“Noi marea”

Il corteo degli antagonisti al congresso è una marea umana, lo slogan è giusto: “Voi Fontana, noi marea”.Ci sono persone di tutte le età, le donne di”Non una di meno” che dirigono il corteo che si snoda tranquillo cantando e inneggiando gli slogan.
Salvini si prende molti Vaffa, cosi come la Lega, cosi come tutto quel consesso di saputoni che discetta di come dovrebbe essere orientata la società secondo le sue idee oscurantiste.
E la città di Giulietta e Romeo mostra il suo volto più colorato, più festoso e pacifico. Alcuni slogan, è vero, sono pittosto duri, ma ci sta, non si può pensare di riportare i diritti civili e umani, indietro di secoli, come si sta facendo a Verona tra i congressisti, impunemente.
Una signora alza una statua di cartapesta che raffigura Pillon con solo un tanga leopardato e un farfallino e la scritta” Pillon in gabbia”.
Certi cartelli sono persino comici, ma sono l’espressione di una volontà di non regredire, di non lasciar passare l’idea che l’Italia possa ritornare indietro su conquiste che sono costate decenni di lotte. E le donne sono in prima fila e sono tante, tantissime e di tutte le età.
Mi consola vedere quel corteo scorrere, con dietro la Polizia in tenuta antisommossa. Un po’ mi commuove.
Manderà bacioni Salvini a chi gli grida: “Espellere Salvini” O Salvini Vaffa…?.”
Mi sa di si, lui è uno buono, il vero razzismo, dice la ministra Bongiorno, è quello che si fa contro di lui.
Poverino! Bongiorno, Meloni e tutte le altre che sono a Verona a sostenere questa kermesse retrograda e assurda: ma non vi vergognate un pochino?

Non baciate l’anello

Ma che cosa è successo a Papa Francesco? perché non vuole farsi baciare l’anello?: Ritrae quasi schifato la mano, a Loreto, durante un incontro coi fedeli che, uno dopo l’altro, si avvicinano per prendergli la mano e baciare l’anello del Pescatore che porta all’anulare della mano destra.

Ma il Papa non vuole, si vede chiaramente. Anzi, sembra quasi spingere i fedeli che gli si avvicinano, per mandarli via.

Nessuno sembra accorgersi del gesto e neppure dell’espressione decisamente poco papale e per nulla benigna del pontefice. Sembra quasi che non veda l’ora che quella folla estasiata smetta di importunarlo.

Lo ritiene un gesto scaramantico? Gli dà fastidio tutta questa smancerosa devozione?

Sembra proprio che la cosa lo infastidisca,semplicemente e non poco.

Papa Bergoglio è uno strano. Da subito ha dimostrato di non voler seguire le orme dei suoi predecessori e di voler fare di testa sua in molte cose e di rompere con le tradizioni. Ma questa storia di non accettare che i fedeli lo onorino chinandosi verso il simbolico sigillo che lo certifica vicario di Cristo, ha qualche cosa di surreale.

Sembra quasi che si innervosisca ad un certo punto e che non veda l’ora di togliersi dai piedi tutta quella gente che non aspetta altro che inchinarsi davanti a lui.

Non si sente forse Papa fino in fondo?

E poi, credo che lui sia uno che odia gli ipocriti, anche se l’odio non dovrebbe rientrare tra i sentimenti di un Papa, diciamo che non gli piacciono e per questo li respinge. Li sente falsi. Forse preferirebbe una semplice stretta di mano e un incontro di sguardi. Non posso dargli torto. Ma lui è il Papa, non uno qualunque.

Lui lo ha sempre dimostrato di non voler accettare le prerogative della sua carica, fin dall’inizio.Si potrebbe dire che più che un papa a volte da l’impressione di essere il suo segretario particolare.

E forse è questo che lo fa inorridire davanti al quella cerimoniosa dimostrazione di sudditanza: non si sente a proprio agio nei suoi panni.

L’anello poi, non è oro ma argento bagnato oro (per sua volontà), anche questa, davvero, una stravaganza.

Un Papa un po’ controverso, c’è a chi piace molto e a chi non piace per niente.

A me è simpatico e anche questa strana danza del “non baciate l’anello”, tutto sommato non mi dispiace.

Perché forse Papa si nasce e lui, forse, non lo nacque.

Però ci mette buona volontà.

:http://www.polisblog.it/video/papa-francesco-no-bacio-anello-piscatorio

 

 

 

 

Lo stupro infinito

“Ce la siamo caricata”, ha detto al barista, il giorno dopo lo stupro di una ragazza americana incontrata in un bar di Catania, uno dei tre deficienti che l’hanno violentata.

Sono tutti coetanei della ragazza, diciannove/venti anni  i tre catanesi che il 15 marzo, dopo aver concosciuto la ragazza in un bar e dopo averle offerto da bere, hanno pensato di “caricarsela” in auto e stuprarla uno via l’altro mentre lei piangeva e diceva di smetterla.

Tre  delinquenti che, dopo il “sollazzo” ripreso col telefonino, hanno persino inviato il filmato alla ragazza, il giorno successivo alla “bravata” per chiederle se le fosse piaciuto e volesse fare il bis, o il tris, visto che erano in tre.

Stupidi porci (senza offesa per i maiali) visto che cosi facendo hanno firmato la propria condanna. E meno male!

Ma questo significa una cosa sola: che nella loro testa qualche meccanismo malato gli suggeriva che stavano facendo la cosa giusta, che in fondo usare una donna come strumento di piacere, per il proprio sollazzo, non è una cosa riprovevole, non è un reato, ma una cosa di cui vantarsi. Da idioti come si sono dimostrati, hanno abusato di lei tre volte ed è tre volte ancora più grande la stupidità e l’arroganza dimostrata nel filmare e invitare ancora la ragazza al “festino”.

Significa considerare le donne delle amebe senza nessuna volontà, degli esseri “inferiori” creati solo per il piacere maschile, considerate cosi insignificanti da pensare che, non solo non li denuncino, ma addirittura siano cosi soggiogate da accettare di essere ancora abusate e magari con sentiti ringraziamenti.

Ne esce un quadro terrificante di tre individui che si comportano da perfetti criminali convinti di essere invincibili e irresistibili e senza la benchè minima cognizione della gravità dell’atto che hanno commesso.

Salvini ha detto: “Per i vermi violentatori di Catania  che hanno stuprato una turista, nessuno sconto: certezza della pena e castrazione chimica!”.

Ma non si parla cosi caro ministro, cosi lei non fa che fare sfoggio di “machismo”.

Non serve, grazie, ne gira già fin troppo, i suoi toni dovrebbero essere bassi  e, in questi casi, parlare solo coi fatti.

Quello, secondo me è il suo dovere, non le “sparate” a favore di telecamere.

 

Pubblicato oggi su “Italians” del Corriere della Sera

Ora più che mai: la madre dei cretini è sempre gravida

Ci sono persone moleste che non vivono se non fanno del male agli altri.

Devo dire che ne ho incontrate tante. Sia donne che uomini. Le relazioni umane sono quanto di più difficile ci sia, ci sono gli ipocriti, i falsi, i leccapiedi che riescono a mantenere finte amicizie o relazioni di comodo e ci sono le persone dirette che dicono sempre come la pensano, non hanno mai secondi fini e per le quali la verità e la genuinità nei rapporti interpersonali è fondamentale.

Credo di appertenere alla seconda categoria: detesto gli ipocriti., i falsi, i leccapiedi, gli opportunisti. Da sempre.

E’ un grave difetto, lo so, ma sono fatta cosi, non posso farci niente. Ho anche perso o non colto molte opportunità per non aver voluto o saputo scendere a compromessi con le mie convinzioni ma non me ne sono mai pentita.

Penso che bisogna sempre dire la verità anche se è difficile. Se una persona non mi piace non metto tempo in mezzo nel chiudere ogni rapporto o per dirgli in faccia come la penso.. Ma non sempre questo è sufficiente. Spesso le persone moleste e cattive, riescono lo stesso  a trovare il modo per infastidirmi.

Potrei parlare dei vicini (soprattutto delle vicine), o di pseudo amiche o di signori che, per diversi motivi, si sono sentiti di doversi vendicare di un mio rifiuto o diniego o semplicemente perché ho declinato ogni richiesta di un qualsiasi rapporto dopo aver verificato che non c’era possibilità di portare avanti nessun tipo di conoscenza.

I “no” decisi, fanno male. Si preferirebbero dei “forse”, ma io non li so dire. Piuttosto non dico nulla e però, ho scoperto che, non dire nulla, lasciare le cose in sospeso, a volte, per chi non è abbastanza inteligente da capirlo, non è sufficiente ed allora bisogna essere molto chiari.

E’ capitato più di una volta, purtroppo di aver dovuto ricorrere alle “maniere forti”. Beninteso non parlo di violenza fisica, ma di dover minacciare di denunciare le molestie o lo stalking. Capita molto più spesso di quanto si creda che una donna sia costretta a farlo.

E spesso però poi, si lascia correre. Ricorrere alla giustizia è sempre l’ultima spiaggia.Gli avvocati costano e i tribunali poi, meglio tenerli alla larga.

Ho sempre “composto” i diverbi lasciando correre o allontandandomi o estraniandomi dalle rivalità, le gelosie, le invidie e le persecuzioni moleste.

Ma il motivo per cui scrivo questa nota è dovuto al fatto che noto, tutti i giorni, purtroppo che, con tutta la mia buona volontà, incappo ancora e sempre in persone moleste.

Non è possiible andare d’accordo con tutti, si sa, ma ci sono persone con le quali è davvero impossibile andare d’accordo e sono appunto quelle citate all’inizio: i falsi, gli ipocriti,gli invidiosi, gli opportunisti, i leccapiedi.

E ci sono persone che possono compendiare in sé tutte queste doti e posso assicurare che si tratta di un cocktail micidiale.

Ne conosco più di qualcuna, il mio stesso condominio ne contiene alcuni esempi e quando mi capita, giocoforza, di imbattermi in questi soggetti, sono sincera, faccio qualche gesto scaramantico.

E’ tale e tanta la negatività che queste persone ti possono gettare addosso che  è necessario  difendersi in qualche modo.

Ma io sono sicurissima che chi leggerà questo mio sfogo penserà che sono io che vedo negli altri questi difetti ma in realtà sono solo il frutto della mia immaginazione.

Magari fosse cosi, i tribunali non sarebbero strapieni di pratiche inevase e di cause di tutti i tipi.

Io me ne tengo a debita distanza, ma se dovesse proprio servire, allora farò di necessità virtù…e lascerò perdere ancora, come ho sempre fatto.

Tanto si dice che la madre dei cretini è sempre incinta ed ora che il governo vuole anche modificare la legge sull’aborto per”difendere la vita” (come se non bastassero gli obiettori che riempiono gli ospedali) saranno ancora di più.

Conviene farsene una e anche due ragioni: contro la cattiveria e la stupidità umane c’è un solo antidoto: ignorarle!

 

Gigi ‘o drago

Gigi il draghetto napoletano, fa i fatti mentre l’amico fraterno appena salvato dal processo, parla.
Come si amano i due cari nostri governanti, i due ineffabili ministri.Interno e Sviluppo economico, siamo in buone mani, mani grandi mani senza fine, come la loro arroganza. Gli servono per arraffare voti a più non possono.
E che dire dell’avvocato di Xi Jinping, il neocinese, illuminato sulla via della seta, Conte Giuseppe?
Ma non ce l’ha una compagna questo nostro premier? Come fa ad andare sempre scompagnato ai grandi appuntamenti con i grandi della terra che esibiscono mogli alla Jennifer Lopez?
E dai Conte, datti una smossa, non ti manco nullo per essere appetibile e appetito da una balda signora.
Non sarai per caso un po’ tirchio?Ti scoccia spendere? L’anello, le cene eleganti (pardon, qualsiasi riferimento è puramente inusuale) ,le gite in barca sul Missisipi, ti preoccupano?
Ma santa Beppa, faresti un figurone con una signora elegante accanto, un’avvocatessa, una principessa del foro, si, ecco, una cosi ti consiglio. E datti da fare, che diamine.
In fondo questa “splendida solitudine” sta diventando un po’ sospetta. Ma non è che non ti sopporta nessuna?
Devi essere un pignolo de niente.
Ma torniamo ai nostri due eroi. Riusciranno a ritrovarsi dopo che si sono picchiati di peccatrice insensatezza sulla via della seta?
O restarenno gli strascichi di questa guerra dei carciofi?
Ma perché non vi mettete d’accordo una buona volta?
E’semplice, vi dividete i compiti:a turno uno dice Si o No a questo o a quello e pace. Una litigata al giorno toglie l’elettore di torno,tenetelo a mente questo slogan vi potrebbe tornare utile (vale solo per i grillini, i leghisti ci sguazzano nelle liti).
Mi sa che fra tutte e due fate davvero una bella coppia di paraventi.
Fate come la May che in due anni è riuscita a distruggere una grande potenza economica, se vi mettete d’impegno voi, insieme, ci riuscirete molto prima.
Sulla via della della carta…da parati.

I signori Ping Peng

Ping e Peng conquistano l’Italia. Sono carismatici, eleganti, un tantino incantati ma fascinosi.
Lei, di grande, grandissima lunga più di lui che sembra un bambolotto tinto dallo sguardo fisso, un Ken e una Barbie cinesi, creati in laboratorio, i cinesi questo fanno: copiano.
Attenzione perché dietro a quegli sguardi morbidi e quasi assenti ci sono due menti attentissime che fotografano tutto.
Per farne tante copie. A Peng è piaciuto l’Etna? Bene, non mettiamo la via della seta in mezzo: si faccia subito e si piazzi nell’immenso giardino della residenza presidenziale.
Le piace la Basilica di San Marco? Detto fatto! I tecnici si sono già messi all’opera per predisporne una da piazzare in centro di una città cinese a scelta e con tanti colombi intorno che i due hanno già pensato di sistemare nelle 30 firmate valigie che hanno al seguito.
Ricevuti con tutti gli onori e oneri (ci costa una cifra). Accoglienza regale per i due ricchissimi e carismatici bambolotti cinesi.
Ma a due come quelli come si fa a negare una firma su qualsiasi Smemorandum?
Ma dieci, mille, un milione di firme. Conte gongola all’idea di essere l’arteficie artificioso di questa bella intesa sulla via della seta.
Che bella parola:”seta”. Noi ne produciamo di qualità superiore ma anche la seta cinese non è niente male.
Non si parla d’altro a Como. Girano individui sospetti per le vie del centro. Occhio setaioli comaschi: quelli vi portano via i telai da sotto il…naso.

No alla violenza

“L’Italia siamo noi”, hanno detto le persone che si trovavano a bordo del bus a Torino, dove tre ragazze sono state aggredite da un’altra ragazza con un cane.
Lo racconta in un video Fatima, italiana di origine marocchina come le due amiche.
Sono state prese a calci e pugni e sono dovute essere medicate in ospedale.
Ha un bel viso Fatima, parla con proprietà di linguaggio e racconta la sua disavventura, dice che in Italia si vive un brutto clima, che altre volte era stata presa di mira ma mai cosi.
Mai con questa violenza. E questo fatto è solo uno dei tanti che accadono sempre più di frequente.. .
Una furia che si scatena perché una delle tre sembra avere paura del cane che accompagna la ventenne e da li inizia tutto.
Ma la reazione dei presenti è stata di difesa nei confronti delle tre aggredite. Ad una di loro è stato anche strappato il velo.
Una ragazza infuriata senza alcun motivo e che ha riversato addosso a queste tre malcapitate una rabbia imprevedibile.
C’è da chiedersi per quale motivo tanto odio e tanta aggressività.
L’Italia siamo noi, hanno detto i presenti . Già, una bella frase. Ma l’Italia è anche quella ragazza violenta, purtroppo.
Ha ragione Fatima a dire di non volere crescere i suoi figli in un paese razzista. Fa paura tanta inaudita violenza, lascia esterrefatti.
Anch’io sono sconcertata. neppure a me piace vivere in un paese cosi. Non lo riconosco più il mio paese. Non ci voglio credere che stiamo diventando un paese razzista,ma fatti del genere succedono sempre più spesso e l’odio e la violenza generano sempre altro odio e altra violenza.
E pensieri deviati che fanno in modo che qualcuno se la prenda con dei ragazzini che tornano da scuola e li sequestri e li minacci in uno scuolabus.
Chi sta al governo deve farsi carico di questa situazione, cercare di portare parole di pace e d icomprensione e di solidarietà e non soffiare sul fuoco della intolleranza solo per conquistare voti.
L’Italia siamo noi, tutti noi che disprezziamo il razzismo e che vogliamo vivere in pace con tutti in un paese libero e accogliente e solidale.
Solo cosi diventeremo una democrazia compiuta e faremo onore ai tanti martiri della Resistenza e a quanti hanno combattuto perché l’Italia diventasse un paese democratico.
Indietro non si può tornare.

Virginia furiosa

Il mondo nuovo portato a Roma dal Movimento Cinquestelle sembra già molto vecchio.
L’onestà e la trasparenza ( due stelle) sono ormai due buchi neri.
Non ho mai visto la Raggi cosi furiosa come nella sua ultima intervista da Vespa.
Lei non c’entra con De Vito, le stava antipatico, era amico della Lombardi, sua nemica giurata…davvero un bel quadretto.
Trattasi di “mela marcia”, già presa e scartata dentro la pattumiera
Ma a furia di scartare mele marce il cesto si alleggerisce tanto che sarà da buttare con tutto il manico.
Ma non sarà che la Raggi più che furiosa era contenta? Ora non avrà oppositori, potrà continuare nella sua opera di bonifica della capitale dalla criminalità e corruzione.
DeVito era una mela marcia che remava contro di lei, voleva sabotarla, ma lei non ci sta ad essere tirata dentro in questa faccenda di mazzette, lei che c’entra?
Che colpa ne ha se tutto intorno a lei è corruzione e raggiri, persino da parte dell’uomo di punta del Movimento?
Ce l’hanno tutti con lei perché è troppo brava ed è sola a combattere contro i mulini a vento.
Una Donna Chisciotta alla quale il Movimento può affidare le tre stelle restanti.
Viva (D’Evita) Virginia, con te alla guida la capitale sta andando alla grande.
E visto che l’onestà e la trasparenza ormai i Cinquestelle se li sono giocati a rubamazzette, potrebbero cambiarsi il nome in Movimento Trestelle..
E’ sempre una buona categoria, persino troppo lusso per un partito che si ritrova a combattere una guerra intestina micidiale.
Una mela (marcia) al giorno, toglie i movimenti di torno.

E Raggi che fa?

Hano arrestato compare De Vito…e la Raggi che fa?
I Cinquestelle, i grandi paladini del popolo contro la corruzione, ora più che mai nei guai.
Di Maio chiede l’espulsione di De Vito.
avrebbe “Favorito il progetti del costruttore Parnasi ”
Quindi “corruzione” sulla costruzione dello stadio di Roma.
“Questa congiunzione astrale hai capito, dobbiamo sfruttarla, ci rimangono due anni”. Questo hanno raccolto nelle intercettazioni.

Di Maio, sei ministro del Lavoro e vicepremier dici che voi sbattete fuori i corrotti, si bravi, ma uno basta , uno, in un caso del genere, vale tutti, fossi in te ci penserei bene prima di parlare.
Loro non” guardano in faccia a nessuno”, dicono, ed espellono.
Allora si autoespellano subito, tutti. Già, solo aver salvato Salvini dal processo la dice lunga sulla loro “onestà”.

Non dico che tra i Cinquestelle non ci siano gli onesti, per carità, ma da un movimento che è entrato in pompa magna strobbazzando “morte ai corrotti” e poi se ne scoprono tra le loro fila, viene da chiedersi: ma con quale criterio sono stati scelti questi personaggi?

Il presidente del consiglio comunale romano DeVito, è, a quanto pare, un personaggio perlomeno sospetto, ma come si fa ad aspettare cosi tanto per accorgersene?

Marcello De Vito, nel 2015 parlava di schizzi di fango che i giornalisti volevavo gettare sui Cinquestelle che, a suo dire, avrebbero liberato Roma dalla Corruzione…

Si scopre ora,  essere uno che con la corruzione, pare, ci andava a nozze e sempre senza che la sindaca, occhio di lince, sapesse nulla.
Come la Bella Addormentata, lei, l’Ingenua, dormiva beatamente ai piedi del letto sognando il bacio del Principe.
E DiMaio che parla di espulsione dal movimento?Ma che cosa importa se lo espellete dal movimento? Avete lasciato Roma in mano a questi soggetti e parlate di espulsione?
Fatevi un bell’esamino di coscienza e chiedetevi come mai in meno di un anno avete perso oltre dieci punti nei sondaggi.
Ci sarà qualche difetto di comunicazione? Qualche mela marcia che si è insinuata a vostra insaputa nel cesto?
Ma voi come fate a predicare bene e razzolare peggio e continuare a pensare di essere creduti?
Fate un favore, rinchiudetevi in un convento e fate qualche esercizio spirituale per qualche secolo.
Poi, al ritorno, andate a quel paese, in Guatemala c’è posto per tutti.

Il movimento sta perdendo consensi a vista d’occhio, oltre dieci punti dalle elezioni, ma, mi chiedo, era poi cosi difficile immaginare che questi signori, paladini della trasparenza, potessero molto banalmente rivelarsi come, se non peggio degli altri?

E come si poteva pensare che gente senza la minima esperienza di nulla e con quella straffottenza e prosopopea, potesse guidare un paese dall’oggi al domani se non per portarlo nelle secche?

La cosa è talmente grave, a mio avviso, che dovrebbe cadere il governo.

E si dovrebbe tornare a votare. Hanno ingannato il popolo. Il popolo decida la loro sorte.

What next?

Un grandissimo grazie ai Carabinieri che hanno fermato il pazzo che voleva incendiare uno scuolabus con all’interno 51 ragazzi nei pressi di Milano.
Un 47enne di origini senegalesi ma cittadino italiano, lavorava come autista ed era in servizio da molti anni, ma oggi gli è girato cosi.

Ma come si fa a dare in mano un bus carico di ragazzi a uno che ha precedenti penali per guida in stato di ebrezza e tentato stupro? C’è da chiederselo.
La cosa è finita bene solo grazie all’intervento dei nostri Carabinieri che sono riusciti a evitare una strage.

Ma anche e forse, soprattutto, alla scaltrezza dei ragazzi che hanno chiamato il 112. L’uso del cellulare, mai come in questo caso, è stato una cosa salvifica, la perizia nell’uso degli smartphone, a volte rimbrottata dagli adulti, è stata determinante per la salvezza di quei ragazzi.

Questo individuoha detto che voleva vendicare i morti nel Mediterraneo ma a prima vista mi sembra uno completamente fuori di testa.

Ora non dico che Salvini o Di Maio abbiano colpa di questa, per fortuna, scampata tragedia, no, assolutamente no, ma è il clima di odio sempre crescente in Italia, la vicenda Diciotti, gli sgomberi dei C.a.r.a,  il salvataggio del ministro che avrebbe dovuto subire un processo come tutti i comuni mortali e che si è invece fatto salvare oggi stesso in Senato ottenendo di fatto l’impunità, non sono dei bei messaggi per certe teste calde.
Queste cose possono agire su alcune menti malate come una miccia pronta ad esplodere ogni minuto.

Questa le nostre Forze dell’Ordine con l’aiuto della presenza di spirito di alcuni dodicenni l’hanno disinnescata,speriamo non ce ne siano altre ma c’è davvero da chiedersi: what next?