Divergenze parallele

Lo devo ammettere: avevo sottovalutato i Cinquepalle (per ora, ma potrebbero diventare molte di più).

Si perché ieri ho visto un frammento di un’intervista a Virginia Raggi ed ho avuto questa intuizione: lei è la perfetta ambasciatrice dei Cinquepalle. Negare sempre, anche l’evidenza, si sente tranquilla in merito al processo che la coinvolge (falso idologico, appunto). A chi le chiede cosa farà se verrà condannata risponde: “Ci sono le regole, le rispetteremo”.

Perfetta!

Già, si sono le regole, si possono rispettare ma si possono anche cambiare. In corsa.  E lei lo sa. ormai sta al governo del paese e non solo della capitale. quindi: ha il manico dalla parte del coltello e può tagliare l’anguria come le pare.

E’ questa la filosofia dei Cinquepalle. pensateci: ora possono, comandano e vogliono. Non importa niente se faranno o no quello che hanno promesso, l’importante è tirarla per le lunghe il più possibile per fare gli interessi del Movimento e di tutto quanto gli orbita intorno.

Roma è sporca? Gli autobus non funzionano e scoppiano? Le buche aumentano? E chissene…l’importante è che Virginia annunci con quella bocca a forma di ciliegia appena spiccata, che stanno lavorando, stanno rispettando le regole e ben gli va, ai romani, che ci sono loro, i custodi della legalità, altrimenti, con tutto quello che hanno magnato i governi precedenti, che hanno sperperato, i governi precedenti, con tutti i danni fatti alla città dai governi precedenti, potrebbero essere messi molto, ma molto peggio. Si accontentino e ringrazino santa Pupa.

Eccola la strategia vincente! Tutto il male ricade sempre sul “governo precedente” il quale deve essere sempre tirato in ballo per giustificare il nulla che fanno e faranno i Cinquepalle. Fare è facile, siamo capaci tutti, ma facendo si può anche sbagliare, quindi meglio non fare o fare il meno possibile.

Ora che si sono uniti alla Lega questa strategia funziona a meraviglia.

Per fare un esempio, al Senato è stato approvato un emendamento al Milleproroghe che cancella (quindi non fare) i finanziamenti erogati dal governo Renzi/Gentiloni alle periferie. Si tengono i soldi, ghe ne mingha. E l’hanno firmato anche quelli del Pd, persino Renzi. Si è annullato il suo provvedimento. Ma, dicono che erano distratti, tutti presi dalle ferie d’agosto e sono pentiti. Alla Camera rimedieranno. Vedremo.

Eccola la politica dei Cinquepalle: non fare niente, non approvare niente tranne quello  che serve per fare cassa e sul tutto il resto non decidere, tenere tutto in sospeso.

E intanto manovrare sottobanco con Tria per ottenere soldi dalla Ue, alzare il rapporto deficit/Pil (ma va!) per mantenere le promesse e dunque indebitarci di più, aumentare l’Iva, prendere i soldi dei pensionati dorati e poi diminuirgli le tasse, togliere ai ricchi per ridare ai ricchi, fare le riforme coi soldi nostri e dei nostri nipoti e pronipoti.

Magari cancellando persino le detrazioni fiscali: quindi la politica di abbassare le tasse aumentandole.

Mi pare perfetto. I Cinquepalle e i leghisti hanno scoperto il metodo delle divergenze parallele. Non vanno d’accordo su nulla? poco male: troveranno la quadra. Si chiama, in altre parole: “amor di poltrona” (da non confondersi con amor di Patria, tutta un’altra Storia).

Inaugurata molto tempo fa, col governo del cambiamento( conservatore e riflessivo), è stata rispolverata alla grande con la formula fortemente innovativa ma non troppo della  politica del “si vedrà, eventualmente, se capita, se serve e soprattutto se ci porta voti”.

Il premier Conte ha diffuso su Facebook un messaggio consolatorio per gli italiani. In sintesi ci manda in vacanza con la sua benedizione e ci rassicura che faranno tutto per il nostro bene. Parlava poco? Si ma ora sagera.

La Terza Repubblica fondata su Facebook, dei Cinquepalle e dei Leghisti della seconda ora.

Durerà? Mah, le “palle” in politica hanno sempre trovato consenso, italiani popolo sportivo in attesa del prossimo campionato (e delle meraviglie del fenomeno CR7) si consolano con quelle che ci propina il governo.

Ce n’è per tutti, belli e brutti.

Pare che abbiano in mente un prelievo forzoso sui c/c bancari sopra i 4mila euro netti…ma no, scherzavo, ancora non lo hanno pensato. Ma…non vorrei avergli dato un’idea.

 

 

3 commenti su “Divergenze parallele”

  1. Divergenze parallele,
    ci vuol qui ‘l pallottoliere,
    palle a mille, in abbondanza
    hanno lì cittadinanza,
    e quel “reddito”, sapete,
    a Salvini non dà quiete
    per varar la flat tax
    per lui proprio non è il max
    Non gli può scassare intere
    le sue… uova nel paniere.

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