dove “mare” sta per l’atavica riluttanza a risolvere la questione meridionale, soluzione che invece darebbe impulso economico, oltre che dignità di Nazione, all’intero Paese
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    sono d’accordo la mai risolta “questione meridionale” è diventata da lungi un alibi per fare in modo che i vari governi vivacchino fornendo l’illusione di risolverla ma poi disattendendo regolarmente a questa promessa.
    Temo sia vana speranza anche ora nonostante il roboante piano del governo che sembra la solita pia illusione e che, mi dispiace dirlo, ha molte probabilità di rimanere il classico specchietto per allodole.

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  4. stanno da due anni al governo ma sono tornati in piazza per nostalgia, poveri, si sentivano troppo soli in quelle fredde stanze, gl i mancava il calore umano…lo stipendio pure gli mancherebbe e forse stanno li proprio per tutelarlo, una sortita visibile per non dimenticare quello che sono stati e più non sono…commovente.

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    già, in un certo senso sconcerta unpoco questa manifestazione sembrano un po’ ri…mbamb..initi, che senso avrebbe se non cercare di riprendesi un pochino del consenso perduto? Ma che li paghiamo a fare questi?

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  5. > Alessandro ( o A..)
    non credo che Renzi farà cadere il governo, dove andrebbe a sfogare la sua sfrenata ambizione e voglia di protagonismo?
    Piuttosto mi trovo d’accordo con lei in una sua frase ( la stanchezza mi ha ormai distrutto ) lei dice : ” sarà quel che sarà ” ed ora comincio a pensarlo anch’io.
    D’accodo sul reddito di cittadinanza, guardo sempre i programmi di Jannaccone ed in uno di questi vi era una signora con una dignità da far invidia ai nostri politici che sopravviveva grazie al reddito e mi è rimasta nel cuore.
    Se fra tanti errori aiutiamo anche persone come questa ben venga,
    E’ come per il discorso dei tribunali, meglio un colpevole fuori che dentro 10 innocenti e nel nostro caso anche se vi sono dei profittatori , comunque arriva anche a chi ne può fare buon uso.
    Per quanto riguarda la questione meridionale credo che se era difficoltoso risolverla nel passato, ora sia impossibile.
    pensiamo all’aggravarsi della situazione per tutte le vendite e/o delocalizzazioni in atto,soprattutto nel centro sud, contestuali alla mancata crescita del PIL.
    > Serena
    questo governo è in piedi dal 19 settembre 2019 ; quindi 5 mesi in tutto e non due anni, ha avuto altrettante aspettative verso governi che sono stati in carica più a lungo nel passato?
    Se si me ne potrebbe elencare qualcuna?
    Grazie
    Cordialità
    GP

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  6. Gianpaolo
    aspettative? sempre e mai, ormai cosa mi posso aspettare? Le abbiamo provate tutte questi qui però sembrano il circo di quando eravamo bambini, quello coi clowns che passavano col piattino.
    eddaiii anche 2 giorni cosi mi sembrano troppi, va bene avere fiducia nel futuro ma questi ti fanno quasi rimpiangere Berlusconi…insomma quasi, si è capito no?

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  7. Gian Paolo,
    ci sono le nomine del sottogoverno, è là che si gioca la partita, la prescrizione e relativa minaccia di far cadere il governo è una scusa per ottenere più potere in quelle nomine.
    In quanto al mezzogiorno la filosifia, finora, è che si arrangi da sé, ma il gap è tale che occorrerebbe un
    piano straordinario per creare almeno le infrastrutture che mancano, senza le quali nessuna industria può svilupparsi e prosperare.

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