Sinceramente

Quando questa mattina ho pensato a cosa scrivere in questo spazio, la prima cosa che mi è venuta in mente è che voglio ringraziare quanti vi partecipano, sia con una certa assiduità che saltuariamente. Quando ho iniziato non avevo la pià pallida idea di che cosa mi aspettasse e devo dire, francamente, che, arrivata al giro di boa dei sei mesi (ma non faccio bilanci per carità), trovo che mi sono molto divertita e che non ho pensato neppure per un minuto di aver sbagliato ad iniziarlo. Spero di poter continuare ad esporre quello che mi passa per la testa fino a quando riterrò che sia “divertente”, sperando anche che possa risultare utile e magari divertente anche ad altri

E’ bello potersi confrontare con altre opinioni, sempre che ciò avvenga nel rispetto delle idee altrui e delle regole della buona educazione. Che può sembrare un concetto arcaico, ma che, secondo me, è quanto mai attuale e ce ne sarebbe bisogno in  molti campi.

In questi sei mesi, ho dovuto censurare molto poco e solo perché  pretendo rispetto per me e per gli altri. Lo ritengo il minimo sindacale.

Frequento un blog di un quotidiano inglese ed ho potuto constatare che il metodo di censura è molto pratico ed efficace: vengono lasciati gli spazi bianchi con il nome dell’utente che che ha scritto il commento censurato  e la dicitura: “questo commento è stato censurato perché non conforme all’etica del giornale”.

Gli inglesi sanno come semplificarsi la vita, molto meglio di noi italiani che siamo bravissimi a complicarcela.

Ma quello che mi piace di più dello scrivere qui sopra, oltre la possibilità di condividere le mie idee in politica o in tanti altri settori della quotidianità è la possibilità di essere sincera e di dire fino in fondo come la penso.

Capisco benissimo che qualcuno potrebbe anche obiettare: echisseneimporta? Certo è possibile che qualcuno lo pensi. Ma a quel punto io posso, naturalmente, rispondere: altrettanto. Ed è proprio questo il bello. Non trovate?

La sincerità per me è la cosa più importante nei rapporti interpersonali, in tutti i rpporti interpersonali.
“Posso non pensarla come te ma farò di tutto perché tu possa esprimere il tuo pensiero”. Ecco questa è una frase molto celebre che mi piace molto.

Naturalmente questo “pensiero” però, non deve essere la possibilità di buttare fango a palate o dire tutte le cavolate che ci passano per la mente per ferire,offendere, denigrare sino all’esasperazione un’ altra persona o un gruppo o un partito politico o chicchessia.

I blog dei maggiori quotidiani o settimanali sono molto frequentati e, nella maggior parte, sono luoghi d’incontro dove ci si scambia opinioni sull’attualità politica o sullla società o cronaca o varie ed eventuali. Ed è una gran bella cosa poter dire la propria in ogni momento su fatti che ci riguardano tutti da vicino o da lontano, ma che comunque ci interessano.

Ma la possibilità che possano diventare dei luoghi dove alcuni vogliono primeggiare rivaleggiando con altri , ponendosi sempre in primo piano, esponendo sempre idee che contrastino quelle degli altri, magari usando escamotages o vari espedienti pur di ottenere la sadica soddifazione di vedere “soccombere” “l’avversario”, cioè chi non la pensa allo stesso modo e vuole argomentare in santa pace le proprie idee, è sempre in agguato e i vari blogger faticano non poco per riportare l’ordine in quello che a volte si può trasfomare nel più classico degli asili Mariuccia.

Più che un’occasione di scambi di vedute diventano una ghiotta possibilità di sfogare tutte le proprie frustrazioni su malcapitati che cadono nelle loro imboscate. E in molti soccombono e lasciano per la difficoltà oggettiva di combattere contro l’imbecillità, l’arroganza e la tracotanza di molti che si credono i padroni del mondo e vogliono affermarlo in tutte le sedi possibili.

Certo, non bisognerebbe dare peso o importanza a chi si diverte con questi giochetti sciocchi ma c’è anche chi, in buona fede, pensa di contribuire ad animare una discussione che possa risultare interessante anche per chi non partecipa ma legge solamente. ma spesso, il protagonismo assoluto ed il narscisismo esasperato riescono a scoraggiare anche le migliori intenzioni.

Ovviamente tutto questo non può riguardare questo piccolo spazio e chi lo frequenta e spero continuerà a farlo e a chi si vuole aggiungere dico che è il benvenuto, purché rimanga entro i pochi limiti sopra descritti.

Sinceramente e francamente.

6 commenti su “Sinceramente”

  1. Mariagrazia, intanto auguri per il semestre di età del blog.
    Un blog ancora giovanissimo, ma che già cammina bene sulle proprie gambe.
    Certo , non è facile editare articoli su argomenti di politica, costume, attualità, etc. ma se lo si fa con la passione e serietà, come lo fai tu, e anche con una punta di sana ironia che serve a volte a sdrammatizzare, diventa sicuramente un piacere, per chi lo conduce e per chi vi partecipa.
    Lo scambio di idee è una delle prerogative umane più valide e fruttuose, e anche quando possa sembrare che ognuno rimanga fermo nelle proprie convinzioni, queste, a poco a poco, possono mutare col confronto, e il dialogo corretto come tu desideri che sia, sicuramente aiuta a perseguire il nobile scopo di poter condividere livelli superiori di conoscenza.
    Complimenti sinceri e buon proseguimento.

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    • Grazie Alessandro
      hai ragione, anche se a volte pare che parlare o scrivere non serva a nulla, in realtà le parole possono modificare, alla lunga, il pensiero, soprattutto se ci si pone davanti ad altre opinioni senza pregiudizio.

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  2. Non sono un’assidua partecipante alle discussioni, più spesso mi limito a leggere, il tempo è tiranno. Anch’io le auguro di continuare su questa strada, la ritengo un modo interessante di socializzare.

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    • Grazie per l’incoraggiamento Milena.
      Pensavo a questa frase comunemente usata: “il tempo è tiranno”…si lui sarà anche tiranno mai io cerco di non farmi tiranneggiare.
      Quando mi accorgo di fare le cose troppo in fretta, mi fermo e penso: ma chi me lo fa fare? Non sarà per caso quel tiranno del tempo? Si è proprio lui e allora, io che mi sento democratica convinta, mollo tutto quanto sto facendo e mi metto a guardare il panorama dalla finestra.
      Voglio proprio vedere chi la vince…

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  3. Leggo solo ora “Sinceramente”, e non posso che associarmi agli auguri di buon proseguimento fatto da chi mi ha preceduto.
    Concordo col titolo, che la sincerità, ma più ancora la correttezza intellettuale, debbano essere il primo requisito per un buon dibattito.

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