El pacioccone

Se un effetto, tutto questo polverone estivo lo ha ottenuto, forse, è quello di fare ringalluzzire ancora di più DiMaio che ora nicchia, ma della proposta di fare il premier è molto contento.

Si vede la soddisfazione stampata sul suo faccino da bravo ragazzotto.

Se Matteo Renzi un risultato ha ottenuto e quello di ricompattare ancora di più questa squadra di saltimbanchi da circo i quali, è molto probabile, ritorneranno a cinguettare come fringuelli e per sanare la ferita aperta della pugnalata inferta alle spalle da Salvini all’amico odiatissimo, DiMaio prenderà il posto di Conte e Salvini rimarrà al Viminale a bullizzare i poveri disgraziati salvati dalle ong.

Troppa paura gli ha fatto la proposta dell’ex leader del Pd, poteva anche essere accolta e stava quasi per esserlo, se non avesse sparigliato subito  e avesse fatto una retromarcia clamorosa, un’inversione a U degna di un pilota di formula sottozero.

La spavalderia delll’ex premier e la soddisfazione che tracimava dal suo faccione rubicondo, potrebbe avere avuto l’effetto di indurre Salvini a ritornare sui suoi passi. In fondo niente è ancora compromesso, nessuno si è dimesso, potrebbe ancora dire che è stato solo un sogno di mezza estate.

Che ce la siamo sognata la crisi e  il governo potrebbe ritornare più splendente che pria a raccontarci le solite fiabe della buonanotte.

Aveva ragione Zinga a non fidarsi? Non è che el pacioccone, questa volta ha visto più lontano dello scafatissimo senatore, politico di lungo corso e stracorso, baldanzoso e burbanzoso, che, finiti i pop corn sperava di vedere tutto un altro film?

Mi sa che DiMiao (ma come miagola di soddisfazione…) ha tutto l’interesse a nicchiare un pochino a fare la Rosetta smorfiosa del missipipì, ma poi, accettare con garbo e un po’ di (finta) puzzetta sotto al nasino, di diventare premier.

A mettersi col Pd avrebbe tutto da perdere di quel pochissimo che gli è rimasto, ma da premier…sarebbe tutta un’altra storia e avrebbe tutto da guadagnare.

E che, so’ papa io? Sta già pensando come Manfredi nel famoso film. Eh, già forse era destino.

Se Conte non si dimette e nessuno lo sfiducia… che gioco stiamo giocando?

Romina e Albano, di fronte a questi due, scompaiono.

E non si lasceranno maiiiii, hanno ormai troppe cose insieeemmeeee

 

 

4 commenti su “El pacioccone”

  1. Salvini sta consumando l’ennesimo sopruso sui deboli tentando dì impedire lo sbarco dei migranti della Open Arms, che stremati aspettano di essere salvati a cento metri dalla noatra riva.
    Richard Gere li ha chiamati angeli: no, non sono angeli, sono uomini come noi, ma a qualcuno, qui in Italia, occorre ricordarlo.
    È questa la vera emergenza: un ministro che sfiducia il governo di cui fa parte, però non si dimette, invoca elezioni immediate come surrogasse lui Parlamento e Presidenza della Repubblica, opera col cinismo che lo distingue convinto di guadagnare consensi, e infine, quando si rende conto di aver fatto un passo falso, nel timore si formi una nuova maggioranza che lo escluda, anziché dimettersi con la coda tra le gambe, fa duetro front e cominca a pietire clemenza proprio a chi voleva affissare: voterà per la riduzione dei parlamentari nel tetativio di blandire Di Maio. S’è scordato di avere bollato il governo come il governo del no.

    Non so se la notizia di avere offerto a Di Maio la Presidenza del Consiglio sia vera o falsa. Di Maio smentisce (“Non ci interessano le poltrone” dice, ma allora, se la risposta è questa, sarà pur vero che l’offerta c’e stata?) . Ma non ci sarebbe bisogno di quest’ultima umiliazione per squalificare il soggetto.

    Du fronte a questa irresponsabilità e mancanza totale di senso dello Stato, nonché alla reiterata manifestazione di disumanità (torniamo alla Open Arms) , ci chiediamo se Renzi abbia fatto bene o no a invocare un’alleanza coi 5 stelle?
    Insomma il problema è sempre Renzi? il Tempio crolla e ci chiediamo se sia colpa di uno sternuto?
    Zingaretti ha temporeggiato, ma ora anche lui ha deciso che occorre unirsi (ovviamente seguendo le vie istituzionali) per cacciare via l’autore di un simile misfatto.

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    Già, lo “sternuto” di Renzi alquanto intempestivo, sembra aver provocato l’effetto di ricompattare questa scalcinata maggioranza. DiMaio ha ritirato su la testa e ora ha “due forni” (da buon democristiano) sui quali contare. Quale sceglierà? “DiMaio smentisce”…dici, certo, come no? sappiamo bene quanto sia serio il personaggio. A lui di certo conviene stare col leghista improvvisamente illuminato dai consigli salvivici del “grnde” inciuciatore, il probabile suocero (l’amico di Renzi, per intenderci) un tal Verdini, che, pare, davanti ad un piatto di pasta fumante, gli avrebbe proposto di tornare sui suoi passi offrendo la premiership a DiMaio.
    Ovviamente, stare per un tot al’opposizione a Salvini non poteva piacere e pare che abbia accettato il consiglio.
    Tu difendi pure il tuo amato Renzi, ma il suo protagonismo fuori luogo,se andrà cosi,(ma comunque vada) ci avrà rimesso in mano a questa banda, alla grande.
    E Zingaretti non ne è per niente contento, anzi (di fare lo “scopino” del leghista):
    Dall’Huffpost di oggi:
    ““Vedremo, dopo questo fastidioso ginepraio di parole senza contenuti e senza valori, cosa accadrà martedì nel dibattito aperto dal Presidente Conte.
    Diciamo no a qualsiasi ipotesi di Governo pasticciato e di corto respiro”. Lo scrive su Facebook il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti.

    Il segretario del Pd spiega: “Solo nello sviluppo dell’eventuale
    crisi di Governo sotto la guida autorevole del Presidente Mattarella si potranno verificare, se esistono, le condizioni numeriche e politiche di un Governo diverso con una larga base parlamentare che nasca, non a tutti i costi per la paura delle urne, che non abbiamo, ma dalla reale possibilità di trasformare l’Italia, cambiare e rifondare l’Europa e ricostruire una speranza”.

    “Continuo a pensare – aggiunge Zingaretti – che aprire dibattiti su Governi futuri prima che quello in carica cada sia un errore. Nasconde il dato politico di fondo: l’esperienza del governo populista è fallita. Il Pd è pronto per andare alle elezioni e proporre un’idea diversa rispetto al Paese dell’odio e in questo senso si sta organizzando”.

    Mi sembra molto chiaro di che cosa pensi degli “sternuti” di Renzi, che faceva meglio a prendere un’aspirina.
    Poi, si vedrà. Naturalmente, non ho la palla di vetro. Ma la vedo cosi: con tutta probabilità si rimetteranno d’accordo, in qualche modo, come hanno sempre fatto e sarebbe veramente un capolavoro tutto di Renzi e dei suoi …raffreddori.

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  2. Renzi e Zingaretti dicono la stessa cosa, solo che Renzi l’ha detta prima (governo del Presidente, o istituzionale, non governicchi) e Zingaretti con più prudenza, come si conviene a un Segretario di Partito.
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    già, come Cip e Ciop.

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  3. O come “dillo prima tu che a me viene da ridere.”
    Però, al di là delle battute, che servono ad alleviare un po’ l’amarezza, la situazione è tragica, mai come oggi calzano i versi di Dante:
    “Nave sanza nocchiere in gran tempesta… “, con quel che segue.

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  4. Ma com’è diventato malleabile Salvini in vista della sfiducia a Conte.
    Prima assicura il voto per il taglio delle “poltrone” (strano modo di chiamare i rappresenti del popolo), ora si piega al seguente botta e risposta col PdC in procinto di sfiducia.
    Conte: “Liberare subito i minori”
    Salvini in versione garibaldina:
    “Mio malgrado obbedisco”
    RISPOSTA
    che tristezza quanto cinismo che vergogna, l’Italia non si merita una persona cosi spero che gli italiani si sveglino presto da questa ubriacatura-

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