La solo… tudine del portiere

L’ex portiere  della nazionale di calcio statunitense Hope Solo, una calciatrice coi controfiocchi, oltre che una bellissima ragazza, ha denunciato in un’intervista ad un giornale portoghere riportata daThe Guardian, che l’ex capo dell Fifa, Sepp Blatter, le ha messo una mano sul sedere durante la  consegna del pallone d’oro a Zurigo nel 2013.

Lei dice di esserci rimasta choccata. E aggiunge però che le molestie sessuali sulle calciatrici sono all’ordine del giono, da parte di tutto il personale maschile, dai medici agli allenatori. Mano morte o vive a tutto spiano.

Ci provano, insomma.  Ma tanti diranno:  ma come si fa ancora a continuare a dire di queste scemenze? Ma non hanno proprio niente da fare ‘ste donne, che se la prendono con gli uomini di potere? Deve essere una specie di congiura mondiale. E non sono solo gli uomini a parlare cosi, le donne sono in prima fila. Li assolvono. Anzi, guarda, dicono, magari qualcuno mi avesse fatto o mi facesse delle proposte, non starei tanto a guardare per il sottile, ma quante storie per un colpetto di mano sul sedere. Gli sarà sfuggito, pover’uomo, la carne è debole: ha visto questo bel…sedere di calciatrice e non ha resistito a tastarne la consistenza. E’ umano, anzi è uo-mano.

E non si fermano le denunce, ce ne sono più di una al giorno da parte di donne che dicono di avere subito molestie, ricatti, violenze da parte di personaggi famosi insospettabili.

Ora anche Sepp Blatter. Con quell’aria paciosa da signorotto che ha raggiunto la pace dei sensi, che ha passato la vita ad occuparsi di sport ai massimi livelli, uno tosto, sempre in mezzo alle polemiche di ogni genere…dove ti va a cascare, l’asino? Sul lato B di una  muscolosa calciatrice che gli avrebbe volentieri tirato un calcio sul suo di sedere se non fosse che si trattava di una cerimonia dove doveva ritirare un premio molto ambito e rimanere concentrata per fare il discorsetto di prammatica.

Certo, una cosi, si può immaginare che non sia proprio una che le lascia passare, sembra tostissima, motivata, agguerrita, ma…

Una mano che ti arriva del tutto inaspettata su un posto delicato, non un avambaccio, per intenderci, che può essere scambiato per un gesto paterno, ti lascia sconcertata. Quel posto non è certo un posto dove una mano si posa per sbaglio.

E vuole significare molto, pone molte domande senza parlare. Domande  imbarazzanti alle quali le donne non hanno alcuna intezione di dare risposte o iniziare conversazioni sul tema , si rimane senza parole se non per dire un : brutto porco, vai al diavolo. Ma neppure quello, perche il porco può sempre dire che quella mano passava di la per puro caso e che ti sei sbagliata.

Si, va bene, non facciamone un dramma, ci sono cose peggiori. Ma uno come Blatter, il quale nega recisamente (e ti pare?non c’erano certo testimoni e quella parte, si sa, non può parlare) dovrebbe passarla liscia?Con quella faccia?

Vi sembra innocente? A me no. Certo non bisogna neppure esagerare: non gli spetta il carcere (forse) e sarebbe quasi ridicolo dire che le ha fatto violenza per una mano che l’ha sfiorata.

Ma è l’arroganza del potere che fa rabbia. Quella certezza di farla sempre franca, quella faccia da: prova a dirlo in giro se hai coraggio, che da un enorme fastidio. Come se le donne, tutte le donne, non aspettassero sempre altro che qualche maiale si faccia venire idee strane e le metta in atto nei posti e nei momenti più impensati.

Ma come può venire in mente ad un simile personaggio, in un momento cosi solenne, di approfittarsene per mettere in imbarazzo una ragazza che sta vivendo un momento molto importante della propria vita?

Eppure succede continuamente in molti contesti.

Non sono d’accordo con chi paventa una deriva in cui vengano sanzionati o denunciati semplici atti di corteggiamento. Non è questo il caso e mi sembra molto ipocrita pensarlo. Anche perché é come dare delle stupide a tutte le donne che sono state e che vengono tutti i giorni infastidite, o peggio, da attenzioni non richieste, non desiderate, non auspicate e sopratutto non condivise.

15 commenti su “La solo… tudine del portiere”

  1. Mariagrazua, c’è un film che penso avrai visto , Un cittadino al di sopra di ogni sospetto, in cui l’ebbrezza del potere in una persona può arrivare al punto di sfidare l’evidenza dell’abuso fatto, anche in pubblico, per constatare fino a che punto riesca a soggiogare gli altri.
    Certo, nella maggior parte dei casi, chi abusa si fa scudo della sua posizione, ma ma la cosa rimane tra lui è la vittima.
    Qualcuno dice che sia una moda, questo dilagare delle denunce, ma intanto tutti sanno quanto sia diffuso l’abuso praticato, imposto, camuffato, subito anche per eccesso di timidezza, tollerato e infine anche accettato.

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    • si, l’ho visto quel film é terribile, crudele, però mostra bene dove l’abiezione umana si può spingere.
      Più che una moda, credo si tratti un fenomeno rimasto troppo tempo sotto traccia. E ora una via l’altra, in molte trovano il coraggio di denunciarlo.E una buona parte di colpa ce l’ha anche chi, ben conoscendo lo stato di cose, fingeva di non vederlo. Si chiama omertà e vige in molti campi.

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  2. Io ho avuto ben tre colleghi, insegnanti di Educazione artistica, ed anche affermati pittori a Parma e dintorni, che regolarmente insidiavano manualmente le colleghe. Mia madre, preside dell’Istituto, inferocita, li convocava per rimproverarli e minacciare denunce in Provveditorato; la prendevano in giro. Chi poteva provare le loro manovre manuali?

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  3. Mariagrazia, mi lasci però esplicitare un dubbio che mi sta rodendo? Ogni giorno salta fuori, in ogni settore, un nuovo stalker-stupratore. Ora Brizzi, Blatter, Dreyfuss, domani? Lungi dall’approvare, ma sono comprovabili queste denunce tardive? E come? Domani una si sveglia e denuncia chi gli sta sullo stomaco di averla palpata, e via così. E se capitasse ad un tuo caro amico? A me? Poi il fango, anche se sei innocente, lascia le sue tracce, incancellabili, per sempre.

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    • Se è colpevole è giusto che paghi, se non lo è è giusto che si sappia e venga scagionato. Ma non possiamo non perseguire i reati per paura che ci caschi in nezzo qualche innocente. Tra questi signori ci sono molti rei confessi, quelli che negano, in mancanza di prove la faranno franca.

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  4. Mariagrazia, il titolo della tua lettera, mi stimola ad andare fuori tema rispetto all’argomento pur interessante da te proposto.
    Un tempo uscì un libro dal titolo “La solitudine dell’ala destra”, ma non voglio parlare del libro (una carrellata su 185 calciatori, autore Acitelli) che non ho nemmeno letto, ma del titolo

    Il titolo si riferisce ad una strana idea che circolava tempo fa nel calcio, e cioè che l’ala destra fosse un ruolo secondario, o per lo meno non perfettamente standardizzato.
    Quando un calciatore si infortunava nel corso della partita (a quei tempi non c’erano sistituzioni) lo si “schierava all’ala destra”, era il miglior ripiego, quasi che questo ruolo fosse destinato ai brocchi e ai menomati, tanto non serviva a nulla.
    Ma c’era anche un’altra abitudine: se la squadra voleva praticare il “catenaccio”, ossia si voleva chiudere in difesa, chi dei giocatori dell’attacco veniva sacrificato e arretrato per giocare in difesa? Proprio lui, anzi lei, l’ala destra. Chissà poi perché, forse perché di destra?
    L’ala sinistra invece era privileggiata, giocava di punta cosi come il ruolo naturale richiedeva. Insomma, il calcio giocato andava a sinistra, almeno lui, l’Italia invece sempre (o quasi) a destra.
    Eppure qualche ala destra di vaglia l’ho conosciuta. Uno era nella mia squadra che militava in serie C, girone T, si chiamava Prevosti, ma noi lo chiamavamo “motorino”. Era bassino di statura, ma imprendubile con la palla ai piedi; un’altro, sempre nella squadra della mia città era un certo Bassetti, anche lui minuscolo come da cognome, generalmente apatico, ma quando gli prendevano i cinque minuti, era un castigo di Dio.
    Altro tipo bravo , ma piuttosto bizzarro fu Gigi Meroni, un solitario, giocava nel Torino, un vero giocoliere con la palla, ma poco fortunato. Un giorno fu investito da un’auto in città e morì quando stava dando il meglio di sé.
    Infine ricordo il brasiliano Garrincha, campione del mondo, da piccolo soffriva di una malattia, ma da grande con una finta spiazzava gli avversari e li lasciava sul posto.
    E il calcio femminile? A quei tempi non c’era: vita grama per Blatter.

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  5. Signor Strale ha dimenticato di citare due grandi piccole ale destra, Muccinelli(Juventus) e Hamrin(Fiorentina).
    Strano però la ale destre erano sempre mingherline. Al contrario le ale sinistre, come Gigi Riva, detto rombo di tuono, e John Hansen, un metro e novanta.

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  6. La solitudine del portiere, quella di Buffon, il portiere della mostra Nazionale, che ieri, dopo l’eliminazione dai Mondiali dell’Italia, ha pianto.
    Buffon fremeva, tra i pali della sua porta, ad ogni occasione perduta dai compagni di segnare quel gol che avrebbe sbloccato la partita dallo 0-0.
    Lui non poteva fare altro, difendere la propria porta, e l’ha fatto egregiamente.
    All’ultimo però anche lui è andato all’attacco nella speranza di segnare gol in quella porta stregata degli Svedesi.
    Non ce l’ha l’ha fatta, è tornato mesto tra i pali, piu solitudine di così…

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    • Si mi ha fatto una gran pena, non é stato impegnato molto dagli svedesi mentre l’altro portiere ha dovuto stare continuamente all’erta e non è stato solo neanche un secondo. Buffon si è comportato come un vero grande campione, ne nascono pochi e lui, sicuramente lo nacque.Credo che tutta la squadra non abbia sbagliato nulla, forse era troppa l’ansia per quel gol che non arrivava anche se tante volte è sembrato come fatto.
      Dispiace la sconfitta, ci saranno molte polemiche, giustamente, ma forse questo deve far capire a tutto il paese che non siamo invincibili e dobbiamo lavorare per non doverne subire altre e forse ben più gravi.

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      • Non si è trattato solo di una partita persa, sembra la metafora del centrosinistra che sta governando dopo la famosa non vittoria e si è sfaldato in mille correnti e le stesse facce appese che si vedono oggi nel mondo del calcio si vedono anche tra le varie “anime” in pena del Pd e limitrofi. Si accorderanno? A me pare che si scorderanno e faranno solo accordi stonati.

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  7. Ta-vecchio non vuole cedere il passo a Ta-nuovo, dice che lui resiste, se ne va solo a calci nel sedere.
    Ventura invece è stato liquidato, in tutti i sensi, all’italiana, cacciato via e pagato profumamente.
    Fossero tutte le sventure come quelle di Ventura, ci metterei la firma

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  8. Il problema non è di accontentarlo, è lui sempre scontento, a bordo campo sembra che si roda il fegato.
    Ta-vecchio invece è tranquillo, campasse pure cent’anni, si sentirebbe sempre giovane. E chi lo smuove?

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