Chiedere a Rocco

Chiedi prima a Casalino”. Sembra uno slogan pubblicitario e invece è la frase che i Cinquestelle sentono ogni volta che hanno un qualsivoglia problema da risolvere.
Il Movimento che snobbava le telecamere, ora che sta al governo, dimostra di sapersi muovere bene e di saper usare tutti i mezzi comunicativi, nessuno escluso e di invadere tutti gli spazi televisivi che all’inizio erano tabù.

Il merito, sembra, sia tutto dello strapagato Rocco. Ma si guadagna tutto il lauto stipendio, considerato il successo dei Cinquestelle, ora che la puzza sotto al naso nei riguardi dei media, sta diventando “Eau de Casalino nr.5 (etoiles)”. Trovo curioso, però, che il grande stratega della comunicazione, portavoce del premier, sia di nuovo nella bufera per un suo audio.  Quello in cui dice:…” già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, Santo Rocco, Santo Cristo… Mi chiamate come i pazzi, datevi una calmata, tutti cento volte mi state chiamando. Una volta, poi semmai mi mandate un messaggio, nel caso vi rispondo, basta. Ragazzi, non mi stressate la vita”, rivolgendosi ai giornalisti che gli chiedevano quali fossero le intenzioni del governo, subito dopo il crollo del ponte Morandi.

Lui si è scusato dicendo che non voleva offendere le vittime di Genova.

Ma è chiaro, si legge tutta la considerazione che ne ha, tra le righe, si capisce pure il suo scoramento e la partecipazione umana…

E solo qualche giorno fa ne era uscito un altro dove affermava che se non si fossero trovati i soldi per il reddito di cittadinanza, sarebbe partita la vendetta contro il Mef.

Trovo curioso che Casalino sia diventato d’un tratto cosi “distratto” da lasciare trapelare queste sue esternazioni, che non sono quelle che ci si aspetterebbe da chi deve rappresentare il primo ministro. Dovrebbe parlare da primo ministro anche lui, invece si esprime come una caricatura del boss di provincia con un eloquio cettolaqualunquista.

Che lui abbia dovuto saltare le vacanze d’agosto a causa del ponte saltato, con conseguente salto dal ponte delle macchine che vi transitavano, nella sua qualità di portavoce del premier, mi sembra il minimo che gli potesse capitare e dovrebbe ringraziare il suo santo protettore omonimo.

Ma si può ovviare allo stress che Casalino dice di dover affrontare semplicemente eliminando lui. Conte, la voce, se la può anche portare da solo e cosi potremmo risparmiare un bel gruzzolo, dopotutto il premier parla poco e quando parla non dice quasi niente.

Se se ne sta zitto non se ne accorgerà nessuno E Casalino, a quanto pare, meno parla e meglio è.

5 commenti su “Chiedere a Rocco”

  1. Mariagrazia, non fosse per questo simpatico quadretto che ne fai, e quella ormai famosa esternazione carpita e messa in rete, in cui tesseva l’elogio dei tecnici del ministero del tesoro, promettendo loro vacanze anticipate e durature, non saprei nulla di Rocco Casalino e mi porrei la domanda di manzoniana memoria:
    “Casalino, chi è costui?”.
    Incuriosito, ho preso qualche informazione:

    Nato in Germania da una famiglia di origine pugliese, diplomato tecnico commerciale, laureato ingegnere elettronico col massimo dei voti in Puglia, si laurea poi in ingegneria elettronica, si specializza in ingegnetia gestionale, si fregua del titolo di Master in business administration (MBA) presso la Shenandoah University negl Usa (menzionato nel curriculum vitae da lui presentato), si candida alle primarie per le elezioni regionali in Lombardia del 2013, prende poi parte al Grande Fratello.
    Dimenticavo un particolare insignificante: il titolo MBA, che compariva anche in un profilo presente su LinkedIn, è stato smentito dalla stessa università
    (Fonte wikipedia https://it.m.wikipedia.org/wiki/Rocco_Casalino).

    Insomma un vero fenomeno, portavoce adattissimo al nostro Premier Conte e adeguatamente retribuito. Secondo lo stile morigerato del nuovo governo.

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  2. Ricordo anch’io con commozione una grande voce con una canzone di circa 50 anni fa e che toccava un tema difficile per L epoca https://m.youtube.com/watch?v=40ZrX_ptAgw. Ps non conosco il sig casalino e me ne tengo lontana ,ammetto che sono in particolare prevenuta verso tutti coloro frequentano la casa del grande fratello ,lo ero meno verso chi frequentava la casa del grande papy in qualche modo lo capivo di più

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