Servizio pubblico e “fake news” varie…

Se non passasse la nomina di Marcello Foa a presidente della Rai, sarebbe un duro colpo per il governo. E la possibilità esiste: sono in molti a non vederlo proprio di buon occhio.

Mi sono documentata un po’, non lo avevo neppure mai sentito nominare: dalle foto sembra un bell’uomo, mi dicono essere eclettico giornalista scrittore, ma mi dicono essere anche un “gran pallonaro”.

Beninteso, nel mondo del giornalismo chi ama spettegolare sui colleghi c’è, eccome se c’è. Però…questo signore sembra essere un grande fan di Salvini e, guarda caso, anche di Vladimiro Putino (tradotto per semplicità legagrillina), ma anche Berlusconi lo era e lo è. Dunque?

Dunque, la Rai è servizio pubblico, come può avere un presidente filorusso, filoleghista,antieuro, filo…pallista?

Pare, dico pare, che nei suoi numerosi siti web, questo signore, ami rilanciare quelle che poi si rivelano, per dirla come si usa: fake.news (detesto questo temine tanto amato da un altro” pallista” di rango il presidente Usa) che tradotto in italiano coinciderebbe con “palle”.

Dunque, dicevamo, come possiamo metterci alla presidenza della Rai che deve essere trasparente e veritiera e raccontarcela giusta, (perlomeno provarci), un signore filogovernativo e raccontatore seriale di palle? Questo mi raccontano oggi i giornali, io non ho motivo per dire che sia vero o falso (fake o non fake), ma di alcune testate mi fido più di altre e credo che le loro affermazioni possano essere provate.

Per quanto, lui di sé dice di non essere Belzebù (rieccolo, ma cos’è il padrino del nuovo governo?).

Non ho motivo per non credergli, per quanto lo sguardo da bel tenebroso ce l’avrebbe, inquieta però che sia tanto filorusso da commentare spesso le vicende italiane su emittenti russe filogovernative, a quanto sembra.

Ma che la Rai sia sempre stata più o meno in mano ai partiti che governano, non sarebbe una novità. Quello che giunge nuovo (mica tanto) è che il “governo del cambiamento” si dimostri più “tradizionalista” dei vecchi governi.

Le parole “nuovo” e “cambiamento” andrebbero cancellate del lessico della politica: tutti le usano a sproposito e questi non fanno certo eccezione.

Per me lo potrebbero anche fare presidente: non guardo mai la Rai proprio per principio da un sacco di tempo, tranne rare occasioni, ma capisco benissimo che la Tv di Stato debba osservare il massimo della  trasparenza nella scelta dei suoi vertici.

Del resto uno che scrive libri dal titolo:”Gli stregoni della notizia – Atto secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi”, può aprire una riflessione sul grado di obiettività  che è in grado di mettere in atto nella delicata funzione che andrebbe ad espletare.

Mah, in questi anni abbiamo visto di tutto, stiamo passando dalla democrazia alla Grillocrazia e abbiamo un premier di facciata e due operativi, Salvini e Di Maio si contendono la scena: uno si fa ritrarre mentre nuota in boxer vicepresidenziali (col farfallino) in piscina e l’altro è sempre a bocca aperta a mostrare la dentatura perfetta per fare invidia a chi non si può permettere il dentista (mentre lui ce l’ha gratis).

Perciò la cosa potrebbe anche non interessare granché: in fondo chi se ne importa delle spartizioni e delle “fette di torta” e delle “briciole”? ma poi mi dico: ma questi che dovevano rappresentare il massimo della novità e che si stanno comportando esattamente come i predecessori (se non peggio), per quanto tempo ancora riusciranno a prendere per i fondelli gli elettori?

19 commenti su “Servizio pubblico e “fake news” varie…”

  1. Se i 5s avessero voluto vermente imprimere una svolta alla gestione della via pubblica, avrebbero dovuto abiuare alla pratica delle nomine del sottogoverno, e indire tanti bei concorsi pubblici, inneggiando: “Vinca il migliore”
    Ecco quale sarebbe stata la vera svolta.
    Ma qui nessuno vuole svoltare un bel niente, si applica lo spoil system come sempre -che sia Cassa Depositi e Prestiti o Rai o altro ente o entità, poco importa- altro che meritocrazia, parola vuota che titti ripetono , ma nessuno vuole applicare.
    Infatti, se si applicasse, la persona vincitrice non dovrebbe essere riconoscente a nessuno, niente ossequi: invece, in un mondo dove tutto gira se si attivano filiere di favori e favoritismi a doppio senso, ringraziare è necessario.
    Così si va avanti. Il cambiamento? Alla prossima puntata.

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  2. Non conosco il signor Foa e non mi sento di esprimere giudizi spero sia davvero un bravo presidente pluralista e che migliori un servizio pubblico come la Rai che ultimamente dal mio piccolo punto di vista gridava ,come tante brave attrici,aiuto non fatemi fare certe parti ,posso fare di meglio. Condivido teoricamente l’idea di un presidente scelto attraverso concorso pubblico anche se mi è capitato di osservare a volte ,nei concorsi ,che non sempre vince il migliore magari ci sono i titoli ma non le capacità

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  3. Foa potrebbe fare il paio, come innovatore, con Fontana. Asserisce che 12 vaccini in un corpo infantile sono letali ed è uno di quei progressisti convinti che nelle scuole si propaganda la teoria gender, per annullare, nei bimbi, l’identità sessuale corretta.

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  4. Dall’Hufftington post di oggi:
    “Salvini cita una frase di Benito Mussolini, proprio nel giorno della nascita del Duce, il 29 luglio 1883. Omaggio o coincidenza? In ogni caso la sinistra insorge.

    “Tanti nemici, tanto onore!”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, su twitter, postando un articolo che riporta gli attacchi nei suoi confronti da parte di intellettuali, sinistra, cattolici, riviste, ecc.”

    E’ probabile che Salvini dirà che si tratta di una coincidenza e che non aveva la più pallida idea di questa ricorrenza ma io non ci credo affatto: è tutto studiato per creare la notizia in modo da offuscare le manovre falimentari dei grillini, Salvini vuole sfruttare l’onda per cavalcarla a suo favore, in questo si sta rivelando un “politico” coi fiocchi (molto simile a Berlusconi), ma manca completamente di senso dell’etica e questo può rivelarsi molto pericoloso. Infatti la scarsa e debolissima opposizione l’ha fatto notare e rimarcandolo, qualcuno, non ricordo chi, ha detto che Salvini dovrebbe sapere che ha giurato sulla Costituzione nata dall’antifascismo e che dovrebbe subito fare ammenda. Ma non credo proprio che lo farà,troverà anzi il modo per attaccare a sua volta chi lo attacca, facendo persino la parte della vittima.
    E furbo e ha sempre la battuta pronta per difendersi.
    Ma non vedo come possa andare avanti tanto un governo con queste premesse,ho l’impressione che sia Salvini stesso a volerlo mandare a gambe all’aria prima possibiile. Le contraddizioni sono troppe e sempre di più e anche l’alleanza più ipocrita e opportunista si rompe quando uno dei due teme che l’altro gli possa rovinare l’idillio con gli elettori.

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  5. Un concorso pubblico per ricoprire una carica(ad, presidenza,…) dovrebbe valutare, curriculum di studi, pubblicazioni, esperienze di lavoro e competenze, in relazione il ruolo da svolgere, capacità manageriali e creative, presentazione di un progetto con le linee guida di come intende condurre e migliorare l’ente che gli viene affidato.
    Non è facile, ma la meritocrazia comporta una sforzo notevole. Ne varrebbe la pena.

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  6. Fra l’altro, quel motto granitico non è del Duce, che lo ha solo,ripreso. Fu attribuito a Giulio Cesare, ma è di un generale del Sacro Romano Impero Asburgico, Georg von Frundsberg, che lo lronunciò a Vicenza, nel 1513, alla battaglia di La Motta. Un suo ufficiale gli fece notare la superiorità numerica dei veneziani e lui gli rispose così. Salvini, noto storico de noantri, lo sapeva, ma non voleva darsi troppe arie.
    Milena Marra, ma Lei pensa davvero che noi italiani siamo tutti robottini razzisti con microchip xenofobo, innestatoci da Salvini? Andiamo, su…

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    • Lascio la risposta a Milena.
      Ma io non lo credo. Credo però che additare un “nemico”a tutte le ore del giorno,da parte di un ministro dell’interno che esterna (preposto a vigilare sull’ordine pubblico) in continuazione contro qualcuno, non serva al processo di integrazione necessario e a mio parere indispensabile. Seminare vento non può che produrre tempeste.

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  7. Signor Bifani non giochi con le
    parole degli altri, attribuendo loro ciò che non dicono, non sono “tutti robottini”, anzi non ci sono robottini, me c’è una certa fetta di gente che cova odio di suo, e non aspetta altro che essere incoraggiata.

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  8. Credo che L Italia nonostante i suoi governanti sia un grande paese e che gli italiani siano di fatto ospitali quello che mi inquieta e’il messaggio che passa attraverso enunciati vari e notizie giornalistiche che stiamo cambiando e rispondendo alla paura del “ diverso” con la violenza ,come se morte tua vita mia .Dal mio punto di. VIsta il cosiddetto diverso( emigrante, malato psichiatrico ecc) non è un alieno venuto da chissà dove per annullarci ma una persona da cui posso ricevere più di quello che posso dare e a volte lui ha più paura di me . Spesso la risposta dell altro dipende anche dalla nostra apertura o chiusura ,dico questo perché sono stata colpita un giorno da un ragazzo di colore che voleva vendermi un accendino che mi dice ciao sorella ! E io istintivamente eun po per gioco rispondo ciao fratello! Lui allora dice mi basta e se ne va senza chiedere altro …ha vinto lui

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  9. Carissima Marra, per fortuna esiste anche una minoranza respinsabile. Io non gioco con le parole di nessuno, meno che meno con le sue. Se fossimo,tutti acculturati, dotati di intelletto sufficiente, di onestà ed etica in misura decente, non sarebbero necessari psicologi, psichiatri, sacerdoti, Marx e Gesù Vristo e tutto l’apparato dei poteri giudiziario ed esecutivo. Io credo che soffino molto sul fuoco anche tutti coloro che, solo a parole, si proclamano antifascisti, xenofili e democratici, ed insultano il resto degli italiani,che lo sono veramente, ma rimangono fuori dal coro dei loro cortei e delle loro sfilate, urlanti e vocianti. Un po’ come chi si ricorda delle lotte partigiane solo,il 25 aprile di ogni anno, poi, torna a vivere come gli pare e piace. È con queste ipocrisie post68ine che si arriva al punto in cui ci siamo ridotti oggi. Gente di sinistra che manco sa chi fosse e che abbia scritto Marx, cristiani che manco conoscono quali precetti ci abbia lasciato Cristo da seguire, e cretini di destra che ignorano i delitti e le infamità dei nazifascisti.

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  10. Il commento di Carmela mi piace molto, semplice ed esemplare. Comunque, ricordo che ci fu un tempo in cui erano i democristiani e la. Chiesa tutta a soffiare sul fuoco. Socialisti e comunisti erano tout court scomunicati, in nome e per conto di Pio XII, e guardati come perversi pervertiti, traditori della patria. Io ho visto cacciare da un oratorio, da parte di un curatolo, un mio coetaneo, figlio di comunisti convinti, bravissime persone, amici dei miei, cattolici praticanti, ma tenuti lontano dai parroci, proprio per le loro frequentazioni sospette.
    E c’è chi soffia sul fuoco di chi voleva e vuole divorzio ed aborto, contraccettivi e vaccini, unioni civili, matrimoni gay e rispetta gli omosessuali, ma non i preti pedofili, e non accetta mogli colf, servette del focolare, zerbini per i piedi di certi mariti, magari pure picchiatori delle medesime, o peggio .

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  11. Signor Bifani, mi sbaglio o lei è il tipo attaccabottoni di cui difficilmente ci si scrolla? Spero di sbagliarmi.
    Ho anche capito dove vuole andare a parare con tutte le sue circonlocuzioni: io che m’indigno sarei tra gli ipocriti di sinistra che fingoni di essere Xenofili, antifascisti, e democratici, lei che abbozza, è il genuino portatore di tutte queste qualità e in più conosce Marx e i precetti di Gesù Cristo.
    Che giri di parole per non avere il coraggio di pronunciare chiaro e tondo che stiamo assistendo ad una deriva xenofoba e autoritaria.
    Replichi pure, il bottone non me lo farò attaccare.

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  12. Sì, Milena, hai ragione, sono un becero e laido non conosco il marxismo e nemmeno sono cristiano. La Verità porta solo il tuo nome e cognome. Io non ho scritto nulla contro di te, fammi quindi il favore di controllarti e di non usare nei miei confronti un sarcasmo, da utilizzare meglio pet altri casi e personaggi. Io non attacco bottoni, come una povera comare ignorante da trivio, non sono un omuncolo da osteria, scrivo pareri, come te. Se non ti vanno, non so che farci. A me non piacciono,i tuoi, ma tu guarda un po’, perche sono ideologicamente etichettati e come tali ripetitivi e privi di originalità.

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  13. Signor Bifani,
    “scrive pareri”?
    Veramente, senza neppure presentarsi, s’è permesso di attribuirmi, di primo acchito, un pensiero distorto. E questo Non mi piace.
    Per il resto scriva ciò che vuole, ma se mi indirizza “amenità” (per non dire altro), non creda che gliele faccia passare.

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  14. Foa bocciato! Ma Salvini non ci sta e neppure DiMiao. Non ci si oppone al cambiamento cosi…senza conseguenze. Salvini è persino andato a trovare Berlusconi in ospedale per perorare la causa del suo pupillo: deve essere lui, vuole, comanda e può!
    E Berlusconi però non si è fatto intimidare…no intimidire, insomma gli ha risposto picche sul muso all’alleato che sta per diventare ex, troppo prepotente, suvvia, ma si fa cosi?
    Certo con Foa sarebbe stata una svolta epocale, finalmente una Rai lottizzata dal governo!Finalmente un servizio pubblico che tiene per la maggioranza…ci pensate? I tg tutti a propagandare le gesta dei due eroi del cambiamento? che bellezza.
    Invece cosi, no, niente, vogliono il pluralismo, ma che cosa sarà mai ‘sto pluralismo? sono già in due capoccia al governo, quindi non io, io e l’asino mio, ma noi, noi e gli asini che siete voi!

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