Muro

Aspettando Standard & Poors. Piazza affari in rosso, spread sopra quota 300. Moscovici dice che vuole un dialogo costruttivo.
La commissione europea non è sola a fare muro contro l’Italia, im molti ci dicono che dobbiamo cambiare la manovra.
Tria la difende e dice che l’Europa deve ritrovare la coesione.
Draghi ci dice di abbassare i toni lo, spread è sensibile e ne risente. Se sale ancora potrebbe voler dire ricapitalizzare le banche.
“Draghi avvelena il clima” Dice Di Maio, giusto per abbassare i toni.
La linea del governo è: “La manovra non si cambia”.
DiMaio dice che lo spread soffre della narrazione “catastrofica”.
Conte,.Di Maio e Superman. si incontrano per prendere decisioni irrevocabili, per non far innervosire troppo il differenziale.
La Lega parla di Rom,tanto per scantonare, e Salvini dice di volere “ordine e regole”. Dove l’ho già sentita?
E l’opposizione? Il governo ascolti Draghi dice Martina. Berlusconi è preoccupato della situazione del paese e dice che è necessario realizzare una politica comune con tutti i paesi europei.
Manovra che fa aumentare le tasse, dice Forza Italia.
La legge di stabilità è sbagliata dice Martina, alla sinistra serve un riformismo radicale. (Eh già).
Quindi siamo a questi punti. Lo spread aumenta, il pan ancora non ci manca, ma sul ponte potrebbe anche sventolare bandiera bianca (e non gialloverde) a breve.
Perché se è vero che lo spread è come la febbre e se è vero che quando abbiamo qualche linea dobbiamo attenzionarla per capire cosa ci succede, è anche vero che è molto meglio prevenire.
Di “malattie” l’Italia soffre già da un bel po’ ed ora abbiamo anche la febbre da spread.
Qualcuno dice che l’Italia sta per andare a sbattere contro un muro…e invita il governo a fermarsi.

Ma a questi forse è meglio incitarli ad andare a sbattere e poi gli faremo pagare il muro.

Go men, go.

4 commenti su “Muro”

  1. Mariagrazia, questo governo e chi lo sostiene, mi sembrano una carovana di ciechi che tastano il terreno col bastone, mentre camminano sul ciglio di un burrone.
    L’unione tra sete di potere, populismo, incompetenza, arroganza e presunzione ne fa un cocktail, anzi una droga, micidiale.
    Due despoti, uniti solo per mero esercizio di potere, ci (s)governano, e sotto di loro dei fantocci, assoggettati al loro volere, a cominciare da chi dovrebbe guidare il Paese, quella figura del Presidente del Consiglio, ridotta a portavoce;
    per seguitare coi ministri incompetenti alla Toninelli, e pet finire coi soli tecnici competenti, Tria e Savona, piegati però alla volontà dei due capi rais.
    Sperano tutti insieme di far saltare l’Europa fingendo di volerci restare, ma alle loro condizioni di debito insostenibile.
    Molti nemici molto onore, tireremo dritto, me ne frego, sono i nuovi slogan che sanno tanto di rimasticatura.
    Macron, Merkel, Moscivici, Junker, Draghi… tutti da gettare, dipinti come esponenti sanguinari del turbocapitalismo che affama i popoli.
    Dio ce ne scampi (di quelli, non di questi)

    Rispondi
  2. Le hanno cantato la canzone:dicce quanno te ne vai, dicce quando quando quando…
    con tutta la spocchia e la grandeur che ha:stiamo lavorano, stiamo studiando le soluzionei, dateci tempo…alla faccia! due anni e mezzo per queste belle soluzioni,se restavano senza sindaco le cose sarebbero andate meglio, senza lei che si metteva in mezzo a fare solo la bella statuina chi di dovere avrebbe lavorato meglio e sgombrato la spazzatura e riempito le buche. Roma dice basta…e che aspettavate?

    Rispondi

Lascia un commento