Unico colpevole

Concessa la semilibertà a Rudy Guede, il ragazzo invoriano, unico a scontare la pena per l’assassinio della povera Meredith Kercher, dopo che Raffaele Sollecito e Amanda Knox, sono stati assolti in Cassazione.
Dunque, Rudy, in carcere da dodici anni per aver commesso il fatto in concorso con altri, potrà godere di un regime carcerario meno pesante. Anche perchè sembra avere mantenuto sempre un ottimo comportamento, essersi laureato e avere collaborato per il proprio reinserimento nella società. Potrà uscire per qualche ora ogni giorno e dopo dodici anni di carcere deve fare effetto.
Si è sempre dichiarato innocente anche se ha ammesso di essersi trovato sul luogo del delitto mentre veniva commesso ma di non avervi partecipato.
Ma la cosa che lascia più perplessi è che il “concorso in omicidio” del quale l’ivoriano è accusato, suona un po’ ridicolo visto che è l’unico a pagare per questo orribile misfatto, mentre i complici non si sa chi siano, né mai si saprà.
Salta anche molto evidente all’occhio, il fatto che il ragazzo non avesse i potenti mezzi messi in campo dagli altri due imputati per difendersi e che sia rimasto, anche per questo, l’unico a dover fare i conti con una giustizia che, nel suo caso, forse, non ha equilibrato i piatti della bilancia ma li ha fatti pendere dalla sua parte, visto che era il più debole e maggiormente indifeso.
E’ brutto dirlo e bisogna rispettare le sentenze, ma se Rudy ha ucciso Meredith assieme ad altri, perché in galera ci sta solo lui?

 

Pubblicato oggi (2.10.2019) su “Italians ” del Corriere della Sera

4 commenti su “Unico colpevole”

  1. Spesso abbiamo assistito ad una giustizia classista, condizionabile e condizionata. Non credo al mito della legge uguale per tutti.
    Anche i giudici sono fallaci, cedono a pressioni esterne, si fanno condizionare da convinzioni proprie che nulla hanno a che fate con l’interpretazione della legge.

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  2. Sig.ra Gazzato buon giorno.
    Il Suo contributo ad „Italiani“, oggi, e´semplicemente provocatorio!
    Dice di accettare le „sentenze“ di una giustizia della quale e´risaputa l´assenza, nella speranza di non finire tra le sue macine, e ne dimostra con la semplice constatazione fisica e reale la stessa contraddizione e logica insussistenza.
    Una situazione „grottesca“ ?
    No. una realtà alla „Marchese del Grillo“ (Morte della Giustizia. Veda:
    https://www.dailymotion.com/video/x3nujgn )
    Se non si fosse una contrada coloniale ove i „signori“ si permettono l´incredibile, avremmo forse una valutazione dei fatti uguale per „quasi” tutti, ma visti i fatti, (Es. Carabinieri privi di pistola pugnalati da signori delinquenti), non resta che ironizzare su e/o provocare (Incapaci di portare a termine i compiti assunti).
    Complimenti, tra risate sincere e lacrime stupide.
    P.Balliello

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    nessuna provocazione ma semplice constatazione dettata dallo sconcerto di quel fatto ancora irrisolto e per buona parte misterioso del quale solo una persona sta pagando.
    Quindi nessuna ironia da parte mia né tantomeno intenzione di provocare chi svolge tutto i giorni un compito difficilissimo e che non spetta me giudicare ma solo ringraziare poichè mettere a rischio la propria vita al servizio della società, non è uno scherzo.
    Credo sia giusto però far notare evidenti anomalie, come nel caso in questione.

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  3. Se non ricordo male, Rudy fu condannato perché il suo avvocato decise di patteggiare.
    In questo caso, dovrebbe aver ammesso, più o meno direttamente, la sua colpevolezza, a meno che non sia stato imbrogliato dal suo stesso avvocato.
    Comunque sono d’accordo che lo rimettano sostanzialmente in libertà. Non credo che sia un elemento socialmente pericoloso, e che i fatti (per me ancora inspiegabili) che causarono la morte di Meredith, siano stati piuttosto il risultato di un gioco sadomaso tra ubriachi o drogati finito fuori controllo. Credo che nessuno degli imputati fosse un delinquente pericoloso.
    Forse, sarebbe stato il caso di concludere che era stata una disgrazia e non condannare nessuno. E sarebbe l’ora di smettere di parlarne. E’ un caso limite e isolato e non un’emergenza sociale.
    Saluti
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    Guede aveva lasciato prove evidenti del suo passaggio sul luogo del delitto ma si è sempre dichiarato estraneo, poi quello che è successo veramente non lo sapremo mai, quello che ritengo ingusto, però, è che lui sia l’unico a pagare per un delitto efferato mentri altri, forse più colpevoli di lui, sono in libertà.
    Ma non capisco perché dovremmo smettere di parlarne, Meredith non rientra tra i casi di femminicidio ma è pur sempre una donna uccisa in circostanze mai del tutto chiarite e il femminicidio è un’emergenza nazionale.
    E comunque derubricare a “disgrazia” senza colpevoli un omicidio cosi efferato e orribile mi pare del tutto inappropriato, c’è una ragazza morta in quel modo, chiamarla disgrazia significherebbe depenalizzare l’omicidio, non mi pare proprio il caso.

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  4. Ho fiducia nella magistratura e credo facciano il loro lavoro al meglio ma in un’ Italia dove la democrazia nonostante tutto continua ancora a resistere la marea di leggi leggine , (le ad personam Berlusconiane insegnano )e le capacità di ben pagati avvocati non c’è dubbio che favoriscano il ricco di turno ,chi non conta niente nella vita è il miglior capro espiatorio o come in alcuni romanzi gialli il colpevole è sempre il maggiordomo …

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