Impicci e impiccioni

 

Donald Trump ha sempre detto che il Russiagate è una caccia alle streghe.
Se l’è sempre cavata cosi. Finora.
E ora però la speaker della Camera, la Dem Nancy Pelosi si è finalmente decisa a chiederne l’impeachment.
Cosa è successo? Tento di riassumere: Trump avrebbe (ha) tentanto di rimestare con l’Ucraina per mettere nei guai il suo maggor concorrente nella corsa alle presidenziali del 2020: Joe Biden.
Ha rimestato negli affari del figlio, Hunter e ha chiesto che venisse indagato per scoprire chissà quali illeciti e poterli eventualmente usare contro il padre.
La stessa cosa aveva fatto nel 2016 con Hilary Clinton quando ha rimestato coi russi per ottenere le famose e-mail e tirarle fuori dal cappello proprio nel momento culminate del finale travolgente della campagna elettorale che poi, lui, guarda caso, vinse.
La rivelazione è arrivata da uno whistleblower che, detto in soldoni, sarebbe una talpa o “spifferatore, che, ha registrato le telefonate di Trump col premier ucraino.
Ora, in tanti si precipiteranno a dire che si tratta delle solite fakenews dei detrattori del presidente (strano,un uomo cosi simpatico) ma questa volta ci sono prove certe e lo spifferatore, pare sia stato convocato al Congresso per deporre sul caso.
L’uomo è protetto dalla legge e quindi Trump non può neppure lanciargli un missile terra aria dei suoi perché rischia l’effetto boomerang.
Insomma lo vedo un tantino impicciato.
E difficilmente, questa volta, il suo legale più avvenente, Rudy (niente a che fare con Valentino) Giuliani, potrà, con la sua verve accattivante, trovare appigli su cui arrampicarsi per difenderlo.
Sempre che non finisca in galera anche lui, come Cohen, l’ex avvocato di Trump che pagava tutte le donne del presidente per tacere delle sue “marachelle”, usando il denaro versato dai contributori alla sua campagna elettorale.
Sono cosine costose quelle.
Cosi, poi, en passant, sta rischiando l’impeachment anche il gaudente giudice della Corte Suprema Kavanaugh, indagato a suo tempo per tentata violenza su una delle sue compagne di liceo.
Grande amico di Trump (figuriamoci!) ha sempre sostenuto la propria innocenza riuscendo a farla franca.
Ma ora emergono altre testimonianze di come il giudice fosse, da studente, sempre in mezzo ai …pasticci per la sua abitudine di ubriacarsi e molestare pesantemente le compagne.
Ma quella è …birra passata, per lui non macina più.
Ma Trump questa volta se la vede brutta. Nella figura della “strega” Pelosi, una delle donne più potenti del Congresso, che, pare, abbia tutte le carte in regola per dargli la caccia e, speriamo, cacciarlo.
Go man, go.

1 commento su “Impicci e impiccioni”

  1. Per Trump si mette proprio male, stavolta i dem sono decisi ad andare in fondo alla questione Ucraina e per lui non sarà facile uscirne indenne.
    Negli Usa guai a complottare con una nazione estera, e permettere ingerenze da fuori nellla loro politica interna.
    Comunque vada, speriamo che la verità venga fuori. Sarebbe un buon esempio anche per il nostro caso Savoini-Salvini, certi aspetti della lotta politica devono essere messi a nudo e perseguiti senza esitazioni.
    RISPOSTA
    grazie Alessandro di avercommentato un tema che in Italia sembra non interessare a nessuno convinti come sono tutti che si tratti sempre di fakenwes e pochi hanno voglia di approfondire anche perché pensiamo che l’America con noi abbia poco o niente a che vedere ed invece in un mondo sempre più interconnesso ( vedi i dazi americani sui prodotti italiani) gli effetti di politiche sbagliate si riflettono su tutto il pianeta.
    Trump è una persona che mai avrebbe dovuto sedere su quella poltrona, l’ ha soffiata a Hilary maneggiando coi Russi e ora continua a complottare a tutto tondo per rimanere li.
    Il mondo intero si dovrebbe indignare di un tipo cosi.

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