Mi dispiace, non mi piace

Non mi piace, mi dispiace. Conte, dovrebbe essere il nuovo premier? Il suo discorso, di cui ho seguito e letto alcuni punti mi è sembrato una litania imparata a memoria. Non c’è nulla che non sia stato studiato e limato a tavolino, persino le pause, le virgole, tutto. Una messinscena, una partecipazione ad un film nel quale non è e non sarà protagonista.

Con i due cerberi accanto, attenti, scrupolosamente attaccati ad ogni respiro, ad ogni inflessione, pronti a tirare calci da sotto il tavolo sugli stinchi del professore, quando dovesse avere anche solo un accento sbagliato.

Si giocano tutto con questo discorso, si capisce dalle loro facce: seccata, impenetrabile, tronfia, quella di Salvini (ci dovrebbe essere lui a quel posto), sorniona, furba, ilare sotto il baffo, quella del partner Di Maio.

Per quanto ancora dovremo sentire questi due nomi pronunciati in coppia?

Sono già abbastanza fastidiosi nominati singolarmente, in coppia sono davvero insopportabili.

Niente di personale, s’intende. Non conosco personalmente nessuno dei due. Ma sono una cittadina anch’io e come Conte ho il pieno diritto di esprimermi e lo faccio senza peli sulla lingua.

Quelli che si è dovuto far crescere in fretta il neo premier. Belli lunghi anche. Per capirci meglio voglio esporre sinteticamente ma con precisione il mio pensiero su di lui, dopo aver ascoltato qualche brano del suo discorso ed averlo visto parlare: un attore, principiante ma già con una certa predisposizione.

Interpreta abbastanza bene questo ruolo. Ma per quanto?

Dipende. Non lo vedo un carattere remissivo, piuttosto opportunista e pronto anche a mostrare una faccia molto meno benevola e accondiscendente di quella che ha indossato oggi.

Mi sembra di percepire, dietro a quello sguardo ora complice coi due capi, la faccia di uno che pensa: ora vi va cosi ma appena posso mi tolgo la maschera.

Ma per fare che? Per imporrre una personalità che non sembra possedere? E poi gli conviene?

Ho come l’impressione che lo sapremo presto. Non è uno che si mette certo di traverso, ma vorrà contare. Ha già preso gusto alla scena. Da comprimario vorrà diventare primo attore.

Dopotutto quella parte gli spetta. Ma avrà la vita dura, se pensa di poter disporre di un minimo di autonomia dovrà mostrare i denti e farsi valere.

Il suo discorso, almeno questa è la mia impressione, vale solo a perpeturare una campagna elettorale infinita.
Cosi gli hanno detto di fare (lui ha scherzato dicendo che glielo hanno scritto il duo Salvimaio, ma ci scherza sapendo che è veramente cosi), cosi gli hanno imposto di essere, dalla Casalleggio and Grillo e da Via Bellerio e cosi, per ora, sarà.

In fondo non ha detto nulla di determinante, si è solo detto garante del contratto. Eggiù applausi a scena aperta  e persino fastidiosi, non era la prima della Traviata.

E a me che importa che lui sia garante del contratto? Deve essere garante della rappresentanza dei cittadini che hanno votato quei due e che ora si attendono che passino dalle parole ai fatti, del contratto non gliene cale niente a nessuno, potrebbero anche cestinarlo dentro il bidone per la carta. Per quel che serve. E garante di tutti i cittadini, anche di quelli che non hanno votato per il duo Salvimaio e soprattutto, garante della Democrazia.

Ha detto, Conte, di essere un cittadino che con umiltà vuole servire il suo paese. Ma ha dato l’impressione di servire quei due che fremevano accanto a lui pensando che gli stava portando via la scena ma era necessario.

Mi dispiace, non mi piace, né Conte, nè il governo del duo Salvimaio. Spero di potermi ricredere. Ma la vedo molto dura.

Però voglio aggiungere che non sono pessimista e non ce l’ho con nessuno dei protagonisti di questa avventura quasi fantastica, temo solo per il mio paese e per quanti si sono illusi di poter ottenere qualcosa che li gratifichi di tante frustrazioni subite in questi anni. Per loro voglio serbare un po’ di ottimismo e anche perché lo sono per natura. Ma con prudenza…prudenzia non è mai troppo…diceva il mio amatissimo Principe De Curtis (altro che Conti).

8 commenti su “Mi dispiace, non mi piace”

  1. Io sono convinto che Conte darà carta bianca, modello Totò, alle due superstars, e se ne starà quacchio quacchio, dietro le quinte, con quel suo sorrisetto ironico.

    suo angolino,

    Rispondi
  2. Non ho visto in diretta il dibattito per la fiducia al Senato, solo qualche sprazzo proposto dai vari telegiornali.
    Ovviamente è un momento di confronto scontato, già si sa chi vota pro e chi contro, o chi si astiene. Scontato, come -da ciò che sento- la povertà del discorso del Presidente del Consiglio, a parte il cordoglio espresso per l’uccisione del bracciante del Mali in Calabria. Sempre con un foglio da leggere, (non siamo populisti, non vogliamo uscire dall’euro, siamo con gli Usa, ma via le sanzioni a Putin), cosa ci si poteva aspettare da Conte? Affiancato dei due angeli custodi che l’hanno “costruito” pareva quasi una persona sotto sequestro.
    Renzi(lui parla a braccio)non farà sconti, ma ci ha tenuto a dire si schiererà sempre a favore degli interessi del Paese

    Rispondi
    • Meno male che Renzi c’era…ma e fino ad adesso dove è vissuto? E si è accorto solo ora che deve fare gli interessi del paese? un po’ tardi e per questa volta meglio sarebbe stato prima. Ora se ne va in tournee, quindi, gli interessi del paese li farà il suo vice che non regge proprio niente visto che regge ancora tutto lui. E chissà per quanto lasceranno il povero Martina a reggere il pd che perde i pezzi. Martina farà anche il raccogli pezzi?
      In quanto a Conte, più lo vedo e più penso che sia solo una comparsa a giornata. Lui magari ci crede ma si accorgerà presto che i veri premier saranno i vice.
      Una situazione mai vista e mai sperimentata è dura rispondere a due caporioni che si sono già presi abbondantemente la scena e non sembrano intenzinati a lasciarla a nessuno. Poveraccio, in fondo mi fa un po’ di pena. L’ambizione fa fare grossi sbagli, a volte.

      Rispondi
  3. Mariagrazia

    Rispetto e concordo su talune tue affermazioni, ma…

    A te come a tutti gli altri, due due piccoli “punticini”.

    Anzitutto, come gia’ sentito dalla Berlinguer e da Altri, lasciamo che questo

    Governo inizi a lavorare e poi giudichiamolo (applicabile in ogni situazione

    mondiale politica, economica, ecc).

    In seconda battuta, considerato l’esito delle votazioni e il conseguente panorama

    Politico, mi dici la tua soluzione? Nuove elezioni con probabile conferma di

    quanto gia’ espresso? Vedi, nel mio lungo period lavorativo, ho imparato (e

    richiesto) a fare critiche costruttive. Sparare nel vuoto non serve a nulla e obbliga

    a pensare a soluzioni coerenti.

    Buona giornata

    Rispondi
    • Temo per il mio paese, questo modo di fare ambiguo, detesto le satrapate di Grillo il suo modo di fare e disfare mostrarsi e nascondersi,
      non mi è chiaro che ruolo avrà, come pure il ruolo della Casaleggio Ass., non mi è chiaro chi sia questo personaggio in cerca d’autore a nome Conte.
      Non ho detto che vedo nero ho solo detto che, cosi di primo acchito, il suo discorso non mi è piaciuto.
      Avrei fatto provare Salvini col centrodestra, secondo me era un’opzione da esplorare. Questo commubio forzato mi inquieta…non vedo come possano andare d’accordo due forze politiche che si sono detestate per anni.
      Cosa succcederà non lo so, non posso dire che andrà tutto male ma, con queste premesse non posso neppure essere troppo ottimista.
      Lasciamoli lavorare…certo, almeno fin che durano e non litigano tra loro, ma intanto lo spread sale e la borsa scende. Molto dipende della nostra sopravvivenza da come si svegliano la mattina questo duo Salvimaio (ma quando avresti mai detto che si sarebbero messi”insieme”?). Io non mi sento tranquilla per niente, certo la speranza c’è, ma qualcosa mi dice di non fidarmi troppo delle “novità”, soprattutto quando c’è di mezzo la nostra democrazia.
      Meglio qualche dubbio in più che “certezze” che possono venire rovinosamente deluse.

      Rispondi
  4. Il governo ottiene la fiducia scontata della Camera, ma non convince, anzi Conte è veramente imbarazzante per la totale mancanza di un approfondimento degli argomenti, senza minimamente accennare alle coperture finanziarie.
    Non mancano gli applausi di incoraggiamento dei sostenitori ad ogni accenno di esitazione, Di Maio alza gli occhi in cielo, Salvini a momenti sbuffa, poi se ne va per impegni elettorali, dimostrando grande senso dello Stato!
    La replica di Conte, in difficoltà palese e non scevro di gaffes (sembra che abbia smartito gli appunti), suscita un’opposizione energica.
    Dopo la sia replica, Interventi appassionati e taglienti delle donne, Lorenzin e Gelmini.
    Quest’ultima ricorda a Conte che esiste la presunzione di innocenza, non la presunzione di colpevolezza.
    Qualcuno ha ricordato(era ora) la gravità dell’accusa di Di Maio al Capo dello stato.
    Proteste per una frase di Conte che generalizza il conflitto d’interessi
    Grande intervento di Del Rio che invita Conte a studiare prima di dare lezioni, stracciare il contratto, riscriverlo di suo pugno e scegliere lui i ministri, come vuole la Costituzione.
    Poi ricorda a Conte che il “congiunto” di Mattarella trucidato dalla mafia (così l’aveva chiamata il PdC), era il fratello Piersanti. “Piersanti”, ripete Del Rio tra gli applausi, cui timidamente si unisce lo stesso Conte.
    La loro non è alleanza politica -incalza Del Rio- ma alleanza di potere, nessuno accenno al lavoro, solo bullismo elettorale.

    Conte sembra annichilito, in precedenza s’era definito “esecutore” del contratto, lui stesso ha rinunciato all’iniziativa di governo.

    Rispondi
    • Ho guardato l’intervento alla Camera di Conte. Assurdo. Non ho mai visto niente di simile. Un uomo spento, un linguaggio farraginoso, fatica ad esprimersi, sembra che abbia la lingua impastata, non tradisce emozione, né passione politica, sembra addirittura inconsapevole del ruolo e della posizione che ha preso, continua a sistemare il microfono, la postura è storta, sembra fatichi a mantenersi eretto, nelle pause, durante gli applausi della claque grillina, fa delle smorfie di disgusto con la bocca, ha delle espressioni vacue, indecifrabili. Non dice nulla che abbia un senso compiuto, sembra che stia parlando ad un platea distratta è distratto lui stesso, ostenta sicurezza ma perde il filo del discorso che non segue alcun filo logico…
      Ma siamo sicuri che questo sia un professore di diritto? Ma a chi insegna? Ma quante dormite si fanno i suoi studenti?
      Mi sa che ronfano. Non sa tenere il punto, non capisce manco quello che legge. Siamo messi davvero bene. Non riesce a farmi pena perché sembra un presuntuoso che non si rende conto dell’importanza di quello che dice e non si rende conto di stare girando a vuoto senza costrutto.
      Ma chi ce l’ha fatto presidente a questo?

      Rispondi
  5. Ragazze e ragazzi
    (tanto per smorzare la polemica) E se la smettessimo di parlare di Salvini, Di Maio e compagnia di giro e ci concentrassimo su chi li ha votati : gli Italiani. Dobbiamo abituarli a ragionare con la propria testa anziche’ con altre parti del corpo e con le tiritere sconclusionate dei “media’ (che proprio non ci prende mondialmente)
    Buona giornata
    Umberto Broggi

    Rispondi

Lascia un commento