Il governo del puff

Insomma, gira e rigira, i grillini alla fine sono riusciti a tagliarsi i parlamentari. Ma non solo i loro, hanno tagliato anche quelli degli altri partiti, i quali, ieri con un voto plebiscitario, se li sono tagliati in massa.

E bisogna vederlo raggiante davanti allo striscione con raffigurate le poltrone e le forbicione per tagliarle, durante i festeggiamenti per il varo della legge, DiMaio. Con quel taglio di capelli più fresco, anche se diciamo un tantino da strunztruppen.

Ora che se li sono tagliati (i parlamentari), sono tutti contenti? No, mica tanto. I dem dicono… si giustificano, che loro sono stati leali ora vedere cammello.

In Veneto si dice “amicizia che va ben, sporta che va sporta che vien”.

Ora tocca ai grillini essere leali. Faticoso e arduo credere alla lealtà di chi, fanc(i)ullescamente ride e si diverte a intestarsi leggi che scassano la Costituzione, con una leggerezza che assomiglia molto all’incoscienza.

Ma, allora, dico io, se vi premeva tanto taglierveli, ma perchè non tagliate anche le poltrone residue? Eddai, su un altro piccolo sforzo e rimarrete in quattro gatti…cinque con Conte che tanto non si siede mai perché, pare, che la sua poltrona tenda inesorabilmente a bruciargli…le amabili terga.

Comunque Zingaretti mi ha deluso, molto deluso.Poteva, già che c’era, immolarsi seduta stante o seduto stante e tagliarsi la poltrona in diretta streaming. Tanto fra poco, la prima a saltare sarà proprio la sua e se non salta diventerà cosi insignificante da sembrare un puff.

Il DiMerito di questa legge, bisogna riconoscerlo non va tutto a Zinga però, ma anche a tutti gli altri che l’hanno votata in massa.

Solo a Giachetti va riconosciuto il merito di aver votato convintamente si,  però di aver già prospettato un lungo digiuno per purgarsi dai sensi di colpa.

Mi sa che anche la sua poltrona non è proprio del tutto integra, onorevole, controlli bene prima di sedersi, non si sa mai.

4 commenti su “Il governo del puff”

  1. Non so bene perché ma questo fatto del taglio dei parlamentari più che piacermi mi lascia perplessa e con un tantino di amaro in bocca ,sarà che questa amputazione democratica tanto sbandierata in nome del massimo risparmio non mi ha mai molto convinta soprattutto la sua motivazione visto anche che secondo le stime il cosiddetto risparmio sarà veramente minimo .Insomma sarà che invece di tagli e piccole pezze qua e là mi piacerebbe sentire proposte serie di crescita e sviluppo in particolare da quel partito democratico troppo impegnato ad esser rispettoso con i compagni di viaggio da non accorgersi di stare perdendo la propria identità …

    RISPOSTA
    sembra che il cosiddetto risparmio si aggiri intorno ai cento milioni annui, altro che miliardi. Ne valeva la pena?
    Il PD sta mostrando tutte le sue contraddizioni e questo gli costerà molto caro.

    Rispondi
  2. tutto ‘sto sconquasso, bastava dimezzarsi lo stipendio e non si toccava la costituzione.
    Questi sono pericolosi, con la prossima mossa che cosa tagliano?

    Rispondi
  3. Qual è la motivazione per cui un esecutivo si debba porre l’obiettivo di modificare la Costituzione e il sistema elettorale?
    L’ha fatto Renzi, lo sta facendo DiMaio con l’apporto del Pd e di altre forze politiche.
    A Renzi è andata male, anzi malissimo. A Di Maio, nonostante il primo successo, ancora è tutto da vedere
    Il governo dovrebbe pensare ad altro, prima di tutto ai bisogni del Paese: lavoro, giovani, tasse, equa ridstribuzione del reddito, servizi, infrastrutture, salute, ricerca, scuola, etc.etc.etc.
    Invece che succede? Diventa urgente e primario il “taglio delle poltrone”. Mai perifrasi è stata più infelice, perché è indice di disprezzo verso il Parlamento e trasmette l’idea della sua inutilità.
    Quello che mi sorprende è l’ampio consenso ottenuto in Parlamento. Non so, l’opinione pubblica, né il Popolo cosa ne pensi.
    Nessuna delle motivazioni addotte da Di Maio è cinvincente:
    a)Risparmio.
    b)Miglior funzionamento del Parlamento.
    Entrambe le motivazioni sembrano pretestuose:
    Io vero problemi del Parlamento sono:
    a)Mancanza di rappresentatività
    (ma così peggiora)
    b)Mancanza di indipendenza: il Parlamento è ostaggio dei Segretari di partito(così lo sarà ancora di più ).
    c )Assenteismo
    d)Emolumenti eccessivi e privilegi.
    Nessuna di queste manchevolezze viene toccata dalla riforma.
    Una riforma populista che danneggia la già precaria democrazia reale.

    Rispondi
  4. Nell’era dei computer, della rete, dell’informazione e delle comunicazione di massa, c’e chi piange per la riduzione dei parlamentari.
    Poco ci vorrà che il Parlamento si trasferirà in casa di tutti noi, ognuno sarà parlamentare di se stesso, sarà il trionfo della democrazia diretta.

    RISPOSTA
    già, piccoli parlamentari crescono, una castina diciamo…anzi una castarella.

    Rispondi

Rispondi a Alessandro Annulla risposta