I suoi primi cento giorni

Cento giorni sono pochi per giudicare il governo? Beh si’, in effetti sono pochi. Ma a me sembravano lunghi i primi cento minuti di questo connubio contronatura. Comunque in cento giorni hanno già fatto abbastanza. Vediamo se mi viene in mente tutto: dunque, sono riusciti a mandare nel caos la scuola con bambini cacciati al primo giorno (se lo ricorderanno in vita) o messi in attesa in palestra. E ce ne vuole per mandare in tilt la scuola che ormai è rotta (in molti sensi) a tutte le esperienze. Sono riusciti a farci mandare i caschi blu dell’Onu in difesa dei diritti umani, a renderci ridicoli davanti al mondo e a farci passare da razzisti davanti al mondo. Ad aumentare la precarietà, i ‘neet’, a far inferocire tutti i movimenti no Tav no Tap, no Ilva, a far salire lo spread a livelli pericolosi, a farci attribuire l’outlook negativo, a far quasi scendere in piazza gli industriali per manifestare contro il decreto dignità che fa perdere posti di lavoro… (vedere i manifestanti col rolex sarebbe stato un inedito, peccato). Che altro? Beh, per ora non mi viene in mente altro, a risentirci alle prossime puntate o ai prossimi cento giorni, ormai vanno a vele gonfie, possiamo aspettarci gli effetti speciali e il più grande spettacolo dopo il Big Ben. Ah, dimenticavo: il ministro (Bluto) dell’Interno è riuscito a farsi incriminare per sequestro di persona aggravato… ma è una cosa da niente, dice lui. Era il minimo nei cento giorni… e non finisce qui!

 

Pubblicato oggi su “Italians” del Corriere della sera

10 commenti su “I suoi primi cento giorni”

  1. Cara Maria Grazia

    “BLUTO” mi diceva qualcosa … ma non ricordavo!

    😊

    Adesso mi sono documentato (e ricordato!)!

    Mi hai fatto iniziare la giornata con un sorriso

    Grazie

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  2. Conte, a Palermo, per inaugurare l’anno scolastico dell’istituto “Padre Pino Puglisi” di Brancaccio, non viene ricevuto
    né dal governatore della Sicilia, Nello Msumeci, né dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
    I due esponenti politici siciliani protestano contro lo stop al bando per le periferie, che proprio al quartiere di Brancacccio toglie 15 milioni di investimenti.

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    • E con ragione, va a fare le passerelle e tolgono soldi indispensabili e promessi alle periferie. Tra l’altro mettendo la fiducia, quelli che criticavano e dicevano che le fiduce toglievano credibilità al Parlamento. Questa è solo la prima della serie. Quanta ipocrisia! Finalmente qualcuno che si ribella.

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  3. Io mi accontenterei se Salvini riesce a non far sbarcare le navi Ong, ma ha molti contro, sarà molto difficile. Forse quasi impossibile.

    A mio parere con Saviano, Bonino, Donatella De Cesare per i confini aperti (ideologica, astratta) e i buonisti l’Europa attuale cambierà, sarà invasa sempre più da africani ed asiatici. A Roma i bengalesi hanno fatto una manifestazione al Colosseo per avere nuove moschee. A Milano piazza San Babila a fine agosto un bengalese rappresentante dei suoi connazionali ha partecipato alla manifestazione insieme a Cgil, Civati, Boldrini e altri contro Orban e Salvini. Una moltitudine di bengalesi attende di venire. In Svezia il Partito Socialista Democratico è arretrato ma ha vinto nel quartiere ghetto di extra comunitari, fenomeno nuovo, dove nemmeno la polizia entra facilmente.

    Le lettere scelte e pubblicate su italians come quella di Mariagrazia Gazzato sono contro i populisti.

    Vogliono il ritorno a Luca Odevaine vice capo di gabinetto di Veltroni?

    Domenico Starna

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    • Signor Domenico
      suppongo che la sua ultima domanda sia del tutto pleonastica oltre che gratuita per cui sorvolo e faccio finta che non me l’abbia posta.
      Per quanto riguarda la politica dei populisti (termine molto generico) se sono tutti come Salvini e Orban, allora sono decisamente contro, si, ha ragione. Politicamente s’intende.
      In questi casi il populismo serve solo a mettere paura al popolo per soggiogarlo, abbiamo già dato. Io sono per una società aperta, libera, progressista, solidale ed equa. Lei, non so.
      Lei si accontenterebbe che Salvini riuscisse a non far sbarcare le navi delle Ong? Dunque presumo che lei sia per lasciare che la gente muoia in mare (anche se dubito che sia questo quello che vuole), questo succede e succederebbe se non venissero salvati.
      In quanto alle scelte di Italians, si rivolga a chi di dovere se il suo intento e mettere il bavaglio alle opinioni altrui. Io continuerò ad esprimerle almeno fino a che ci sarà democrazia nel nostro paese. Spero sempre.

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      • Si potrebbero accompagnare in altri paesi che sono per una società aperta, libera, progressista, solidale ed equa come lo è Mariagrazia Gazzaro.
        Aggiungo. Si prevede il raddoppio della popolazione africana da uno ad oltre due miliardi nel prossimo futuro. Sarebbe utile propagandare il controllo delle nascite per ridurre l’esplosione demografica.

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  4. Signor Starna, lei conclude:
    “Le lettere scelte e pubblicate su italians come quella di Mariagrazia Gazzato sono contro i populisti.”

    E allora? Segno che la libertà di stampa non è ancora intaccata.

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  5. In effetti,quando la vecchia destra riguadagna il potere,dopo anni o decenni,quasi non crede a se stessa e commette sempre l’errore strapaesano di cercare e scambiare per successo il costringere a far parlare di se’ stranieri ,che non avrebbero alcuna voglia,perche’ disgustati,di parlarne.E per riuscire in questo titanico cimento,fanno come -diceva Salvemini-come Mussolini e la sua politica:”Un forno,che scalda sempre e non cuoce mai”.(1932).Pero’,Mussolini a un certo punto se ne rese poi conto e decise di cuocere qualcosa,con le conseguenze catastrofiche note.Percio’,da adesso in poi dovremmo preoccuparci.
    Grazie dell’attenzione.

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  6. Signor Starna, credo che un giornale o una rubrica d’opinione debbano pubblicare tutti i pareri, senza riguardo al credo politico.
    Ma un criterio di selezione esiste sempre, come per esempio l’interesse generale, l’apporto originale di idee, etc. oltre naturalmente i limiti stabiliti delle leggi sulla stampa.
    Poi ci sono i giornali di parte, legittimi anch’essi, in genere il loro credo politico è dichiarato o evidente.
    Insomma, come c’è libertà d’opinione, deve esserci libertà di pubblicazione. Sta a noi scegliere chi vogliamo leggere o no.
    Io credo che attingere a più fonti sia un bene anche se ci tocca leggere opinioni contrarie alle nostre.
    Un saluto.

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