Rocambole

Mah, forse Giggino è più furbo di quanto non voglia farci credere.
Invece il “povero” Capitano è mogio mogio come i gatti che è andato a visitare al Gattile a Roma.
E’ il posto suo. Uno che sta con un Micione come Dimiao coi gatti ci va a nozze.
Ma forse il divorzio è qusi pronto.
Non vorrei essere nei panni di Salvini. Ha il consenso alle stelle e il morale alle stalle.
Paventa una alleanza segreta tra Zinga e Dimma.
Un patto del Nazareno 2.zero, solo che al posto del Berlusca, questa volta c’è il grillino stellato in spasmodica attesa di liberarsi dal gioco leghista.
Ironia del destino. Non voleva Berlusconi e si è ritrovato con questo che, se vogliamo, ne è il clone, solo con qualche vizietto in meno ma con la stessa boria e tracotanza, oltre che millanteria.
Ma tutto concorre a mettere una bella mina sotto a questo governo e sopra ci sta scritto…udite udite: PD (Pronti, decolliamo).
DiMaio è un maestro di giravolte, basti vedere cosa ha fatto con la presidente della Commissione Ue , passata coi voti dei grillini, o su Alitalia, o sugli stessi leghisti che prima dell’ipotesi di governare assieme erano visti come Lucifero in persona.
Trasformista come Houdini, DiMaio, ha lanciato l’amo ai nemici piddini e lo ha fatto nel modo peggiore ma l’unico che conosce: insultandoli.
Ma lo aveva fatto persino col presidente Mattarella, dichiarandolo degno di impeachment!
Si può essere più rocamboleschi di cosi?
Ecco Rocambole-DiMaio alla scalata della torre piddina. Prima che quei che mettiti in bando il loro atto…(citazione da Mafalda).
Personalmente lo schi(f)verei, ma c’è da rifletterci. Viene prima la ragion di stato che le ragioni del cuore, quelle dello stomaco e una sfilza di altre che non sto a dire.
Quindi?
A P(idi)osteri, l’ardua sentenza.

 

 

Pubblicato oggi (19 luglio) sulla rubrica “Italians”del Corriere della Sera

4 commenti su “Rocambole”

  1. Non lo vedrei così machiavellico il capo rais dei Cinque Stelle.
    Lui deve salvare la faccia e il… be’ lasciamo perdere.
    La faccia di fronte gli elettori, perciò deve pur far vedere di avercela col suo alleato, quando è in conflitto coi propri interessi(cioè sempre), però fino a un certo punto perché deve stare ben attento che lo corda non si spezzi: deve salvare il… be’ s’è capito, insomma diciamo la poltrona che è il posto dove il… si quello lì, sta meglio ed è più protetto.
    Il ribaltone sarebbe l’estrema ratio perché a fine legislatura neppure Grillo li voterebbe.

    RISPOSTA
    Radicale, cosa vuole salvare Dimiao s’è capito, ma la capra e i cavoli?

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  2. Cara Mariagrazia,

    ho letto con attenzione la tua Lettera di oggi.

    Italians è una bella vetrina per le belle idee.

    Non ho però capito quale sia la Tua.

    Le Tue riflessioni sembrano incentrarsi su quel tatticismo politico inconcludente, quasi fosse una questione di “like” sui social media.

    Al di la delle giravolte, cosa dovrebbe fare Di Maio o Salvini ?

    Abbiamo un idea, più o meno chiara, su quelle che sono le vere priorità in Italia ?

    Le soluzioni poi possono essere anche diverse: l’importante è risolvere questi problemi.

    L’impressione è invece quella che tutti noi si sia attenti alle piccole scaramucce di potere e non alla sostanza dei provvedimenti e alla semplificazione che ci manca.

    Scusami per lo sfogo, ma dico questo dall’alto dei miei 88 anni, dopo una vita spesa nell’insegnamento e anche come una delle prime donne che si è cimentata in politica nel dopoguerra.

    Un caro saluto.

    RISPOSTA
    Anna,
    un’idea ce l’avrei sulle priorità del paese.

    Prima però bisognerebbe che i due smettessero di fingere di litigare e di fingere di riappacificarsi, non è un governo serio, a mio modo di vedere.
    Poi le priorità sono tante, ne elenco solo alcune:
    Il lavoro, in particolare per i più giovani.
    La scuola, che ha un enorme bisogno di essere presa in seria considerazione da persone competetenti e che hanno a cuore la cultura e quello che ne consegue.
    Le diseguaglianze: troppe ingiustizie e poca o nulla considerazione del merito.
    La lotta all’evasione, corruzione e criminalità.
    Una vera politica per l’immigrazione e non solo propaganda.
    E, soprattutto, l’attenzione alla Democrazia e alla nostra carta costituzionale per evitare derive pericolose.
    Mi fermo qui ma ci sarebbe molto altro da dire.

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  3. Zingaretti ha detto, se cade il governo nuove elezioni, lo stesso ha detto Salvini.
    Mi meraviglia Eugenio Scalfari, ha sempre detto di Berlusconi delinquente (per me è un affarista come si è visto con la vendita del Milan a un asiatico poi fallito), Salvini il politico più pericoloso, Giuseppe Conte uno zero, ora lo stesso Scalfari ha lodato Conte laureato con lode e avvocato per cause in Cassazione. Possibile voltagabbana?
    In Europa è stata eletta presidente della Commissione Europea Ursula von del Leyen con i voti di Macron sovranista e Orban, vedremo come si comporterà.
    Situazione difficile. Forse se si va elezioni, perdono un po’ tutti.

    … Di Maio … Personalmente lo schi(f)verei, ma c’è da rifletterci. …
    Possibile voltagabbana?

    Ho letto un’interessante notizia ieri su televideo Rai1, vasta operazione a Torino e a Bologna contro la mafia nigeriana, impegnati oltre 300 agenti.
    RISPOSTA
    ma quale credibilità può avere un governo sempre sul filo del rasoio? Un giorno sembra che siano ai ferri corti, poi tutto rientra e si scambiano disgustose effusioni.
    Non è altro che un aggiustamento di strapuntini e poltrone. Come nelle più antiche tradizioni.
    Bel cambiamento!

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  4. “Al di la delle giravolte, cosa dovrebbe fare Di Maio o Salvini ?”

    Signora Lorenzi, mettiamo da parte le giravolte? Il dire e smentire? Il promettere e far finta di mantenere?
    Le giravolte sono l’essenza di questo patto scellerato tra interessi di parte diametralmente opposti, un patto fatto pr fingere di governare, ma in sostanza per fare mero esercizio di potere.
    Ma i nodi, come si suol dire, prima o poi, vengono al pettine e non è difficile immaginare che scioglierli sarà difficile, a meno che si risvegli quella parte della popolazione che s’è lasciata illudere da false promesse salvifiche, nonché i fautori del “tanto peggio tanto meglio”, o coloro che si defilano delegando agli altri la scelta del proprio destino.
    Occorre una presa di coscienza che gli egoismi non pagano, la chiusura nel proprio orticello, fa dimenticare di essere cittadini del mondo, e che i problemi comuni si risolvono dialogando e collaborando, tutti insieme, non erigendo barruere, ma abbattendole.
    Cordialità.

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