Confronto e democrazia

“Caro Beppe, interessantissima la lettere da Mariagrazia Gazzato “Il movimento MeToo e la coscienza di Brett Kavanaugh” ( https://bit.ly/2pL1m4U ): è un esempio perfetto del lato peggiore del movimento #Metoo. Dal desiderio di giustizia per gli abusi subiti si passa all’odio, e la legge non conta più. Non importa che i testimoni citati dalla Ford abbiano contraddetto le accuse. Non importa quante bugie l’accusatrice abbia detto (“da allora ho paura di volare”, ma ha una cattedra alle Hawaii che raggiunge regolarmente per aereo, ad esempio). Kavanaugh, in quanto uomo, è colpevole e deve pagare. Beppe, io un violentatore lo vedo molto volentieri in carcere. Ma il movimento #metoo sta diffondendo l’idea che gli uomini siano tutti delle bestie e le donne tutte delle vittime. Secondo me continuando cosi’ l’unico effetto che sortirà dal movimento non sarà dare alle vittime il coraggio di accusare gli eventuali colpevoli, togliere lo stigma dalle vittime, contrastare questo pensiero assurdo che una donna vittima di violenza se la sia cercata. Ma l’effetto sarà tutto il contrario: una lotta di potere tra due gruppi egualmente disposti alla violenza – gli uomini e le donne – mentre i violentatori continueranno a violentare impuniti e le vittime continueranno a vergognarsi di essere state violentate.

Andrea Mazzei”

Questa lettera è stata pubblicata oggi sulla rubrica Italians del Corriere della Sera, a seguito del mio articolo qui pubblicato  con il titolo “L’arroganza del potere”.

Non mi stupisce la veemenza con la quale il signor Mazzei scaglia contro di me e contro il movimento MeToo (con il quale non ho niente a che fare) ho già sperimentato come il fatto di esprimere opinioni che vanno contro il mainstream consolidato, ottenga spesso delle reazioni anche piuttosto “violente”, ovviamente solo verbalmente.

In questa lettera del signor Mazzei (che inviterò a confrontarsi) si esprime solidarietà a priori al potere consolidato senza se e senza ma, si presume senza alcun riscontro oggettivo che le accuse siano tutte bugie e mi si da dell'”odiatrice” a priori.

Inoltre il signor Mazzei si scaglia contro il movimento MeToo che ha avuto la “colpa” di sollevare il grosso velo di ipocrisia che celava le molestie, le violenze compiute da molti personaggi famosi in molti campi e che ora dovranno dimostrare la propria estraneità ai fatti o pagare per i reati commessi.

La chiosa poi, nella quale afferma che a causa proprio delle denunce i violentatori continueranno a violentare, va contro ogni logica. Secondo il pensiero di Mazzei,  chi subisce violenza deve tacere e subire e solo cosi si potrà mettere fine a questi ignobili soprusi.

Non mi stupisce, ripeto, ma in Italia c’è ancora la Democrazia e spero che continui ad esserci a lungo e che sia sempre permesso esprimere liberamente le proprie idee sia quando si è d’accordo col pensiero corrente sia e soprattutto quando si è contrari.

Signor Mazzei, si confronti liberamente qui, io non temo il confronto ma lo trovo molto utile a chiarire le diverse posizioni e anche, eventualmente a ricredersi se ci si accorge di avere sbagliato.

 

 

9 commenti su “Confronto e democrazia”

  1. MGG, io invece ho scritto una risposta a Maffei, senza difficoltà, ed ho ricevuto una sua controrisposta. Non sono affatto d’accordo con le sue ipotesi finali, ma resta vero e reale, come ti ha fatto notare anche qualcuno su un altro blog, che tu dimostri una violenza ingiustificata contro il genere maschile, facendo tutto un un mazzo degli uomini, come se fossero una massa di perversi e malefici infoiati, con irrefrenabile tendenza allo stupro ed agli abusi sessuali. Io, ad esempio, me ne sento molto infastidito, per usare un eufemismo, perché lo ritengo profondamente ingiusto.

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    • Bifani
      questa è l’ultima volta che pubblico un tuo commento se prima non chiedi scusa delle calunnie e gratuite accuse che mi lanci qui e altrove e delle quali, se continui, dovrai rispondere.
      Te le rispedisco al mittente tutte dalla prima all’ultima. Potrei anche cancellare questo tuo ennesimo gratuito, stupido inutile attacco nei miei confronti,uno dei tanti, ma preferisco che altri lo leggano e si rendano conto di cosa scrivi.
      Ripeto per l’ultima volta: o chiedi scusa di queste cattiverie gratuite che mi scagli contro o questa è l’ultima volta che ti rispondo e che ti pubblico. Chiaro?? Amzi se insisti ti metto in spam. Tutto ha un limite. Tienitile per te certe osservazioni, nessuno ti ha chiesto il tuo parere sulle mie convinzioni, carattere, o altro.E non ti permettere mai più di entrare in argomenti che non ti riguardano e sui quali non hai alcun diritto di ciarlare a tuo piacimento.
      Non voglio che il mio blog diventi un’occasione per lanciare accuse gratuite né contro di me né altri. Lo dico a te e a tutti.
      Per l’ultima volta, d’ora in poi cestino.
      E un ultima cosa: qui non si tollerano i pettegolezzi, tu parla con chi ti pare e fatti rispondere da chi ti pare a me non interessa nulla.
      Non replicare nel tuo solito modo perché cestinerò qualsiasi altra polemica da parte tua. Attieniti ai temi e smetti di parlare di me.O smetti del tutto di scrivere. Qui non siamo a scuola e non hai alcun diritto di dare lezioni dalla cattedra.

      E da ultimo ti ricordo che questo è il mio blog e se non ti piace quello che scrivo puoi benissimo fare a meno di intervenire.
      Chiaro???

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  2. Ho visto che molte critiche sul caso Kavanaugh, rivolte a chi crede nella sua colpevolezza, vengono fatte perché mancano le prove.
    È un argomento questo della mancanza delle prove che sarebbe valido se fatto ad un giudice o a una giuria che si aporestino a condannare, ma non a chi esprime una propria convinzione ed e libero di farla, come altri sono liberi di averla contraria.
    Una convinzione nasce anche in mancanza di prove certe: può sorgere dalla valutazione di semplici indzi -il tono di una deposizione, l’esitazione nel rispondere- oppure dalle ragionevolezza dei fatti -perche avrebbe agito? A che pro? Conveniva denunciare? Perché tacere per molto tempo? Etc-
    può nascere dalla conoscenza di un certo ambiente -le ipocrisie, le reticenze, la morale del si fa ma non si dice- per analogia a fatti simili o ad esperienze personali etc. Insomma una convinzione può anche nascere inizialmente come “verità più probabile” e col tempo accettarla come sicura o rigettarla.
    D’altro canto, ognuno di noi, nel vivere quotidiano agisce quasi semore per convinzioni senza avere prove certe. Ci fidiamo di una persona per l’aspetto o per come si porge, di quell’esercente perché ci pare onesto, della prestazione di un professionista perché ci sembra preparato, ma le prove non ce le abbiamo quasi mai.
    insomma esprimiamo di continuo giudizi di valore senza avere delle prove, per fortuna direi se no si bloccherebbe la vita stessa. Le prove certe e inattaccabili devono averle, giustamente, i giudici.

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  3. Mariagrazia mi sembra incredibile e vergognoso come certa gente anziché esprimere il proprio parere contrario al tuo, cosa legittima, si scagli. contro di te permettendosi di fare appezzamenti negativi sulla tua persona.
    Fai benissimo a cassare, il blog deve essere luogo di discussione civile.
    Abbi tutta la mia solidarietà.

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  4. Cara Signora Gazzato,
    ho ricevuto la sua Email con cui mi informa di aver pubblicato la mia lettera a Italians sul suo Blog. E quindi le rispondo volentieri qui.
    Onestamente non capisco e non condivido la sua analisi della mia risposta. A parte il fatto che il mainstream consolidato ha visto Kavanaugh come colpevole, e Ford come vittima, non so dove abbia letto una mia espressione di solidarietá nei confronti del potere istituzzionalizzato. Esprimo solidarietá con una persona accusata ingiustamente, e quindi sí, vittima di un abuso.
    Quello che mi fa paura nella sua mail originale é la seguente frase da leoi scritta:

    ” Il prossimo giudice di Corte Suprema americana, Brett Kavanaugh, però, nonostante la sua conferma deve sapere che ogni volta che appoggerà le terga su quella sedia, deve sentire friggere la “parte” come fosse seduto sulle fiamme dell’inferno, e sarà un bel problema. Perché il giudice Kavanaugh, per come si è comportato, pare avere rispetto solo per il suo “signor c…” (cit.)”

    Visto che ormai é comprovato che la accuse della Ford sono fasulle, non capisco perché accanirsi con Kavanaugh.
    Finché crederó alla giustizia saró dalla parte dei deboli.
    E in questo caso il debole é Kavanaugh, non Ford.
    Cordiamente,
    Mazzei
    PS
    Visto che mi ha raggiunto per Mail le sarei grato se volesse quanto meno correggere l’ultima frase del suo articolo sopra, che suggerisce io abbia dato dati falsi. Grazie.

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    • Signor Mazzei
      prima di tutto la ringrazio per aver accettato l’invito.
      Ora entro volentieri nel merito della sua lettera e di quanto afferma ora e le dico subito che è stato lei, per il primo, a criticare una mia lettere pubblicata su Italians e non viceversa e l’ha fatto pubblicamente.
      Ed è sempre lei a dichiarare in questa sua lettera :
      “Non importa quante bugie l’accusatrice abbia detto (“da allora ho paura di volare”, ma ha una cattedra alle Hawaii che raggiunge regolarmente per aereo, ad esempio). Kavanaugh, in quanto uomo, è colpevole e deve pagare”. Ed è sempre lei ad affermare nella sua lettera che io sarei una”odiatrice” e che il movimento MeToo finirà con essere controproducente.(Io non ho niente a che fare con suddetto movimento, esprimo solo la mia opinione di libera cittadina come lei).
      Premesso questo, le dico che io sono libera di esprimere le mie opinioni nelle lettere che invio e vengono pubblicate, come lo sono nel blog sul quale stiamo scrivendo e che è mio.
      Quindi, mi dispiace, ma io non credo di dover cancellare nulla di quanto ho scritto perché non ho mai suggerito in nessun luogo che lei abbia dato dati falsi. Né mi permetterei mai. Se lei ritiene che sia cosi mi indichi le parole esatte ed eventualmente sono pronta a correggere.
      Per quanto riguarda la sua lettera, secondo me, sarebbe lei a doversi scusare per aver citato la mia definendola ironicamente “interessantissima” ma poi in definitiva, criticando pesantemente il contenuto.
      Qui sopra lei afferma:
      “Visto che ormai é comprovato che la accuse della Ford sono fasulle, non capisco perché accanirsi con Kavanaugh.
      Finché crederó alla giustizia saró dalla parte dei deboli.
      E in questo caso il debole é Kavanaugh, non Ford”.
      Signor Mazzei, non mi risulta che sia stato comprovato proprio nulla, nessuno ha provato che le accuse di Ford siano fasulle, questo lo dice lei, forse alla giustizia ci credo più io che lei visto che il giudice Kavanaugh è al suo posto e da questa vicenda forse ricaverà solo benefici mantre per Christine Ford non sarà altrettanto, ma sta ricevendo una valanga di insulti e anche minacce di morte.
      Quindi non direi proprio che il più debole sia il giudice. Anche questa è una sua personale interpretazione che io rispetto ma non condivido.
      Per quanto riguarda la mia citazione del film “Prigioniero della secoda strada”, non vedo di che cosa debba spaventarsi: è una battuta che voleva significare che, a mio giudizio, per quello che la mia sensibilità mi suggerisce, la reazione di Kavanaugh di fronte alle accuse è stata le stessa del personaggio interpretato dal grande attore Jack Lemmon. ( A mio avviso). A proposito, se non lo ha visto glielo consiglio è molto divertente ma aiuta anche a riflettere sulle storture della società e sui difetti dell’umanità.
      In quanto a Christine Ford, lei le da della bugiarda senza possedere prove certe che menta, io invece le credo e credo che il giovane Kavanaugh assieme ad un amico abbia affettivamente compiuto l’atto di cui è stato da lei accusato.
      Ma non certo perché lui è uomo, come lei afferma sempre nella sua lettera (il che significa esprimere un pregiudizio nei miei riguardi) ma perché lo ritengo molto verosimile e questi fatti accadono tutti i giorni ed in tutte le latitudini. o lei vuole dirmi che non le risulta?
      Signor Mazzei, lei sostenga le tesi che vuole, dove vuole e quando vuole, anche qui, dove se vorrà restare a commentare anche altri articoli è il benvenuto,
      ma non se la prenda se voglio dire la mia, se voglio esprimere solidarietà ad una donna che, secondo il mio parere, ha subito una grave ingiustizia.
      Questo, credo, né lei né nessuno me lo possa impedire.
      La saluto cordialmente.

      Ps: ora ho capito, lei si riferisce all’indirizzo mail vero? Se è cosi posso anche togliere subito il mio Ps, ok. è possibile che abbia sbagliato io nello scriverlo o che ci fosse un sovraccarico. Nessun problema lo tolgo subito.

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  5. Mariagrazia, ricordo quando scrivesti dei due carabinieri che approfittarono delle due turiste americane dopo averle accompagnate a casa. Un episodio vergognoso, l’aver preso partito per le due turiste senza esitare ti ha dato ragione e torto a chi sollevava dubbi circa la veridicità del racconto. Uno dei due carabinieri è stato infatti condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione, l’altro sarà processato a breve.

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  6. Pubblico un link relativo ad un articolo del giornalista italo-americano Domenico Maceri che vive in America ( e che ringrazio per avermelo inviato) e quindi può dare un contributo maggiore a far chiarezza su questa vicenda, per chi ne fosse interessato. Io l’ho trovato chiaro ed esaustivo (per quanto si possa esserlo in una vicenda complessa come questa):
    https://www.pressenza.com/it/2018/10/kavanaugh-inciampa-lfbi-fara-unindagine-sulle-accuse-di-molestie-sessuali/

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