Ma quanto ci mettono?

Siamo a fine maggio, abbiamo votato ai primi di marzo e siamo ancora qui a cincischiare. Ma insomma, si fa o non si fa questo benedetto governo?

Salvini ha scritto su Facebook che è molto arrabbiato e si vede dal broncio. E l’amico gli manda un like. Che cari!Vanno d’amore e d’accordo. Hanno mandato Conte a parlamentare col Capo dello Stato, a dirgli che deve assolutamente nominare Savona all’Economia, non si discute, altrimenti salta tutto.

Sono ben arroganti si. Il presidente Mattarella sarà anche paziente ma, perbacco e anche perdinci, ogni limite ha una pazienza. Eh, si cari Luimat (li chiamo cosi per non scrivere ancora i due nomi che ormai mi sono invisi, non sopporto neppure di sentirli nominare), avete superato ogni decenza, fossi Mattarella vi avrei licenziato su tre piedi. (Due sono pochi).E basta! Non se ne può più dei vostri capricci, son cose ridicole, state diventando un asilo Mariuccia, siete insopportabili. Uhu…

Ancora non ha sciolto la riserva, Conte. E cosa aspetta? Che gli si sciolga fra le mani dal caldo come un cubetto di ghiaccio? E’ ben indeciso, si. Il fatto è che deve fare l’avvocato dei diavoli ( i Luimat) e non sa ancora se supererà la prova di riuscire a convincere il presidente a beccarsi Savona all’economia. (Altrimenti lo cacciano). ‘Sto Savona é un ottimo economista (dicono) ma ha un piccolissimo difetto: ha in mente un piano B per (eventualmente ) uscire dall’euro. Pare. Ed è risaputo, non lo ha mai nascosto, anzi!

E infatti lo spread sale a sentire certi discorsi, si innervosisce è un tipo suscettibile. Ma Savona ha detto che lo vuole far arrivare a 600, sai che divertimento per i due Luimat?

E con queste belle idee pretenderebbero che un europeista convinto come il presidente lo nominasse al Ministero più delicato ed importante? Mi sa che danno i numeri più dello spread. Se Mattarella accettasse questa specie di ricatto (come altro si può chiamare?) lo troverei perlomeno curioso e persino un tantino pericoloso per la tenuta della nostra democrazia che mi sembra già leggermente traballante.

E per questo Conte non scioglie ‘sta riserva (si vede che è uno riservato) e chiede tempo. Ancora tempo? basta non ne abbiamo più, abbiamo finito le riserve.

Ma non sarà una manfrina perché nessuno dei tre vuole prendersi questa patata bollente del governo? I Luimat sembrano convinti ma il Mat potrebbe stare bluffando per andare invece alle elezioni e tentare il colpo del secolo e far fuori i cinquestelle che cominciano…, anzi gli stanno decisamente sulle…rotelle del triciclo.

E cosi, metterebbe tranquillo Berlusconi che lo sta tormentando e lo vuole convincere a lasciare i cinquemila stelle al loro destino (si stanno moltiplicando a dismisura, ci hanno preso gusto al potere, alla casta e all’establishment, non è poi cosi male…).

Comunque vorrei darvi un consiglio da amica, anzi da nemica: Luimat, datevi una smossa altrimenti farete la fine del Conte dalle braghe onte e del Marchese dalle grandi imprese: o fate il governo delle strette intese oppure toglietevi di mezzo che siete sulle spese…

2 commenti su “Ma quanto ci mettono?”

  1. Liumat, ovvero Luigi e Matteo, ma anche “lui Mat”, una sorta di imprecazione esasperata, più detta da Salvini che da Di Maio, ossia “lui Mat (tarella), l’è mat”(sottointeso).
    Come gioco di parole calza, ma anche esprime questa situazione paradossale di conflitto istituzionale.
    Domani l’ardua sentenza?

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    • Sembra che questa sera Conte vada al Colle con la lista dei ministri da sottoporre all’approvazione e c’è anche Savona (l’oggetto del contendere), il quale oggi è intervenuto urbi et orbi per dire che vuole un Europa più equa, cioè, in altre parole, sta indorando la pillola sperando che Mat se la pigli e che finiscano questi giochetti. Certo, mai si era vista tanta prepotenza da parte di capi politici, due ragazzotti che hanno in mano i destini dell’Italia e che stanno facendo di tutto per sottomettere il paese e il Quirinale alle loro volontà. Lo trovo, oltre che irrituale, pericoloso per la tenuta della democrazia.

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