Pane e olio

Come si possa decidere di mettere a “pane e olio” dei bambini che hanno i genitori morosi, proprio non lo capisco.

E’ giusto sanzionare chi non paga, in qualche modo, ma mettere a stecchetto dei bambini discriminandoli da quelli che invece possono fruire di un pasto completo alla mensa scolastica, la trovo un’azione indegna di un paese civile.

Ora succede a Montevarchi(Arezzo) che la giunta di centrodestra abbia preso questa decisione. La sindaca dice di esserci stata costretta da un ammanco notevole dalle casse del Comune in seguito a morosità da parte di genitori che non pagavano da mesi la mensa e i trasporti per i figli. Si giustifica dicendo che le famiglie che non pagano sono tutte in condizioni di farlo.

Ma per me non è affatto una giustificazione. E’ una vergogna. Quello che conta è ripianare i conti del Comune affamando e discriminando dei bambini? Si sa come sono i bambini, fanno prestissimo a prendersi gioco l’uno dell’altro, a cogliere anche la più piccola cosa per deridere il compagno, per metterlo in berlina, farlo vergognare e farlo sentire impotente davanti alle critiche . E,  certe situazioni imbarazzanti dove non si capisce bene perché si è presi di mira e anche se si vorrebbe gridare al mondo che non si ha colpa, la voce, rimane strozzata in gola, come negli incubi in cui vorresti gridare e non ci riesci,  formano la precondizione per situazioni di ansia repressa nell’adulto

Ma che razza di mondo sarebbe quello in cui ci si accanisce contro delle creature che non si possono difendere?

Bella trovata: affamo il figlio cosi il genitore paga. E cosi sembra sia successo. Infatti i morosi, quasi tutti, si sono affrettati a pagare tranne pochi che resistono. Ma siamo proprio sicuri che tra quei genitori non ci siano anche quelli in serie difficoltà economiche ma che non vogliono dimostrarlo per pudore?

Non sono rari i casi in cui le famiglie sono ridotte sul lastrico dalla mancanza di lavoro e dove entrambi i genitori lo hanno perso o lo stanno perdendo.

E’ proprio sicura la sindaca che nessuno di loro si trovi in condizioni talmente disagiate che, tra pagare la bolletta del gas o la mensa scolastica, optano per la prima soluzione?

Ci vorrebbe maggiore sensibilità da parte di alcuni sindaci e prima di prendere provvedimenti cosi drastici e contrari persino al buon senso,si  cercassero tutte le strade per capire i veri motivi del mancato pagamento.

E nel caso di bisogno delle famiglie, gli si andasse incontro. Non sono più cosi rari i casi di suicidio di padri o madri che si uccidono e uccidono anche i figli a causa delle difficoltà a tirare avanti senza alcun reddito.

Questo caso dovrebbe interrogare la politica sulle tante situazioni di estrema povertà in cui versano ormai troppi italiani.

E, anche quando la famiglia non è povera ma semplicemente morosa, a mio parere, non devono mai e poi mai farne le spese i bambini.

 

11 commenti su “Pane e olio”

  1. Avevo sentito già di un caso del genere qualche anno fa, non ricordo in quale scuola.
    Fosse una scuola privata, bisognerebbe togliere immediatamente la licenza di esercitare, provvedendo alla sistemazione degli scolari in una scuola pubblica.
    Ma se accade in una scuola pubblica, com’e il caso denunciato, che fare?
    Occorrerebbe commissar
    iare quel comune? Io direi di si.
    Ritroveremmo forse il senso di umanità che sembra si stia perdendo per strada.

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    • Si il senso di umanità si sta davvero perdendo. Come si possa pensare ad una soluzione del genere non lo capisco.
      Pensa che ho letto dei commenti di persone che dicevano che pane e olio, la cosiddetta bruschetta (ma in Toscana ha un altro nome che non ricordo) è il pasto migliore.
      Magari a tanti bambini non piace e restano tutto il giorno con un po’ di frutta, o digiuni.

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  2. La bruschetta sarà pure buona ma la si serve come antipasto, poi segue, o avrebbe dovuto seguire, nel.caso di quei bambini, un lauto pasto.
    Rivalersi su quei bambini è inqualificabile, quella giunta comunale e quegli insegnanti dovrebbero arrossire di vergogna.
    Brava che ne hai parlato.

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    • Fossi stata una di quei bambini non avrei mangiato mai, solo il nome mi da fastidio. Immagino che abbiano digiunato in tanti. Sarà anche buona ma da come viene descritta sono sicura che avrei saltato il pasto ogni giorno.

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  3. Trattare con disparità i bambini perché i genitori sono morosi nel pagamento della retta è un’infamia senza fine.
    Dov’è finita la solidarietà umana?

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  4. Scusa, Mariagrazia, ho scritto due commenti che non ti sono piaciuti, per caso? O sono stato radiato dal blog, con disonore? Qui sopra, se non altro, mi pareva di stare in un’oasi di pace e serenità, grazie agli argomenti da te proposti.

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  5. Grazie, Mariagrazia, hai accolto e accontentato un mio disperato, sincero SOS. …—…, in Morse. Qui da te si respira un aere più fino e puro. Grazie, Signore, grazie…, come cantavano i boy-scouts in chiesa.

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  6. Bifani,
    sei lo stesso Biffo che in altro blog scriveva ad un amico:

    “hai ben capito anche tu (…), i motivi per cui si pubblica o meno. Non conta tanto la qualità delle lettere, quanto la quantità dei commenti susseguenti, o il blog chiude
    È come lo share in TV, ci sono spettacoli validi, che sono ignorati e muoiono, altri, come Il Grande fratello o Uomini e donne o Amici, veramente osceni, da Scemo &+scemo, ma con una audience favolosa.”

    A chi ti riferivi, please?

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  7. Mariagrazia, scusa la digressione, ma, a proposito di olio, so che ad Arquà Petrarca, domenica 19, tengono una Festa dell’olio novello, una prelibatezza della zona.

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  8. MGG, prova a leggere, su Italians, la lettera di un certo Marco Gambella, sulla faccenda del pane ed olio a Montevarchi, e dimmi che ne pensi. Per lui hanno ragione gli amministratori dell’asilo e la sindaca del paese, che difende la scelta.,

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