Ambientalista testarda

Oggi, giornata mondiale dedicata alla difesa del pianeta (non proprio una cosina), ho parlato con una signora mia vicina di tavolo, nel bar pasticceria che frequento abitualmente.

Le ho fatto presente questo evento e mi ha detto di cascare dalle nuvole, non lo sapeva ma credeva che non sarebbe servito a nulla.

“Gli uomini sono stupidi, cattivi, ignoranti e cialtroni”. Mi ha detto, proprio cosi e poi ha anche aggiunto”Io non ci credo più da tempo a manifestazioni come questa e sono molto pessimista, la terra sarà distrutta”.

Mi ha lasciata fredda ma mi sono ripresa subito e le ho risposto che io spero proprio di no.

Sono un’ambientalista convinta, dal primo giorno dal quale ho contezza di esistere. Ho avuto la fortuna di passare i primi anni della mia vita, in un piccolo paradiso, nella campagna veneta, quando ancora era degna di questo nome, ora non si riscontrano che piccole vestigia sepolte sotto cumuli di strade e stradine, capannomi dismessi e tetri, ricordo di perduta ricchezza ed ora sintomo di perdurante crisi economica e valoriale.

Ma tornando al mio piccolo mondo antico, lo ricordo accogliente verde e azzurro, profumato ricco d’acqua e di tenerezza  di sapori dolci e aromatici, di carezze e di piccoli rimproveri se il mio spirito di avventura mi portava a scavalcare confini proibiti.

Quel piccolo mondo rimane scolpito nella mia anima ma nella realtà non esiste più sostituito da una discarica per vecchie auto e una spianata di cemento per permetterne più agevolmente la sosta.

Intorno ancora gli alberi di allora, alcuni rigogliosi, altri meno, più tristi, invecchiati di schifezza sparata nell’aria dalle centinaia di migliaia di auto che percorrono l’autostrada poco distante.

Non dico che le auto siano una jattura, no, sono preziose e ci permettono di spostarci velocemente ma hanno determinato il cambiamento irreversibile del paesaggio di intere regioni. La mia, il Veneto, ne è una significativa testimonianza.

Non abbiamo che strade. E sono tutte perennemente intasate! E più se ne costruiscono e più  vengono intasate quasi come se le auto si materializzassero all’inaugurazione, di colpo e rimanessero li in eterno.

Abbiamo un bel vantaggio!Le infrastrutture non mancano e più ne abbiamo più ne costruiamo. Ma la terra ne è completamente ostruita. O quasi.

Cosa fare? Io un’idea ce l’ho. Costruire meno e salvare l’esistente cercando di non consumare più suolo, qui non ne abbiamo più di residuo. Ormai il suolo è una parola obsoleta, chi l’ha visto? Chi lo vede più?

Mi dicano pure “ambienstalista da salotto”, ma io sono una convinta che dobbiamo difendere la terra e ognuno di noi averne più rispetto e cercare, nei piccoli gesti quotidiani di inquinare il meno possibile.

Non sono né da salotto, né da cucina, sono semplicemente innamorata della terra, mio primo vero grande amore e tutto quello che posso fare per lei non mancherò di farlo. Sempre!

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4 commenti su “Ambientalista testarda”

  1. Che bellezza quella villa rurale che hai postato! A trovarne ancora così austere, immerse nel verde, che trasmettono l’idea di solida bellezza e di pace!
    Certo il progresso cambia e stravolge tutto, ma dovremmo pur farlo convivere con le bellezze antiche.
    Oggi non c’è persona che non abbia un cellulare o uno smartphone o un tablet, possibilmente li cambiamo ogni anno con modelli più sofisticati, ma nessuno si chiede in termini di consumo di energia, di produzione di calore e di emissione di anidride carbonica, quanto costino.
    Ascoltavo oggi una trasmissione radio sulla “Controversia della mazza da Hockey”: cosa sarebbe questo strano aggeggio? È la curva della temperatura media del mondo in questo ultimo millennio, chiamata così perché somglia proprio ad una mazza da Hockey, manico piatto e poi curva ripida ascendente che indica come la temperatura, rimasta quasi costante nei secoli, si sia impennata in questo ultimo secolo in maniera preoccupante. La controversia consiste nel tentativo di dimostrarne la falsità, fatto anche da scienziati contro quelli che con vari studi l’hanno costruita, tentativo fallito. Ora però sono certi politici che contano a non volerla tenere nella giusta considerazione.
    Spero che queste manifestazioni di oggi riescano a convincerli

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    • Alessandro
      la temperatura globale aumenterà di un grado e mezzo fra undici anni e moriremo di caldo,se non interveniamo subito diminuendo drasticamente le imissioni.
      Si, quello è un posto bellissimo che ricorda vagamente come era la mia terra.

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  2. Per i negazionisti dell’influenza antropica nel riscalamento del nostro globo.

    Prego ascoltare, la controversia delle mazza da Hockey:

    https://www.raiplayradio.it/audio/2019/03/WIKIRADIO—La-controversia-della-quotmazza-da-hockeyquot–c63ec37e-7e17-4e48-91a3-4270dba34c2c.htm

    una ricostruzione molto precisa, su ciò che avvenne in seguito alla pubblicazione il 15 marzo 1999 della variazione di temperatura del nostro pianeta, nell’arco di tempo degli ultimi duemila anni.
    Lo studio fu fatto dal grande scienziato di Fisica e Matematica nonché climatologo di fama mondiale, Michael Mann, ricorrendo alla Paleoclimatologia.
    Viene raccontato come arrivò alla conclusione dell’influenza antropica del riscaldamento del globo, e come fu oggetto di una feroce campagna di aggressione e di disinformazione da parte dei governi americani e da scienziati negazionisti climatici, fino ad essere minacciato di morte, ma come alla fine la sua teoria sia stata saldamente confermata da una quindicina di altri studi.

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