Zinga style

Nicola Zingaretti, a Porta a Porta.
Finalmente si vede una faccia nuova. Diversa dalle solite, almeno. E le solite, ormai, sappiamo quali sono. I due contendenti alla poltrona di premier per il prossimo governo che si scannano sul pero e sul pomo e sono pronti a rivendicare il pero e il pomo, portandoseli via l’un l’altro dalle rispettive bocche (affamate di voti).
ZIngaretti…dicevo.
L’ho osservato un po’. Ha una bella faccia. Un bel modo di sorridere franco. Due occhietti leali. Una faccia pulita, rasata a puntino ma con i segni evidenti di una peluria abbondante che, a dispetto dei capelli che hanno lasciato il cranio da lunga data, risalta, pur se azzerata dal un buon rasoio.
Insomma un po’ alla Pietro Gambadilegno, col quale, però, non ha nulla da spartire se non questo particolare peculiare.
Ha anche parlato, ovvio, ma mi sono lasciata distrarre più dalle sue caratteristiche somatiche e dai gesti, dagli atteggiamenti che dalle parole.
E ho anche osservato che aveva un bel completo blu classicone di ottimo taglio e cravatta: impeccabile, almeno quello che si vedeva, i calzini non li ho visti ma, presumo, fossero in tinta.
Ha espresso solidarietà a Virginia Raggi per la sua presenza a Casal Bruciato dove c’è in corso una protesta contro le famiglie di Rom che hanno di recente ottenuto un alloggio dal Comune.
Si, va bene, ok. Non poteva, credo, non dirlo nella sua veste di presidente di Regione. E anche umanamente…uno che si chiama come si chiama…
Ma, fossi stata in lui avrei anche approfittato per dire di quanto sia indecente questa situazione, quasi fuori controllo, indegna di un paese civile. Non mi pare lo abbia sottolineato con forza, mi pare che abbia tenuto un basso profilo, forse persino troppo basso, ma deve essere Zinga style. Vedremo.
E, avrei aggiunto, potendo, che a me francamente, quella della Raggi è sembrata una passerella: che bisogno c’era di andarci e a favore di telecamere affermare che la legge va rispettata?
C’è chi deve farla rispettare, lei, il ministro, volendo pure i vicepremier, il premier…e poi a scendere snocciolando tutta la gerarchia dei preposti a mantenere l’ordine e a garantire che le leggi vengano rispettate. Una buona lunga lista. Direi.
E sai che novità. A Roma avrebbero detto: ” E m’hai detto…”
Eppure nelle periferie romane, mai come in questo momento, c’è il caos.
Zingaretti, questo, secondo me, avrebbe dovuto puntualizzare con forza.
Mi è sembrato il segretario democratico di un partito democratico in via di ricostituzione e in fase di ristrutturazione ancora con tutti i calcinacci per casa.
Poveraccio, brava persona, mi fa un po’ di pena, avrà un bel da fare.
Incalzato da Vespa (come incalza Vespa non lo sa fare nemmeno un calzascarpe)
ha risposto bene, ha detto che con lui il partito sta ritornando in vita, lentamente ma irresistibilmente…
Si, tutto sommato mi pare avere le carte in regola.
Spero solo che non ne faccia anche lui un castello che cade al primo soffio di vento.

 

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2 commenti su “Zinga style”

  1. Eccezionale quel Gambadilegno in stile politically correct, con gamba di legno occultata da un bello scarpone.
    E anche l’assimilazione a Zingaretti è azzeccata, il quale, in quanto a ombreggiatura di barba, mi ricorda uno dei Simpson.
    Sulle periferie romane e no, ci sarebbe da dire un sacco e una sporta. Solo che Zingaretti avrà dimenticato il sacco.
    Una per tutte, che questo governo per racimolare denaro, ha tagliato i fondi da destinare proprio ad esse.
    Penoso lo spettacolo di Casal Bruciato, già Il nome mette tristezza, ma vedere la guerra tra poveri, fomentata anche ad arte, è deprimente.

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    Sembra avermi letto …nel pensiero, perché oggi ha detto che la Raggi non doveva andare in periferia per fare uno show…o qualche cosa del genere. Beh, mi pare che cominci ad ingranare, o no?

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  2. E intanto Salvini si da al 🎰 gioco con premi finali + like metti su Facebook più alzi il punteggi e puoi vincere anche un caffè in sua compagnia ….insomma personalmente mi sembra un ottimo modo per disabituarsi ad una qualsiasi patologia da dipendenza e..meglio del metadone . M pare anche che il Ministro non stia molto bene e soffra di Renzite acuta alla Cetto la qualunque .Confido nella salute mentale degli italiani che quando andranno a votare sceglieranno un partito che fa politica e non pagliacciate.

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