I sogni son desideri

Io spero che l’America si liberi del trumpismo e si risvegli dall’incubo americano.
Ma con Trump non si può dire cosa potrà succedere, fino all’ultimo. L’uomo è furbo e molto potente.
Però potrebbe succedere. Questa è l’occasione giusta per il mondo intero per liberarsi di lui. Le elezioni di medio termine tanto attese, sono arrivate. Spero che per lui siano un “termine” e basta.
Signore, prego, si scende, siamo al capolinea.
Trump è antipatico dalla testa ai piedi e soprattutto è unfit to lead America. Lo ha dimostrato in questi due anni, abbondantemente.
Il suo palese, sbandierato razzismo, la sua spocchia e boria nei confronti di tutti i trattati internazionali, il suo modo di trattare le donne: da vero maschilista nel profondo. La sua chiusura verso il resto del mondo che non gli torni conto, che non sia aperto ai suoi monologhi, che non sia pronto a dire sempre Yes sir!
E la sua pericolosa tendenza a vedere tutto da un punto di vista del tornaconto personale. E di servirsi degli altri per i propri scopi. Un vero anti democratico. Quello di cui il mondo ha meno che mai bisogno.
Come abbia fatto l’America a mettere sul “trono” un simile arrivista ipocrita è ancora un mistero (ma forse non poi tanto).
E come farà a liberarsene è ancora più misterioso.
Tra un po’ sapremo se è sulla buona strada per ritrovare la democrazia perduta.
Make America democratic again.
“I sogni son desideri…”

4 commenti su “I sogni son desideri”

  1. Non credo che le elezioni intermedie possano fare cadere Trump.
    In genere succede che queste elezioni siamo sfavorevoli al partito del Presidente, ma non è sufficiente ciò perché possa cadere.
    Anche se il Congresso fosse dominato dai democratici, Trump non è il tipo che rinuncerebbe alla presidenza di questi due ultimi anni. Probabilmente si ammorbidirebbe, non sarebbe così spregiudicato nel prendere certe decisioni, altrimenti i suoi provvedimenti non passerebbero più, penalizzando la politica Usa. Avremmo un Trump meno aggressivo, più disposto a trattare con gli avversari, ma Trump, ne sono sicuro, resterebbe al suo posto .

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  2. Intanto i Dem hanno conquistato la Camera e non vedo cosa abbia Trump da esultare. È vero che il Senato è rimasto nelle sue mani, però sarà messo sotto più stretto controllo dalla Camera.
    Significative pure l’elezioni di molte donne, due musulmane, una nativa d’America. Infine uno stato è appannaggio di in gay. tutti segnali di una certa apertura mentale con cui Trump dovrà fare i conti.

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  3. Trump canta Vittoria, ma dove? Quando? È il solito trucco della politica parlata.
    Si dice: ma i Dem hanno ottenuto meno di quanto si aspettassero. Si, ma hanno ottenuto, e non poco, hanno ottenuto la maggioranza alla Camera.
    Il che significa che potranno controllare le commissioni e fare indagini sull’amministrazione Trump.
    Nancy Pelosi, leader del partito alla Camera dei rappresentanti, ha promesso di ripristinare i “contropoteri costituzionali.
    Niente più decisioni unilaterali, caro Trump, d’ora in poi te la dovrai vedere con i Dem, ossia divrai decidere per tutta l’America, non per il tuo partito.

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    • Hai notato che sembra un pipistrello con la parrucca rossa? Sempre con quel cappotto nero aperto che svolazza?
      E se la dovrà vedere con tante donne al Congresso e governatrici: giovani, latinos, di colore, native americane e anche con un governatore del Colorado gay dichiarato (come scrive anche Radicale Libero) che ha dichiarato che è ora di smetterla con le discriminazioni nella più grande democrazia mondiale. Peccato che Stormy Daniels non si sia presentata, forse avrebbe vonto anche lei.
      Forse il vento sta cambiando…sarà bene che Trump si tenga stretto il ciuffettone.

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