Una vecchia storia

Ogni volta che vedo la faccia di Berlusconi in Tv, penso di stare sognando. O meglio, di essere in preda ad un incubo ricorrente.

E’ tornato. Ed è tornato più in forma che mai. Con quello sguardo assassino e il sorriso abbagliante. Non è passato neppure un minuto da quando è stato fatto fuori da quello che sembrava un nemico agguerritissimo e che stava per metterci  k.o.: lo Spread. Ne parlavano tutti. Abbiamo lo spread alto. Ai più, a quelli che non masticano di economia questa cosa non diceva nulla. Era come dire abbbiamo la bilirubina alta. Sembrava un’analisi del sangue.

Lo spread alto. Embeh? E che fa? Poi abbiamo capito, potevamo finire tutti a gambe all’aria. Un disastro insomma.

Appena lo spread ha visto il lato B di Berlusconi mentre usciva da Palazzo Chigi,  è sceso sensibilmente. Aveva un’allergia a Berlusconi, lo spread.

A dire la verità la stessa allergia che avevo io. Ogni volta che lo vedevo in Tv, che lo sentivo parlare, che leggevo le sue prodezze: mi venivano delle bolle rosse che sembravo Maga Magò in” La spada nella roccia” mentre litiga con Merlino.

Quante ne ha combinate Berlusconi! Troppe. Ma la migliore é stata la” nipote di Mubarack”. Pare gli sia venuta in mente li per li, mentre pensava a come scappare dall’infamia in cui l’allora minorenne Ruby poteva farlo precipitare.

Ma i benpensanti e meglio parlanti, blablarono per mesi di intromissione indebita dei media nella vita privata del premier. Intromissione indebita? Ma siamo stati noi a subire un’intromissione indebita di Berlusconi nelle nostre vite private. Ci ha usato per sistemare i propri guai giudiziari e non, siamo stati per anni la spalla su cui ha pianto “miseria” (sob), ci ha rincretinito letteralmente con la Giustizia ad orologeria, con le” cene eleganti”, le corna dietro al politico illustre nelle foto di gruppo, durante le riunioni internazionali, gli apprezzamenti alle “rotondità” di Anghela Merkel, i baciapiedi al povero (si fa per dire) Gheddafi, i baci mandati all’amico Putin, il lettone del medesimo, le barzellette sconce, l'”abbronzato” rivolto ad Obama ed infine, ciliegina sulla torta: Ruby Rubacuori che ci è stata propinata in tutte le zuppe come una perla di ragazza con la quale il presidente aveva giocato a scacchi nella sua principesca dimora dopo che questa, avendo perso la memoria, vi aveva trovato ricovero per la notte, accompagnata ivi dallo scudiero di corte, un certo Fede del quale, (per fortuna) si sono perse (quasi) le tracce.

Ed ora ce lo ritroviamo ancora in Tv, come se il tempo non fosse passato e se lui non fosse un pregiudicato ex premier decaduto, che ha tenuto l’Italia per due decenni o giù di li in sospeso, sempre in attesa di qualche suo processo, sempre a pendere dalle labbre pendule del suo massimo avvocato, l’onorevole Ghedini, per conoscere il nostro destino.  E cioè se il mondo intero poteva prendersi  qualche pausa dal compatirci o deriderci, alternativamente o contemporaneamente.

E’ proprio vero: il tempo non esiste, ieri sembrava storia vecchia, oggi è una vecchia storia che si ripete.

Il redidivo ripete il suo vecchio mantra e sembra di non averlo mai sentito prima, una primizia che sicuramente coglierà nel segno un popolo stanco che attende stremato che qualcuno gli ispiri fiducia  e gli dica, finalmente, cullandolo prima che si addormenti del tutto nel sonno senza fine : “meno tasse per tutti”.

Ah, ecco, ora possiamo ritornare a dormire tranquilli. L’incubo continua.

12 commenti su “Una vecchia storia”

  1. Però, a parte la sua “spiritualità” meschina e le sua “etica” perversa, da amorale ed immorale, dal punto d vista fisico, lo invidio. Ha 81 anni, non sta fermo un secondo, io non riuscirei mai a stargli dietro,a 72; ma che diavolo prende, per stare fisicamente così in forma? Ha fatto un patto con un diavolone?

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  2. Berlusconi, se non ci fosse stato avremmo dovuto inventato, così si dice di certe persone uniche nel loro genere. E Berlusconi è unico, anzi unicissimo.
    Scommetto ce lo invidiano un po’ tutti nel mondo e in futuro nell’intero cosmo.
    Una carriera formidabile la sua, un niente diventato un tutto, un atomo diventato gigante, statura a parte.
    Un ghe pensi mi infaticabile, un cummenda meneghin, anzi un Cavaliere Azzurro per antonomasia, un’Araba Fenice dal motto: “Melior de cinere surgo”.
    Da chansonniere delle navi da crociera ha costruito un impero senza usare armi, ma solo antenne.
    Sapeva scegliere bene gli amici,
    Dell’Utri emerito bibliofilo, Previti avvocato di fama preclara, Mangano stalliere coi fiocchi, Gheddafi califfo con cammelli e harem sempre al seguito, Putin statista degli occhi di ghiaccio, Scapagnini medico personsla cui deve la sua longevità: 120 anni assicurati.
    Ma ancora di più sapeva scegliere le amiche, oscurando la fama di Rodolfo Valentino.
    Fu combattuto inutilmente da orde di comunisti e magistrati in toga rossa, ma ne uscì sempre vittorioso, tranne un inciampo, un incidente di percorso. insignificante.
    Famosa la sua tenuta estiva da Morgan il pirata con vistosa bandana.
    Memorabili, in casa Vespa, le sue Disfide di Burletta, novello Ettore Fieramosca, contro Marco Travaglio.
    Unico neo, non aver costruito il Ponte sullo Stretto. Ma ha tempo, ancora circa quarant’anni.
    Ha fondato Forza Italia, stasera a San Siro faranno il tifo per lui, sarà merito suo se batteremo la Svezia.

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  3. A #cartabianca

    Domanda posta agli elettori di centro-destra
    “Chi è il leader di centro destra?”
    Se La domanda è posta con le immagini in cui figura anche Berlusconi:
    1^ Berlusconi
    2^ Salvini
    3^ Meloni
    4^ Toti
    5^Taiani
    Se invece la domanda è posta togliendo la foto di Berlusconi, il risultato è
    1^ Meloni
    2^ Salvini
    3^ Toti
    4^ Tajani

    Berlusconi, se c’è, batte tutti seguito da Salvini
    Se invece Berlusconi non c’è, non
    vince Salvini, ma la Meloni

    Cacciari su Renzi:
    “Renzi ha cultura plebiscitaria, per lui, cisono lui e il popolo.
    Ma il popolo in realtà è un’astrazione, non esiste, ci sono vari bisogni, ci sono i partiti. Chi non ha partito(ossia Renzi), è poulista. La direzione collegiale Renzi non la farà mai.

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    • Strano ma questa volta sono d’accordo con Cacciari. Meloni in questo momento gode di molte simpatie è una donna pragmatica e ha molte idee radicali che gli elettori di destra apprezzano, ma ho l’impressione che quando si farà sul serio sarà Salvini a diventare candidato premier e per l’occasione si taglierà la barba.

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  4. Mariagrazia, non è che non possono, non vogliono farlo, la Premier. Non sono così bugiarde e disoneste. Ci si avvicina, per alterigia, arroganza e presunzione, la Boldrini.

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  5. Di Bifani, che io sappia, ce ne sono parecchi, specie in Campania. Franco, per ora e, spero, per un po’ di tempo ancora, ci sono solo io. Io preferisco chiamarti Mariagrazia, per non confonderti con altre; se tu mi chiamassi per nome, non me ne offenderei.

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  6. Bifani,
    Non hai speso una parola a favore di Mariagrazia per quella infame lettera del tuo amico A59 e hai la spudoratezza di chiedere a Mariagrazia di trattarti da amico!

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  7. Mariagrazia, invece di parole al vento, io scrivo qui sopra, tu mi accogli, ciò per me è segno che forse, sottolineo forse, ed almeno qui, sul tuo blog, che è un’oasi di tranquillità, la ruggine che si era creata tra di noi, si è perlomeno schiarita. Ancora forse, odio, astio e rancore, sentimenti distruttivi, non ci appartengono. Ho solo chiesto di chiamarmi per nome, ma se non va bene, non insisto.

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