Donne e politica

Mi sono stancata di questa crisi. Capita no? Anche di scriverne e anche di scrivere di politica. (Non ci crede nessuno vero)?

Massi, che si divertano a prenderci per i fondelli, tutta quella banda. Uomini, solo uomini.

Fateci caso: non c’è una donna che sia una che abbia niente da dire sulla crisi. I rari talk show estivi poi, non ne parliamo, donne col lanternino. Io seguo  quello di La7 dove Stanlio e Ollio  invitano solo maschi. Ma è mai possiible che le donne declinino tutte gli inviti?

Politiche donne, dove siete?

Mi è piaciuta la ministra Trenta, ora potrebbe anche fare trentuno e mandare bacioni a Salvini.

Ma poi? Ah si, De Micheli del Pd, brava, ora non più troppo renziana, almeno pare, e le canta chiare a tutti.

Ma poi? Il deserto.

Il prossimo premier lo vorrei donna.

Vediamo chi potrebbe essere…beh mi potrei candidare io, perché no? Potrei parlare in tedesco con frau Merkel, in francese con Macron ( mi sa che lo capisce) ed in inglese con Trump…magari per dirgli quanto lo detesto, naturalmente sotto metafora, tanto quello le metafore non le capisce, manco sa cosa significhi la parola.

Insomma l’Italia ha bisogno di cambiare, ma sul serio. E non c’è cambiamento se non ci sono più presenze femminili in politica( o in qualunque altro posto che conti).

Vogliamo chiedere a Emma Bonino se si vuole prendere questa responsabilità?

Ma chi altro c’è che potrebbe farlo? Parlo di donne, naturalmente.

Ah si. Ecco. Perché no Ilda Boccassini?

Abbiamo avuto l’avvocato, facciamo che ora tocchi all’avvocatessa.

Si, mi pare un bella idea. Bisogna vedere se lei sarebbe d’accordo, ovvio, ma almeno chiediamoglielo. Facciamo questo immane sforzo per amor di patria.

Facciamo qualche cosa per questa Italia cosi disperata e cosi maschilista.

Mettiamo tutte donne nei posti apicali della politica. E stiamo a vedere cosa succede.

Qualche uomo va bene, ma tutti tutti…basta ragazzi, avete stufato,fuori tutti e dentro l’altra metà del cielo.

Proviamo, che ci costa?

Ah, mi è venuta una idea, a me piace, perché non chiediamo a Elsa Fornero?

Si dai, vorrei vedere il faccione di Salvini fare le smorfie e diventare verde dalla bile.

Beh sarebbe intonato no? L’incredibile (in tutti i sensi) Matteo Hulk Salvini. Non suona male.

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3 commenti su “Donne e politica”

  1. Che dire l’idea di una donna premier in Italia mi piace proprio ,sarebbe ora ,penso alle donne attuali in politica ma devo dire che per questo ruolo non ne vedo ma se cercassimo in altri ambiti questa per esempio la vedrei bene mi fa pensare ad una Merkel italiana ,chissà se accetterebbe l’incarico …Lucrezia Reichlin
    economista italiana

    Biografia
    Lucrezia Reichlin (Roma, 14 agosto 1954) è un’economista italiana.

    Nata nel 1954, è figlia di Alfredo Reichlin, ex deputato di PCI e PDS, e di Luciana Castellina, fondatrice de il manifesto e anch’essa deputata;[1] anche il fratello Pietro Reichlin è un noto economista.[1]

    Dopo la Maturità Classica al Liceo Tasso di Roma,[1] si è laureata in Economia all’Università di Modena nel 1980[2] e ha conseguito il Ph.D in Economia presso la New York University nel 1986.[3] Ha insegnato all’Université libre de Bruxelles, fino al 2004. Dal 2005 al 2008 è stata Direttore generale alla Ricerca alla Banca centrale europea di Francoforte, durante la presidenza di Jean-Claude Trichet, una delle 12 direzioni generali della BCE.[4]. In questa veste è autrice di numerosi contributi pubblicati nella serie “Working paper series”[5].

    Dal 2008 è professore ordinario di economia alla London Business School.

    Ricopre il ruolo di consigliere non esecutivo in numerosi Consigli di Amministrazione tra i quali Messaggerie Italiane Group (Milano), Eurobank Ergasias (Atene) ed Ageas Insurance Group (Bruxelles). Dal 2009 al 2018 ha ricoperto la carica di consigliere non esecutivo del CdA di Unicredit Group.[6]

    Il 20-settembre 2018 viene nominata vicepresidente del CdA di Banca Carige, in rappresentanza dell’azionista di maggioranza Vittorio Malacalza. Dimettendosi tre mesi più tardi, in dicembre, dopo che l’aumento di capitale previsto per la banca non passa in assemblea per l’astensione proprio di Malacalza che fa mancare il quorum necessario.[7]

    Ha pubblicato articoli in prestigiose riviste internazionali, come la Review of Economic Studies e il Journal of Econometrics. Per il National Bureau of Economic Research ha curato i volumi III (2006) e VI (2009) della serie “International Seminar on Macroeconomics” pubblicati dalla University of Chicago Press. È membro della British Academy, dell’Academia Europæa[8] e del consiglio della Royal Economic Society.[9];

    Ovvio comunque signora Mariagrazia che se si candidasse voterei per lei ..cordialita’

    Grazie ma, credo che Lucrezia Reichlin sarebbe certamente molto più adatta e con questo curriculm batterebbe anche molti uomini.

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  2. Mariagrazia a me non ha stufato la politica, ma l’antipolitica e in particolare il modo spiccio e popolare (ma meglio dire populista) di Salvini, quel suo piglio di arrabbiato e di Di difensore della Patria, e il suo continuo presenzialismo stile comizio.
    Soprattutto il suo speculare sui flussi migratori. Si sa, l’Italia non è l’ultiima meta privilegiata dei migranti, ma lui finge di non saperlo, dice che l’Italia non è il campo profughi dellEuropa: è falso, e comunque non si lasciano languire fino allo stremo persone salvate in mare.
    Cosi seguita a dire che, per amore di patria, lui non lascerà mai e poi mai il ministero degli interni, altrimenti a suo dire saremmo preda dell’orda degli invasori.

    L’altra questione che poni, il deserto di donne in politica, è tragicamente vera.
    L’indice di presenza femminile in tutte le attività di un consorzio civile, compresa la politica, è significativo per giudicare il grado di maturazione di un popolo.
    Non è una novità che in Italia siamo in gran parte degli
    immaturi, privilegiamo la prevaricazione alla discussione, la sopraffazione al ragionamento, vale ancora la legge del più forte, del più aggressivo, del più conservatore degli usi discriminatori di un tempo, e ciò scoraggia molte donne.
    Però alcune capaci di fronteggiare gli uomini le hai nominate, la De Micheli e la Bonino per esempio, ma sono sempre casi rari che si possono contare sulle dita di una sola mano.
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    ah, vedo che la mia candidatura la scarti al priore…comunque, apprescindere. non penso che tu abbia creduto che mi sia stancata davvero della politica…

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  3. Mariageaza, non ho creduto affatto che tu ti sia stancata della politica, come non scarterei per nulla la tua candidatura, naturalmente dovresti farti prima le ossa sotto la guida di… Renzi.

    Be’, avrai capito che scherzo, piuttosto dovrebbe essere Renzi a farsi le ossa sotto la tua guida.

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