Un’avventura

Sanremo, 1969. Guarda il maestro Reverberi, poi attacca. La voce è la sua, inconfondibile, a tratti un po’ roca: “non sarà un avventura”. Lo dice, prima sommessamente, poi sembra prendere coraggio e, dopo una minima esitazione, parte e il ritmo si fa allegro e travolgente. Lucio Battisti canta “Un avventura” e sembra davvero l’uomo più innamorato “sempre di più” che ci sia al mondo e deve essere per forza cosi.

La dolcezza e la forza condensata nel ritmo di una canzone memorabile e nel suo interprete, con il foulard bianco e le maniche della giacca troppo corte che mostrano i polsini bianchi: uno stile inconfondibile e irripetibile.

Come l’amore. Esattamente come l’amore ma con la differenza che l’amore è ripetibile all’infinito ed in mille forme diverse. Ed è un’avventura, sempre. Un’avventura decisamente pericolosa e avvincente ma talmente invitante ed attraente da indurci, ogni volta, a intraprenderla.   E, se non fosse cosi, si fermerebbe il mondo. Tutto sarebbe avvolto da una spessa coltre grigia, appassirebbero i fiori, gli alberi perderebbero per sempre le foglie, il sole non sorgerebbe più e la luna smetterebbe di illuminare le nostre notti.

L’amore bussa alla porta e ci chiediamo se dobbiamo aprire o lasciarlo ad aspettare, per rifletterci un attimo e quando siamo decisi ad aprire lui se n’è già andato. E, magari, potrebbe non ribussare. Ecco perché San Valentino protegge gli innamorati: perchè non siano troppo indecisi e non abbiamo paura di rivelarsi,come fa Battisti in quella canzone travolgente.

“Non sarà un’avventura”, questo promette. Ma lo sa bene che lo è. Ed infatti il suo sguardo è timido, sulle prime, sembra indeciso, ha paura di sbagliare, ma poi, quando il ritmo cresce, come la passione, guarda avanti con lo sguardo illuminato da una luce strana, mulina il braccio per darsi più forza e grida: “innamorato, sempre di più, in fondo all’anima ci sei solo tu”…ed è liberatorio, ha superato l’ansia di quella dichiarazione cosi impegnativa ed ora la voce può volare in un “canto libero”

E’ un’avventura, l’amore, un’avventura che a volte si rivela un incubo per chi non sa gestirla e la chiude per sempre con un gesto inconsulto come, purtroppo, sentiamo troppo spesso raccontare nella cronaca.

Per questo l’amore ha bisogno di protezione anche se è forte, anche se sembra invincibile è pur sempre un’avventura da affrontare con coraggio e a volte anche con incoscienza per non rischiare che muoia prima ancora di nascere.

Perché:

Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia. Paulo Coelho.

 

6 commenti su “Un’avventura”

  1. Vado di fretta, ma aprofitto della una pausa ad un semaforo, prendo lo smartphone e gli occhi mi cadono sull’articolo che richiama la canzone di Battisti.
    Bellissima la canzone, e bellissime le considerazioni che da essa prendono ispirazione:
    se non ci fosse l’amore “si fermerebbe il mondo. Tutto sarebbe avvolto da una spessa coltre grigia, appassirebbero i fiori, gli alberi perderebbero per sempre le foglie, il sole non sorgerebbe più e la luna smetterebbe di illuminare le nostre notti”

    Accosto a destra e scrivo:
    È vero, l’amore rischiara la vita, anzi è la vita, è irrinunciabile, non c’è età che possa farne a meno.
    Riparto, e mi sembra di correre verso un’avventura.

    Rispondi
  2. Nella giornata dedicata all’amore molte iniziative contro la violenza di genere in tutto il mondo. Mi sembra un’ottima iniziativa, da ripetere.
    Con lo slogan: “One billion rising” un miliardo di donne hanno ballato in tutto il mondo sulle note di “Break the chain”.

    Rispondi
  3. L’ipocrisia di Trump che parla di disturbato mentale, non delle armi che, soprattutto in Florida vengono vendute senza il minimo controllo e tutti possono andare in giro armati fino ai denti. Come questo 19enne squilibrato che possedeva una Santa Barbara. Immagini agghiaccianti ma nessuno fa niente per limitare l’uso e l’abuso di armi potentissime in mano a ragazzini sciroccati.

    Rispondi

Lascia un commento