L’esattore

Pare che in sede di passaggio di consegne, Vito Crimi, con la sua faccia da esattore, abbia detto al suo successore:” Andrea…martella, mi raccomando”.
Dopotutto fin che c’era lui in quel ruolo, gli editori non dormivano sonni troppo tranquilli, arrivato il Dem, un sospirino, forse lo hanno tirato.
Si sa quanto i democratici stiano dalla pare della libera stampa.
Ma non avevano fatto ancora i conti con Rocco.
Si, Rocco Casa(ma)ligno.
Dalla cui bocca pende il nostro premier. Infatti, pare, gudagni persino più di Conte.
E’ il fratelto maggiore che gli da ottimi consigli e soprattutto ordini precisi.
E Rocco lo aveva già annunciato al direttore del Il Foglio, di non agitarsi tanto perché avrebbe chiuso.
Una profezia? Rocco tarocco?
Ma no, una strategia grillina che ha il mondo dell’informazione nella stessa considerazione in cui tiene le zanzare killer.
Da quelle parti insomma.
E Crimi, infatti lo ha detto al collega: “falli fuori, ordini del capo”.
Oh bella! E un democratico come Andrea Martella ubbidisce ai grillini cosi supinamente?
Certo che no. Lui dice che non bisogna sollevare polveroni che tutto si chiarirà presto, dopo Natale, dopo Capodanno, abbiate fede.
Mentre Crimi ci va giù più duretto:
“Quella prodotta oggi non è informazione ma letame”, riferendosi cordialmente al Foglio.
Insomma, c’è bisogno di soldi e dove trovarli? Dovunque sia possibile anche tagliando i fondi ai giornlisti rei di non aver magnificato le doti di eccellenza del Movimento e di quanti lo compongono, Crimi compreso.
Già visto. Ma questo “film” proposto dalla Casaleggio inc.non è proprio coerente con la narrazione della trasparenza dell’onestà della bella politca dei cinquestelle.
Arrivati per guarire i mali della politica ne stanno diventando uno dei più grossi.

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