Tra i due litiganti il terzo non gode

Ecco da chi dovrebbe prendere lezioni Conte e non è detto che non si stia leggendo la sua biografia
https://ilmanifesto.it/la-determinazione-del-grande-mediatore/
Ma uomini come lui non ne nascono spesso e io temo che Conte non abbia né lo spessore politico né quello umano per gareggiare con un simile personaggio.
Non credo che Conte riuscirà mai a mettere d’accordo i due contendenti e lui, da terzo, di certo non gode.
Questa è la sua prima vera prova di esistenza in vita in un governo presieduto da Matteo Salvini affiancato dal gregario Luigi DiMaio.
Finora uno ha corso dietro alla ruota dell’altro, sospinto dalla sua stessa velocità.
Ma ora il bel gioco è finito, come tutti i bei giochi deve necessariamente durare poco.
Ora uno dei due deve scendere dalla bici e questo non è certo Salvini.
Conte non riuscirà a dimostrare di non essere quel burattino che era stato accusato di essere qualche giorno fa, per un motivo molto semplice, che in questa faccenda la linea la dovrebbe da lui. Lui dovrebbe dire che cosa si fa e non si fa.
Lui ha il compito di guidare l’azione del governo e lui, sempre lui, di decidere per l’interesse degli italiani.
Senza se, ma, forse, non ci sto, vorrei ma non posso, facciamo un referendum? Facciamo decidere a Rousseau?…
No e poi no, questa volta non decide Rousseau ma deciderà Socrate.(Conte non sa decidere neppure il colore della cravatta).
Se DiMaio si beve la cicuta della Tav, si suicida politicamente ma (forse) rimane al governo o forse no perché il partito si smembra, se DiMaio si ribella alla sentenza di morte dei leghisti, si suicida lo stesso perché i leghisti vanno in Parlamento e fanno passare la mozione Tav Si.
Insomma: comunque vada per DiMaio sarà un capestro.
Hai firmato il contratto? Molto mal te ne incolse.Forse era meglio il pregiudicato  Berlusconi che il “salvato” Salvini.

2 commenti su “Tra i due litiganti il terzo non gode”

  1. Se Conte sa contare ma non conta, cosa conterebbe se non sapesse contare?
    Non è solo uno scioglingua, è
    la legge del pallottoliere, ossia basta contare quanti deputati ha in parlamento Conte, quanti ne ha Di Maio, quanti na ha Salvini.
    Poi una se li può giocare male, come fa Di Maio, o bene, come fa Salvini, ma con lo zero che gioco ci può fare?
    Lo zero non si può dividere, né moltiplicare, non si può sommare e nemmeno sottrarre. Insomma solo alla ruoulette lo zero vince e il banco incassa tutte le puntate. Ecco, forse Conte ci potrebbe fare un pensierino.

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