Una segretaria per il Pd

Brava Katia. Come gliele hai cantate bene. All’assemblea del Pd Katia Tarasconi ha preso la parola e le ha cantate chiare, ma proprio chiare agli assemblati per l’evento. Gli ha detto basta correnti, basta parlare di persone, parliamo di idee, di valori. Basta tenere il partito in ostaggio di un nome (chissà di chi intendeva parlare?) e se siamo il partito della gente, ha detto, come mai c’è un cordone che divide gli influenti, gli importanti dalla gente, appunto? Questa cosa, ha detto, le fa tristezza. E poi è scesa dal palco con piglio deciso e con l’aria di una che si è levata un macigno dallo stomaco. Brava Katia: hai ragione, mille volte. Ma guardateli in una foto assieme, Minniti e Martina. Hanno sciolto la riserva, ci saranno alle primarie…ma dove andate? Ma lasciate fare, ricongelatevi non è posto per voi la segreteria del Pd. C’è bisogno di una faccia del tutto nuova, persino sconosciuta. Questa ragazza potrebbe essere la persona giusta. La vostra tenetela al fresco per altre occasioni che non mancheranno. Ma ora il Pd deve avere una faccia convincente, e non può che essere quella di una donna. Katia o un’altra donna con la stessa grinta e la stessa volontà di far fare al partito un salto di qualità e non il solito salto dal palo alla frasca. Ma lo capiranno i signori dirigenti del partito? Temo proprio di no, e se ci saranno quelle facce (tutte maschili) temo proprio che non ci sarà nessuna svolta ma solo l’ennesimo carosello di buone ma inutili intenzioni.

Pubblicata oggi su “Italians” del Corriere della Sera.

11 commenti su “Una segretaria per il Pd”

  1. Mariagrazia,
    guardando le sfilate PD di questi giorni scuotevo la testa: dove vogliono andare?
    Pensavo..”ci vuole una forte carica di novità sia nei contenuti che nelle persone”.

    Però non avevo pensato a una donna: eccola la soluzione.
    Però non so proprio se possa essere questa Katia. Non ne conosco il peso specifico per carità…..ma ho l’impressione che in quel mondo ci voglia una, in senso buono, ben scafata
    figlia di….ma..appunto chi potrebbe avere quel curriculum?
    Saluti

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  2. Certo sarebbe bello un personaggio, meglio se donna, carico di entusiasmo, giovane, dalle idee chiare, sinceramente impegnato,
    interprete di una sinistra attenta ai bisogni della gente più bisognosa e consapevole che il benessere si crea in una società giusta, operosa, che rispetti la persona umana, attiva, onesta, libera, democratica.
    Difficile trovarla, anche perché l’ideologia deve essere supportata dall’esperienza per metterla in pratica.
    La politica ha bisono dell’entusiasmo dei giovani e dell’esperienza dei più anziani. Quasi un ossimoro… ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

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  3. Gentile Signora Gazzato,

    Non è la prima volta che una « sconosciuta » prende la parola in un evento del PD.

    Remember una certa Serrachiani poi catapultata a Presidente della Regione Friuli dove non ha combinato un bel niente dato che poi non si è neppure ripresentata mentre un vero guerriero muore sul campo di battaglia.

    Purtroppo il PD ha perso il suo turno con l’aver accettato i profughi in cambio di larghezze europee sul bilancio, cosa della quale il Renzi non se ne vanta durante le sue videonews.

    Cordiali saluti

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  4. Buona sera Maria Grazia . ho appena letto il tuo inserto e come tu sai quando leggo ^^ mardiagraziagazzato ^^mi fermo e leggo
    quello che scrivi. Come mai seI cosi su´di corda? ma chi e´
    Katia ?

    Non so´se ti ho detto che sto leggendo ^^ A LIFE ^^ ^^ di WSC (1100 pagine )di Gilbert Martin .E´Favoloso !
    Ti cito un suo pensiero politico , qualora non ti annoio .
    ^^MILITARISM DEGENERATES INTO BRUTALITY. LOYALTY PROMOTES TYRANNY AND SYCOPHANCY .
    HUMANITARIANISM BECOMES MAUDLIN AND RIDICULOUS .PATRIOTISM SHADES INTO CANT .IMPERIALISM SINKS TO
    JINGOISM !!!!!
    Sono fermamente convinto che , se oggi un simile uomo parlasse agli italiani di oggi , sarebbe accolto a ^^sischi e pernacchia ^^.
    Non credi ?
    Il bel paese si sta avviando verso il baratro ed a questo passo i vari „shogun „ del pseudo partito democratico hanno contribuito
    con molta sagacia . (perdonami se scrivo queste cose , qualora sei una „anficionada dei DEM come la Katia che tu citi )

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    • Grazie per il suggerimento, leggerò la biografia di Churchill: A Life, di Martin. Ci credo che sia favoloso. Un uomo di grande umorismo, a parte tutto il resto.
      Non credo esista, attualmente, nessun politico al mondo che possa essergli anche lontanamente accostato.
      Per quanto riguarda l’Italia, sono d’accordo che il Pd abbia contribuito al disastro, ma voglio sperare che riusciremo,in qualche modo, ad allontanare questo baratro in agguato, ormai da un decennio o giù di li.

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  5. Cara Mariagrazia,

    detto con garbo, non sono d’accordo.

    Non per particolare stima di Minniti o Martina, o degli uomini in generale.

    Ma questa storia del “ci vuole una donna”, e’ una affermazione politically correct, che suona bene ma non regge.

    Ci vuole “la persona giusta”, che – certamente – potrebbe essere una donna, ma perche’, di grazia, non un uomo?

    L’affermazione ‘non puo’ essere un uomo” e’ altrettanto sessista di “non puo’ essere una donna” cara Mariagrazia.

    Perche’ Golda Meir non e’ Hillary Clinton, Maggy Thatcher non e’ Theresa May, Madre Teresa non e’ Madonna.

    Gli organi sessuali c’entrano poco con la politica.

    Categorie generali come uomo/donna, bianco/nero, ricco/povero, terrone/polentone e via dicendo non sono utili per giudicare individualmente le persone. Conta invece “il contenuto del loro carattere”, per citare Martin Luther King.

    Un saluto da Boston.

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  6. In linea di massima sono d’accordo con lei, ha ragione, vale il carattere.E ho scritto sotto l’onda dell’entusiamo.
    Ma, allora, per favore, me lo spiega come mai non si trova mai (o quasi) in Italia una donna col carattere giusto per dirigere un partito (salvo rarissimi casi) o la nazione (mai successo)?
    O, più in generale, per occupare posti apicali? Va cosi in tutto il mondo o in Italia va cosi in maniera scandalosa? E questo,secondo lei, è politicamente o anche solo eticamente corretto?

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  7. Buongiorno Mariagrazia,

    Anche negli Stati Uniti, dove vivo, non c’e’ mai stata una donna presidente.

    Ma, paradossalmente, e’ un po’ la conferma di quanto scrivevo.

    Quante persone diventano leader di una nazione? Pochissime, in assoluto.

    E, badi, non mi sogno di dire che il sessismo, specie a sfavore delle donne, non esista.

    Quindi le poche donne che arrivano al livello di popolarita’ e competenza (altri due fattori sche “scremano” assai il numero di quelli che ce la fanno in assoluto) necessario e sufficiente, hanno tuttora un po’ meno chance dei concorrenti maschi.

    E’ pero’ vero che la situazione e’ molto migliorata e non credo ci vorra’ molto per vedere un premier o un presidente donna in Italia e negli USA.

    Io personalmente, facendo l’esempio delle elezioni USA di due anni fa, non avrei probabilmente votato Trump (non potevo ancora votare), ma non avrei votato la Clinton, personaggio veramente negativo. Avrei quindi annullato la scheda o votato un terzo candidato a malincuore, visto che il sistema americano rende improbabile che un candidato al di fuori del sistema bipartitico possa avere una reale chance di vincere le elezioni.

    Ma la mia antipatia per la Clinton non deriva dal suo esser donna; un po’ sono d’accordo con lei: mi piacerebbe vedere una donna presidente, come sono stato contento di vedere che l’America e’ riuscita ad eleggere un presidente afroamericano. Ma come per Clinton e l’esser donna, il colore della pelle di Obama non mi impedisce di riconoscerne i limiti. Giusto per esempio, la sua politica in Medio Oriente e’ stata disastrosa (Libia, Egitto, Siria, il dubbio accordo con l’Iran,…).

    Potrei arrivare (con cautela) a dire che – a parita’ di competenza e idee – oggi come oggi preferirei votare per una donna, “per vedere l’effetto che fa” come direbbe Jannacci.

    Un saluto ancora da una Boston a -10.

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